Comunicato della segreteria del 25 luglio 2001

Senza entrare nel futile dibattito polemico che, a colpi di scarica barile, sta caratterizzando l'isterico dibattito scoppiato successivamente ai "fatti di Genova", abbiamo ritenuto opportuno fare alcune riflessioni.
E' opportuno notare innanzitutto come i mass media abbiano giocato un ruolo fondamentale per la nascita stessa della lotta ANTI-GLOBALIZZAZIONE in Italia che si e' infatti sviluppata grazie ad uno spettacolare lancio pubblicitario durato due mesi da parte di tutti i giornali.
Le persone dotate di buon senso sanno bene che in virtu' di questa operazione mediatica e dell' insistenza della sinistra internazionale e' stato preparato il terreno per il week end di violenza che ha caratterizzato il capoluogo ligure la settimana scorsa.
Oggi a seguito degli eventi possiamo affermare cio' che segue: 1) Ds e sinistra ufficiale hanno perso moltissimo peso politico non essendosi saputi collocare ne' da un lato ne' dall' altro. La vecchia teoria di essere partito di lotta e partito di governo, il massimo dell' ipocrisia leninista, oggi non incontra piu' i favori dell'opinione pubblica. D'altronde annunciare la partecipazione alla protesta contro un incontro dopo esserne stati tra i principali promotori non e' un bell'esempio di coerenza.
2) I centri sociali dopo aver scatenato la violenza hanno deciso(vista la troppo forte reazione dell' opinione pubblica) di dare la colpa al fantomatico Black block. E' noto che i centri sociali hanno le loro dinamiche interne di duri e meno duri, di seguaci di Toni Negri e filoanarchici, di gente che accetta la leadership di Casarini e di gente che non l' accetta, ma e' chiarissimo che non e mai esistita in Italia una massa di anarchici insurrezionalisti che sia esterna ai centri
sociali. Le tute bianche hanno attaccato la Polizia mentre le tute nere saccheggiavano in un chiaro coordinamento militare. Ricordiamo che negli scontri di piazza scoppiati nei mesi scorsi (Milano, Bologna e Roma), i centri sociali hanno attaccato la polizia o hanno distrutto negozi senza che si parlasse di black block. I tentativi di autoassolversi hanno poi raggiunto il culmine del patetico con il tentativo di Agnolotto e Casarini di coinvolgere Forza Nuova negli incidenti. In questo frangente la segreteria di FN ha preferito non rispondere per lasciare cadere la cosa nel ridicolo.
La contraddizione in cui cade il Social Forum e' ovvia quando il giovane ucciso, della cui morte non possiamo che dolerci, e che per l' azione che assieme ai suoi compagni stava compiendo dovrebbe, secondo logica, appartenere ai Black block, viene invece rivendicato come un caduto dei centri sociali.

Va inoltre aggiunto che gli stranieri coinvolti non sono altro che l' internazionale degli ' autonomen' dei 'batasuna' dei ' socalist workers' che e' stata protagonista assieme ai
gruppi nostrani di numerosi incidenti negli ultimi due anni. I contatti fra costoro sono continui e solidi: Casarini e' stato intervistato circa un mese fa dal Corriere della Sera a Bilbao mentre il caporione dei centri sociali si intratteneva con le ali dure dell'estremismo basco.
3) La città di Genova ha reagito con rabbia ed orgoglio alla ferita infertagli. I genovesi hanno messo in atto una vera e propria caccia all' uomo dando luogo ad un fenomeno di "rigetto" che si concretizzerà nel tempo in un odio contro le sinistre. A questo proposito Forza Nuova ha iniziato una raccolta di firme in Genova per la chiusura dei centri sociali.
4) Il governo è caduto nella trappola tesagli. Invece di cambiare il luogo dell' incontro ha deciso di attuare la linea morbida pagando miliardi per 'accogliere' i contestatori e intavolando trattative che sono state utilizzate dai Social Forum per acquisire spazi e denaro.
Va ricordato che fautore di questa linea è stato Ruggiero, il superministro il cui compito è affossare il governo Berlusconi e non difenderlo.
L' attacco sferrato a Genova era stato da noi pronosticato come il primo di una strategia il cui obiettivo è indebolire Berlusconi con la piazza per poi indurlo, dopo un violento e caldo autunno, a cedere il posto ad un governo dei tecnici che andrebbe inevitabilmente ai Ruggiero, ai Dini ed ai Martino, personaggi la cui fedeltà alla Massoneria internazionale è conclamata. E' la tecnica del 25 Luglio che si ripete e purtroppo dall' altra parte non c'è un uomo della statura di Mussolini.

L' autunno politico sarà decisivo: in un clima sempre piu'rovente vedremo probabilmente riapparire il terrorismo ma come in tutte le situazioni di crisi si apriranno spazi enormi per chi vuole difendere la Nazione dagli attacchi dei poteri forti che hanno già scelto l' opposizione addomesticata dei centri sociali. Un opposizione falsa che infatti concorda con i poteri forti nella distruzione della piccola impresa, della famiglia, della gioventu' (attraverso la droga) e della Nazione.

Fonte: www.forzanuova.org