LA CASA DEI CEII

Sul fronte di questa casa sono dipinte nove iscrizioni con cui nove personaggi diversi annunciano i loro programmi elettorali. Uno di questi è Lucio Ceio che potrebbe essere stato l'ultimo proprietario della casa. Questa casa ha conservato l'impianto originario delle piccole casette a schiera tipiche di questo quartiere della città. 

Il poco spazio a disposizione non sembrerebbe aver rappresentato un limite per i proprietari della casa che, evidentemente, desideravano abbellirla secondo la moda corrente a partire dal I secolo a. C., riproducendo cioè dentro la città gli elementi più caratteristici delle villae, le dimore rurali dei ricchi proprietari terrieri. Dopo l'atrio, che possiamo immaginare scoperto, si accede a un piccolo peristilio su cui si affacciano quattro sale. Lo spazio è assai esiguo e così tutti gli altri elementi necessari all'imitazione della villa sono rappresentati sull'affresco che corre tutto intorno al peristilio. 

Sono dipinte fontane con statue circondate da scene di caccia e vedute di paesaggi che ricordano l'Egitto con tempietti lungo un grande fiume. Successivamente, forse dopo il terremoto del 62 d. C., la casa fu dotata di un secondo piano che non fu mai completato. Al momento dell'eruzione erano pronte le stanze lungo la facciata, ma si stava ancora costruendo la parte sopra il tablino.

 

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