LA CASA DEL CENTENARIO
La Casa del Centenario deve il suo nome al fatto di essere stata scoperta nel 1879, anno in cui si celebrava il centesimo anno di scavo a Pompei da parte delle autorità borboniche. Le dimensioni dell'edificio e la sua decorazione interna ci testimoniano l'elevato livello economico del proprietario della casa.
Di questo personaggio sappiamo solo che doveva essere un adoratore di divinità egiziane, come dimostrano le pitture e gli oggetti per il culto rinvenuti nel primo ambiente sulla sinistra dell'atrio principale. La zona circostante non è stata ancora interamente scoperta, ma è possibile pensare che nel quartiere non dovessero mancare abitazioni di pari livello, come, per esempio, la vicina casa di Obellio Firmo.
Questa casa fu costruita nel corso del II secolo a. C. e poi più volte restaurata fino all'eruzione del 79 d. C. Gli ambienti interni sono raccolti in tre nuclei principali, ciascuno posto su un lato del grande peristilio centrale. Dall'ingresso principale si accedeva ai due atri e alle stanze riservate alla famiglia del proprietario, direttamente comunicanti con il peristilio. Sul lato opposto si trovavano le sale e gli ambienti per i ricevimenti, utilizzati probabilmente in estate data la loro esposizione verso settentrione. Separati dal peristilio da un corridoio troviamo infine gli ambienti di servizio, le cucine, una stanza adibita alle terme e il quartiere servile (ergastulum) dotato di un ingresso secondario indipendente.
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