Zenone di Elea
Filosofo e matematico greco nato tra il 490 e il 500 a.C., è morto in data incerta.
Fu discepolo di Parmenide e uomo politico impegnato contro la tirannide.
Tra i maggiori esponenti della scuola ellenica, ne difese la dottrina contro i pitagorici e le altre scuole greche.
Scoprì che la somma di un numero infinito di segmenti può dare come risultato un segmento di lunghezza finita. Elaborò quattro" argomenti" contro il movimento, celebri come paradossi di Zenone: quello della dicotomia (per andare da A a B un mobile dovrà prima effettuare metà del tragitto e, prima ancora, metà della metà, e così via all’infinito, finchè non giungerà mai a B), quello di Achille e della Tartaruga, quello della freccia (la freccia, che sembra in movimento, in ogni istante può occupare il solo spazio della sua larghezza ed è in movimento rispetto ad esso poiché il tempo è fatto di istanti, per tutto il tempo la freccia sarà immobile), quello dello stadio (se due masse uguali percorrono alla stessa velocità la distanza tra le estremità opposte di uno stadio, ognuna impiega a percorrere la lunghezza dell’altra la metà del tempo che impiegherebbe se l’altra fosse ferma: perciò, conclude Zenone la metà del tempo è uguale al doppio)
Da Aristotele è definito padre della dialettica.
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