TERME DEL FORO

 

Sono le uniche ad essere state rimesse in funzione dopo il terremoto del 62 d.C. Sono fornite di un impianto di riscaldamento (præfurnium) e due sezioni, maschile e femminile. La distribuzione dell’aria calda avveniva attraverso un’intercapedine nella parete e un duplice pavimento su pilastrini (suspensuræ). 

La sezione maschile era munita di spogliatoio (apodyterium). Da qui si passava all’ambiente per il bagno freddo (frigidarium), poi ad un ambiente tiepido (tepidarium) ed infine all’ambiente caldo (caldarium). Il tepidario presenta delle nicchie sorrette da Telamoni ed un braciere in bronzo, dono di M. Nigidio Vaccula. Il caldario è munito di una vasca per il bagno caldo e di un bacino in marmo per le abluzioni di acqua fresca; un’iscrizione a lettere di bronzo riferisce che fu fatto collocare a pubbliche spese dai duoviri e costò 5250 sesterzi.

 

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