LA CASA DI OCTAVIO QUARTIO

Anche per questa casa, conosciamo il nome del proprietario grazie al ritrovamento di un sigillo bronzeo in una delle stanze da letto (cubiculum) intorno all'atrio. Si chiamava Decio Ottavio Quartio e continuò a lavorare per abbellire la sua casa fino al momento dell'eruzione, senza poter terminare i lavori. 

La sua casa si trovava all'interno di un isolato che doveva ospitare in origine ben nove case, ma dopo il terremoto del 62 d. C., Ottavio Quartio trasformò integralmente l'aspetto dell'isolato, distruggendo tutte le vecchie proprietà tranne una. Al loro posto fece costruire una piccola casa ad atrio tuscanico e un enorme giardino, decorato come le più lussuose ville dell'aristocrazia romana. 

L'esigenza di risparmiare spazio per il giardino era tale che il peristilio della casa fu inserito in modo maldestro dentro il tablino. Come nel peristilio di Giulia Felice, si cercò di riprodurre, all'interno della casa, paesaggi e ambienti esterni e lontani. Tutto il giardino è attraversato da un canale (euripus) con fontanelle e ponticelli, posto sotto un pergolato e circondato da statue di divinità fluviali e orientali, di muse, di personaggi legati a Bacco, il dio del vino. 

Il canale non si trovava esattamente al centro del giardino, ma era stato intenzionalmente realizzato in asse con la sala principale della casa, collocata di fianco al peristilio/tablino e aperta su una terrazza porticata, da cui si poteva godere lo spettacolo dell'acqua che scorreva e del giardino fiorito e decorato.

 

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