CASA DEL CRIPTOPORTICO

 

La casa  prende il nome da un lussuoso corridoio coperto (criptoportico), che nell’ultimo periodo della città venne adibito a deposito, come dimostra il rinvenimento di una sessantina di anfore vinarie. Il corridoio sotterraneo a tre ali fu creato per passeggiare, quando fuori era maltempo. Il proprietario fece ricopiare alle pareti una pinacoteca. 

La decorazione mostra uno zoccolo a meandro ed una parete a grandi  lastre rosse (ortostati) inquadrate da erme; nella parte alta sono dipinte scene della guerra di Troia, dalla Peste nel campo acheo fino ai Giochi funebri in onore di Patroclo. Al centro della parete di fondo si trovava la raffigurazione della fuga di Enea da Troia con il padre Anchise ed il figlioletto Iulo. Tale scena costituiva l’anello di congiunzione fra il mito greco e la storia di Roma; fu infatti a seguito della caduta di Troia e della fuga di Enea verso le  coste del Lazio che il figlio Iulo fondò Alba Longa, dalla quale sarebbe sorta Roma. La stessa storia costituisce il tema principale dell’Eneide di Virgilio.

Nell’abitazione è presente un piccolo impianto termale privato. Nel giardino della casa si rinvennero numerosi calchi fra i quali quello di  una madre che protegge la figlia e quello di uno schiavo con un ceppo alla caviglia.

 

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