IL TEMPIO DEI LARI PUBBLICI

 

Il cosiddetto Tempio dei Lari Pubblici è l'ultimo monumento a essere stato costruito intorno alla piazza del Foro. Non si tratta di un tempio dedicato ai Lari, cioè gli dei protettori della città. Come tutti gli edifici costruiti o restaurati sul lato Est del Foro tra la fine del I secolo a. C. e la metà del I secolo d. C. (edifico di Eumachia, tempio di Augusto, Macellum) è un edificio dedicato al culto dell'imperatore. Non sappiamo con esattezza cosa ci fosse in quest'area prima della costruzione del nostro edificio, probabilmente botteghe e forse anche case private. 

Per la costruzione di questo monumento, databile agli anni successivi al terremoto del 62 d. C., furono comunque interrotte due strade che consentivano di accedere alla piazza del Foro. 

Questa struttura, completamente aperta sul Foro, probabilmente senza tetto e decorata con marmi di vari colori, non assomigliava molto a un tempio. Si presentava piuttosto come un grande cortile destinato ad accogliere una serie di sculture nelle nicchie che lo circondavano, una galleria di statue che dovevano rappresentare i membri della famiglia imperiale. Dopo il terremoto, Nerone partì da Roma per visitare personalmente le città campane colpite dal sisma per dimostrare l'attenzione dell'imperatore verso i suoi sudditi in difficoltà. In questo quadro possiamo immaginare la dedica del nostro edificio.

 

 

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