LA NECROPOLI DI PORTA NOCERA

All'esterno di Porta Nocera la necropoli si sviluppò seguendo il percorso della strada che conduceva a Nocera. Questa è la zona sepolcrale in cui sono state riportate alla luce alcune delle tombe più monumentali di Pompei. I sepolcri sono quarantaquattro, tutti databili tra la fondazione della colonia sillana e l'eruzione del 79 d. C. Il tipo più attestato è quello costituito da un dado in calcestruzzo, decorato da elementi architettonici, che nasconde la camera sepolcrale. Non mancano tuttavia più semplici tombe a esedra o a edicola su podio. Qui vennero sepolti Eumachia, la sacerdotessa che dedicò l'edificio di Eumachia nel Foro e Lucio Ceio Serapio, liberto della famiglia che abitava nella casa detta dei Ceii. Questo personaggio, vissuto nel I secolo a. C., fu probabilmente il più antico banchiere di Pompei. Dopo il terremoto del 62 d. C., le autorità della città posero nella zona della necropoli subito all'esterno della porta, come a Porta Vesuvio e a Porta Ercolano, un'iscrizione che sanciva il recupero dei terreni entro il limite pomeriale, abusivamente occupato dai privati per le loro tombe. Questa necropoli non ha conservato soltanto le tracce della cura che i Pompeiani prestavano ai loro defunti. Alcuni graffiti di argomento erotico incisi sulle tombe sono il ricordo delle coppie che venivano ad appartarsi qui!

 

Torna a POMPEI    

                   alla città