IL TEMPIO DI GIOVE

Tra la fine del III e l'inizio del II secolo a. C., quando si volle creare una piazza monumentale presso l'ingresso alla città dal porto, venne costruito anche il tempio sul lato settentrionale della piazza. L'edifico che vediamo è il risultato dei rinnovamenti successivi che hanno modificato la struttura originaria del tempio. Di questa resta soltanto il podio, comune alla maggior parte dei santuari di Pompei, che li identifica come templi del tipo etrusco-italico. Questo podio è cavo all'interno poiché è costituito da tre camere allineate coperte a volta. In questi sotterranei venivano depositati tutti i doni votivi portati al tempio e le attrezzature necessarie per lo svolgimento dei riti.  Forse, al momento della fondazione della colonia sillana, la parte superiore del tempio fu modificata con l'erezione delle sei colonne di ordine corinzio sulla facciata. 

Durante lo scavo, fu rinvenuto tra le macerie della cella un colossale busto di un personaggio maschile seduto, probabilmente parte della statua di culto, identificato come Giove.

 Da qui l'ipotesi che il tempio fosse originariamente dedicato a Giove e poi trasformato nel tempio principale della città, il Capitolium, localizzato nel Foro come nella gran parte delle colonie fondate da Roma.

 

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