COMUNICATO G8

 

Genova, 22 luglio 2001

1. Noi, i Capi di Stato e di Governo di otto delle principali democrazie industrializzate ed i rappresentanti dell’Unione Europea, ci siamo riuniti a Genova per il primo Vertice del nuovo millennio. In uno spirito di collaborazione abbiamo affrontato i problemi più pressanti dell’agenda internazionale.

2. Come Leader democratici, responsabili verso i nostri cittadini, crediamo nell’importanza fondamentale di un dibattito pubblico ed aperto sulle principali sfide che le nostre società devono affrontare. Promuoveremo soluzioni innovative basate su di un’ampia partnership con la società civile ed il settore privato. Ricercheremo, inoltre, una cooperazione e solidarietà più accentuate con i paesi in via di sviluppo, basate su una reciproca responsabilità per combattere la povertà e promuovere lo sviluppo sostenibile.

3. Siamo decisi a far sì che la globalizzazione lavori a favore di tutti i nostri cittadini e specialmente per i poveri del mondo. Includere i paesi più poveri nell’economia globale è il modo più sicuro per rispondere alle loro aspirazioni fondamentali. Abbiamo concentrato le nostre discussioni sulla strategia per riuscire in questo intento.

Un approccio strategico alla Riduzione della Povertà

4. La situazione in molti paesi in via di sviluppo – specialmente in Africa – richiede una decisiva azione globale. La strategia più efficace per ridurre la povertà è quella di mantenere un’economia globale forte, dinamica, aperta ed in crescita. Questo è l’impegno che ci assumiamo.

5. Continueremo anche ad offrire un’assistenza efficace allo sviluppo per aiutare gli sforzi dei paesi in via di sviluppo volti a realizzare una prosperità di lungo periodo. In linea con le conclusioni della "Terza Conferenza dei Paesi Meno Avanzati" (LDC III) e con la "Dichiarazione del Millennio", appoggiamo un approccio strategico centrato sui principi di gestione autonoma delle problematiche (ownership) e di partnership. Nell’ interesse comune dei donatori e dei beneficiari degli aiuti, assicureremo un uso efficiente delle risorse limitate .

6. Sistemi di "governance" aperti, democratici e responsabili, basati sul rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto, sono precondizioni per uno sviluppo sostenibile ed una solida crescita. Pertanto, aiuteremo i paesi in via di sviluppo a promuovere:

Dal canto nostro:

Alleggerimento del debito, ed oltre

7. L’alleggerimento del debito – specialmente l’Iniziativa Rafforzata a favore dei paesi poveri maggiormente indebitati (HIPC) – è un valido contributo alla lotta contro la povertà, ma non è che uno dei passi necessari per stimolare una crescita più rapida nei paesi molto poveri. Siamo lieti che ventitré paesi si siano qualificati per beneficiare dell’Iniziativa, per un ammontare totale di riduzione del debito pari ad oltre 53 miliardi di dollari, a fronte di un debito iniziale pari a 74 miliardi di dollari. Dobbiamo continuare a fare progressi in questa direzione.

8. In particolare, la nostra attenzione è rivolta ai paesi in conflitto, affinché rinuncino alla violenza. Quando ciò si verificherà, confermiamo che intensificheremo i nostri sforzi per aiutarli ad adottare le misure necessarie per beneficiare della riduzione del debito. Ribadiamo che l’iniziativa HIPC, in congiunzione con le riforme interne volte ad assicurare solide politiche nazionali ed un comportamento responsabile da parte dei donatori, è finalizzata a risolvere in maniera duratura il problema dell’indebitamento insostenibile.

9. Al di là dell’alleggerimento del debito, abbiamo concentrato la nostra discussione su tre elementi che si rafforzano a vicenda:

10. Libero commercio e investimenti alimentano la crescita globale e la riduzione della povertà. Per questo motivo abbiamo oggi convenuto di dare il nostro appoggio al lancio di un nuovo e ambizioso Round di negoziati globali in materia commerciale, con un’agenda bilanciata.

11. Mentre aprire i mercati attraverso negoziati globali offre il beneficio economico maggiore per paesi in via di sviluppo, approviamo pienamente le misure già adottate per migliorare l’accesso ai mercati per i paesi meno avanzati (LDC), quali l’Iniziativa comunitaria "Everything but Arms", le preferenze generalizzate e tutte le altre iniziative finalizzate allo stesso obiettivo. Confermiamo l’impegno annunciato alla Terza Conferenza sui Paesi meno Avanzati (LDC III) di lavorare per un accesso privo di dazi e di quote per tutti i prodotti provenienti dai paesi meno avanzati. Appoggiamo gli sforzi compiuti dai paesi LDC per accedere al sistema commerciale globale e per approfittare delle opportunità offerte da una crescita basata sul commercio.

12. Un accresciuto accesso al mercato deve essere accompagnato dalla capacità di trarne profitto. Pertanto, per aiutare i paesi in via di sviluppo a beneficiare dei mercati aperti, coordineremo meglio la nostra assistenza nel settore del commercio, in modo tale da:

13. L’incremento degli investimenti privati è essenziale per generare la crescita economica, per accrescere la produttività e per elevare il tenore di vita. Per aiutare i paesi in via di sviluppo a migliorare l’ambiente per gli investimenti privati, sollecitiamo le MDBs e le altre istituzioni internazionali competenti a sostenere i loro sforzi per le riforme interne, compreso il ricorso a partnership pubblico-private e alle "best practices" nel campo degli investimenti, come pure a codici di condotta e standard per i regimi di gestione delle imprese, a standard di contabilità, a regole per la concorrenza ed a regimi fiscali trasparenti. Facciamo appello alla Banca Mondiale affinché fornisca un sostegno addizionale ai programmi che promuovano lo sviluppo del settore privato nei paesi più poveri. Per promuovere ulteriori investimenti nell’economia basata sulla conoscenza ("knowledge-based"), chiediamo al WTO ed alla Organizzazione Mondiale per i Diritti di Proprietà Intellettuale (WIPO), in collaborazione con la Banca Mondiale, di aiutare i paesi più poveri a conformarsi alle regole internazionali in materia di diritti di proprietà intellettuale.

14. Gli aiuti pubblici allo sviluppo (ODA) restano essenziali. Lavoreremo con i paesi in via di sviluppo perché possano raggiungere gli obiettivi internazionali di sviluppo, cercando fra l’altro di accrescere l’efficacia della nostra assistenza allo sviluppo. Ci impegniamo ad applicare l’importante raccomandazione dell’OCSE-DAC sull’aiuto slegato ai paesi meno avanzati (LDC), che dovrebbe migliorare l’efficacia degli aiuti e favorire una migliore ripartizione degli oneri tra i donatori.

15. Ad Okinawa l’anno scorso, ci siamo impegnati a fare un salto di qualità nella lotta contro le malattie infettive e a rompere il circolo vizioso tra malattia e povertà. Per far fronte a quest’impegno e rispondere all’appello dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con il Segretario Generale delle Nazioni Unite, abbiamo lanciato un nuovo Fondo Globale per combattere lo HIV/AIDS, la malaria e la tubercolosi. Siamo decisi a rendere operativo questo Fondo entro la fine dell’anno. Abbiamo stanziato 1,3 miliardi di dollari. Il Fondo sarà una partnership pubblico-privata e rivolgiamo un appello agli altri paesi, al settore privato, alle fondazioni ed alle istituzioni accademiche affinché contribuiscano a loro volta – con finanziamenti, in natura e con esperienza operativa. Accogliamo con favore gli ulteriori impegni già presi, pari a circa 500 milioni di dollari.

16. Il Fondo si farà promotore di un approccio integrato che privilegia la prevenzione in un insieme continuo di trattamento e cura. Opererà secondo principi di comprovata efficacia scientifica e medica, con rapido trasferimento di risorse, bassi costi di transazione, amministrazione agile ed intensa concentrazione sui risultati. Ci auguriamo che l’esistenza del Fondo promuova un migliore coordinamento tra i donatori ed offra ulteriori incentivi per l’attività di ricerca e di sviluppo del settore privato. Metterà a disposizione finanziamenti addizionali in raccordo con i programmi già esistenti, che verranno integrati nei piani sanitari nazionali dei paesi partner. L’impegno dei paesi in via di sviluppo nella definizione delle finalità e nella gestione del Fondo sarà essenziale per garantire loro la gestione autonoma ("ownership") del programma e per assicurare il loro impegno ad ottenere risultati. I partner locali, comprese le ONG e le agenzie internazionali, saranno di grande aiuto per l’operatività del Fondo.

17. L’affidabilità dei sistemi sanitari nazionali continuerà ad essere un parametro chiave per un’efficace erogazione di prevenzione, trattamento e cura, e per migliorare l’accesso ai servizi sanitari ed al materiale sanitario essenziale, senza alcuna discriminazione. Una risposta efficace all’ HIV/AIDS e alle altre malattie richiede un’azione a tutto campo nella società, al di là del settore sanitario. Esprimiamo apprezzamento per le misure prese dall’industria farmaceutica al fine di rendere economicamente più accessibili i farmaci. Nel contesto del nuovo Fondo Globale, lavoreremo d’intesa con l’industria farmaceutica e con i paesi colpiti per favorire l’offerta più ampia possibile di farmaci in forma accessibile ed efficace sotto il profilo medico. Esprimiamo apprezzamento per il dibattito che si sta svolgendo nel WTO sul ricorso alle eccezioni previste dall’Accordo sui diritti di proprietà intellettuale nel settore commerciale (TRIPs). Riconosciamo come appropriato il fatto che i paesi colpiti usino le flessibilità permesse dall’Accordo sui diritti di proprietà intellettuale nel settore commerciale per assicurare la disponibilità dei farmaci ai cittadini che ne abbiano bisogno, in particolare a coloro che non possono permettersi l’assistenza medica di base. Al tempo stesso, riaffermiamo il nostro impegno alla protezione forte ed efficace dei diritti di proprietà intellettuale, come necessario incentivo per la ricerca e lo sviluppo di farmaci salvavita.

18. L’istruzione è un fattore centrale per la crescita e l’occupazione. Confermiamo il nostro impegno ad assistere altri paesi a raggiungere gli obiettivi prefissati dal documento di Dakar per la diffusione universale dell’istruzione elementare entro il 2015. Concordiamo sulla necessità di migliorare l’efficacia della nostra assistenza allo sviluppo a sostegno delle strategie locali. L’istruzione - specialmente l’istruzione elementare universale e l’accesso indiscriminato ad ogni livello per la popolazione femminile – deve ricevere alta priorità nelle strategie nazionali di riduzione della povertà e nei nostri programmi di sviluppo. Le risorse rese disponibili dal programma HIPC possono offrire un contribuito a questi obiettivi. Daremo il nostro sostegno per mettere a punto di sistemi di valutazione dei progressi effettuati, per identificare le "best practices" ed assicurare la responsabilità dei risultati. Ci concentreremo anche sulla formazione degli insegnanti. Sviluppando le indicazioni della Task Force G8 sulle opportunità digitali (dot.force), cercheremo di estendere l’utilizzo delle tecnologie informatiche e della comunicazione (ICT) per la formazione degli insegnanti e per rafforzare le strategie educative. Incoraggiamo in modo particolare il settore privato ad esaminare nuove opportunità di investimenti nelle infrastrutture, nelle tecnologie informatiche e della comunicazione (ICT) e nei sussidi didattici. Incoraggiamo le Banche Multilaterali di Sviluppo (MDBs) ad accentuare il loro interesse per il settore dell’istruzione e concentrare in futuro il loro lavoro sui paesi che dispongono di strategie solide pur mancando di sufficienti risorse, nonché a fare rapporto il prossimo anno al G8. Sosteniamo il ruolo guida dell’UNESCO nella diffusione universale dell’istruzione. Lavoreremo inoltre con l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) per sostenere la battaglia contro lo sfruttamento del lavoro minorile e svilupperemo incentivi per accrescere la frequenza scolastica.

19. Costituiremo una Task Force composta da funzionari G8 di alto livello che ci consiglino sul modo migliore per raggiungere gli obiettivi di Dakar in collaborazione con I paesi in via di sviluppo, le organizzazioni internazionali competenti e gli altri soggetti coinvolti. La Task Force ci sottoporrà le sue raccomandazioni prima del nostro prossimo incontro.

20. Con l’avvicinarsi del "Vertice Mondiale sull’ Alimentazione: Cinque Anni Dopo" nel Novembre 2001, la sicurezza alimentare rimane un obiettivo sfuggente. Oltre 800 milioni di persone sono seriamente denutrite, e di esse circa 250 milioni sono bambini. Un obiettivo centrale della nostra strategia per la riduzione della povertà rimane dunque l’accesso a risorse alimentari adeguate, insieme con lo sviluppo rurale. Il sostegno all’agricoltura è uno strumento cruciale del nostro aiuto pubblico allo sviluppo (ODA). Ci impegneremo a sviluppare la capacità di produzione e distribuzione nei paesi poveri, integrando i programmi di aiuto nelle strategie nazionali ed aumentando la formazione nelle scienze agrarie. E’ necessario fare ogni sforzo per aumentare la produttività agricola. Tra l’altro, l’introduzione di nuove tecnologie comprovate e sperimentate, comprese le biotecnologie, applicate in modo sicuro ed adattate alle realtà locali, ha un potenziale significativo per accrescere sensibilmente i rendimenti agricoli nei paesi in via di sviluppo, e per ridurre al tempo stesso, rispetto ai metodi tradizionali, l’uso di pesticidi e di risorse idriche. Siamo impegnati a studiare, condividere e facilitare l’uso responsabile delle biotecnologie per far fronte alle necessità dello sviluppo.

21. Avremo come obiettivo le regioni più carenti sotto il profilo dell’alimentazione, specialmente quelle dell’Africa Sub-Sahariana e dell’Asia del Sud, e continueremo ad incoraggiare la cooperazione Sud-Sud. Sosterremo il ruolo fondamentale svolto dalle organizzazioni internazionali e dalle ONG nelle operazioni di soccorso umanitario. Riteniamo che le strategie nazionali per la riduzione della povertà e le strategie settoriali debbano tenere particolarmente conto delle necessità nutrizionali dei gruppi vulnerabili, includendovi i neonati e le madri.

Le opportunità della tecnologia digitale

22. Le tecnologie informatiche e delle comunicazioni rappresentano un enorme potenziale per aiutare i paesi in via di sviluppo ad accelerare la crescita, elevare il tenore di vita e soddisfare altre priorità dello sviluppo. Esprimiamo apprezzamento per il rapporto della Task Force G8 sulle opportunità digitali (dot.force) ed il suo "Piano d’Azione di Genova" che ha portato a compimento con successo il mandato di Okinawa. La diretta partecipazione di rappresentanti dei settori pubblico, privato e non profit, così come quella dei governi dei paesi in via di sviluppo costituisce una formula unica per assicurare l’applicazione delle tecnologie digitali ai bisogni dello sviluppo. Continueremo a sostenere questo processo ed a incoraggiare tutti i partecipanti ad assumersi le proprie responsabilità, a mobilitare risorse ed esperienza professionale e a sviluppare questo tipo di cooperazione. Riesamineremo la messa in atto del Piano d’Azione di Genova al nostro prossimo Vertice, sulla base di un rapporto predisposto dalla Presidenza G8. Incoraggeremo altresì la messa a punto di un Piano d’Azione sull’e-Government come strumento di rafforzamento della democrazia e dello stato di diritto, che conferisce potere ai cittadini, rende più efficiente l’offerta di servizi pubblici essenziali.

Un’eredità per il futuro

Ambiente

23. Confermiamo la nostra determinazione a trovare soluzioni globali alle minacce che mettono in pericolo il pianeta. Riconosciamo che i cambiamenti climatici sono un problema pressante che richiede una soluzione globale. Ci impegniamo a fornire una leadership forte. E’ necessaria un’azione pronta, efficace e sostenibile, coerente con l’obiettivo ultimo della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici per stabilizzare le concentrazioni dei gas serra nell’atmosfera. Siamo decisi a rispettare i nostri impegni nazionali ed i nostri obblighi derivanti dalla Convenzione tramite una varietà di mezzi flessibili, avvalendoci della forza del mercato e della tecnologia. In tale contesto, concordiamo sull’importanza di intensificare la cooperazione scientifica e di ricerca collegata al clima. Promuoveremo la cooperazione tra i nostri paesi ed i paesi in via di sviluppo per il trasferimento delle tecnologie e per lo sviluppo delle capacità di trarne profitto.

24. Concordiamo con fermezza sulla necessità di ridurre le emissioni di gas serra. Mentre al momento non siamo d’accordo sul Protocollo di Kyoto e sulla sua ratifica, siamo decisi a lavorare insieme intensamente per raggiungere il nostro obiettivo comune. A tal fine, stiamo partecipando con spirito costruttivo alla ripresa della Sesta Conferenza delle Parti a Bonn (COP6), e continueremo in tutti i fori competenti. Accogliamo con favore l’approfondimento il recente approfondimento delle disscussioni fra il G8 e gli altri paesi.

25. Ribadiamo che i nostri sforzi debbono produrre un risultato finale che protegga l’ambiente ed assicurare una crescita economica compatibile con il nostro obiettivo comune di sviluppo sostenibile per le generazioni presenti e future.

26. Accogliamo con favore la proposta della Russia di convocare, nel 2003, una conferenza globale sui cambiamenti climatici con la partecipazione di governi, mondo dell’industria e comunità scientifica, oltre che rappresentanti della società civile.

27. Riconosciamo l’importanza delle energie rinnovabili per lo sviluppo sostenibile, della diversificazione dell’offerta di energia e della conservazione dell’ambiente. Assicureremo che le fonti di energia rinnovabile siano adeguatamente presenti nei nostri piani nazionali ed incoraggeremo gli altri a fare altrettanto. Incoraggiamo ricerca ed investimenti continui nelle tecnologie delle energie rinnovabili, in tutto il mondo. Le energie rinnovabili possono contribuire alla riduzione della povertà. Aiuteremo i paesi in via di sviluppo a rafforzare la loro capacità istituzionale e le strategie nazionali basate sul mercato che possono attrarre investimenti del settore privato nelle energie rinnovabili ed in altre tecnologie pulite. Chiediamo alle Banche Multilaterali di Sviluppo ed alle agenzie nazionali di sviluppo di adottare un approccio innovativo e di sviluppare meccanismi di mercato per il finanziamento delle energie rinnovabili. Chiediamo alla Facility per l’Ambiente (GEF) di continuare a sostenere la protezione ambientale su scala globale e ad incoraggiare le "good practices" nel promuovere l’uso efficiente dell’energia e lo sviluppo di fonti di energia rinnovabile nei paesi in via di sviluppo, e sottolineiamo la necessità di assegnare risorse adeguate al suo terzo rifinanziamento. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato ai lavori della Task Force sulle energie rinnovabili, costituita ad Okinawa. I Ministri dell’Energia dei paesi G8 terranno una riunione l’anno prossimo per discutere di questi e di altri aspetti connessi all’ energia.

28. Ci prepariamo per il Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile (WSSD), a Johannesburg nel 2002, una pietra miliare nel processo di Rio. Le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile –aumento della crescita economica, promozione dello sviluppo umano e sociale, e protezione dell’ambiente – sono obiettivi interdipendenti che richiedono la nostra azione concertata. Noi lavoreremo in partnership con i paesi in via di sviluppo nel corso di un processo preparatorio che includa anche la società civile per un’agenda, sostanziale e lungimirante, orientata all’azione. Accogliamo con favore la recente adozione della Convenzione di Stoccolma sulle Sostanze Organiche Inquinanti Persistenti (POPs) e promuoveremo la sua rapida entrata in vigore.

29. Ci impegniamo a garantire che le nostre Agenzie di credito all’esportazione (ECAs) si attengano ad elevati standard ambientali. Pertanto, abbiamo concordato ad Okinawa di elaborare direttive ambientali comuni per le agenzie di credito all’esportazione, attingendo dall’esperienza delle MDBs in materia. Costruendo sui progressi fatti sin dallo scorso anno, ci impegniamo a pervenire ad un accordo in sede OCSE entro la fine dell’anno, per concordare una Raccomandazione che ottemperi al mandato di Okinawa.

Sicurezza alimentare

30. Pienamente consapevoli della grande importanza della sicurezza alimentare per la nostra popolazione, continueremo a sostenere un approccio trasparente, scientifico e basato sulle regole e intensificheremo i nostri sforzi per ottenere un consenso più generalizzato su come debba applicarsi la precauzione alla sicurezza alimentare quando l’informazione scientifica disponibile è incompleta o contraddittoria. Attribuiamo grande importanza al dialogo in corso tra governi, scienziati, consumatori, enti regolatori e attori della società civile. Ciò deve essere basato sul principio di apertura e di trasparenza. Riconosciamo le nostre responsabilità nel promuovere una comprensione chiara da parte dell’opinione pubblica dei benefici e dei rischi connessi con la sicurezza alimentare. Faremo il possibile per dare ai consumatori le informazioni pertinenti sulla sicurezza dei prodotti alimentari, basandoci su pareri scientifici indipendenti, su una solida analisi dei rischi e sugli sviluppi più aggiornati della ricerca. Crediamo che una solida struttura di gestione del rischio in linea con la ricerca scientifica sia una componente essenziale per mantenere la fiducia dei consumatori e per favorire l’accettazione da parte dell’opinione pubblica.

31. Esprimiamo apprezzamento per gli esiti della Conferenza dell’OCSE su "Nuove Biotecnologie, Cibi e Prodotti: Scienza, Sicurezza e Società", tenutasi a Bangkok, e per la Riunione ad-hoc degli enti regolatori dei paesi OCSE e della Russia. Incoraggiamo le organizzazioni internazionali competenti a dar seguito alla conferenza, nelle forme più appropriate, nell’ambito dei rispettivi mandati. Inoltre, auspichiamo che si giunga alla formazione del Foro Globale FAO-OMS degli enti regolatori per la sicurezza alimentare. Apprezziamo anche il lavoro del Consiglio Inter-Accademico per la divulgazione di opinioni professionali equilibrate in materia di scienza dell’alimentazione e sicurezza alimentare. Tutte queste scadenze internazionali dimostrano il nostro impegno per un processo di dialogo mirato a rafforzare la fiducia dell’opinione pubblica nella sicurezza alimentare.

Maggiore prosperità in una società inclusiva

Occupazione

32. Fermamente convinti che "performance" economica e inclusione sociale sono interdipendenti, ci impegniamo a mettere in atto linee politiche che seguano le raccomandazioni emerse dalla Conferenza dei Ministri del Lavoro del G8, svoltasi a Torino lo scorso anno. Siamo favorevoli ad una maggiore attività delle persone anziane, che rappresentano, come si afferma nella "Carta G8 di Torino: Verso un Invecchiamento Attivo (Towards Active Ageing)", un importante serbatoio di risorse per le nostre economie e le nostre società.

Lotta contro la criminalità transnazionale organizzata e la droga

33. Riconfermiamo l’impegno a combattere la criminalità transnazionale organizzata. A tal fine, approviamo i risultati della Conferenza dei Ministri della Giustizia e dell’Interno del G8, tenutasi a Milano quest’anno. Incoraggiamo ulteriori progressi nel campo della cooperazione giudiziaria e di pubblica sicurezza, e nella lotta contro la corruzione, il crimine informatico, la pornografia infantile on-line ed il traffico di esseri umani.

34. A seguito della riunione ad-hoc degli esperti di droga del G8, tenutasi a Miyazaki lo scorso anno, e della recente Conferenza di Londra sull’economia globale delle sostanze stupefacenti illegali, intensificheremo gli sforzi per contrastare il traffico e l’uso di tali sostanze.

Agli abitanti di Genova

35. Ringrazionamo i cittadini di Genova per l’ospitalità offertaci e condanniamo la violenza, la perdita di vita umana e l’iragionevole vandalismo che hanno dovuto subire. Continueremo un dialogo attivo e fruttuoso con i Paesi in via di sviluppo e tutte le altre parti interessate. Difenderemo il diritto di color che portestano con mezzi pacifici a far sentire la propria voce. Tuttavia, come leader democratici non possiamo accettare che ad una minoranza violenta possa essere consentito di sconvolgere il nostro dibattito sulle questioni più rilevanti che riguardano il mondo intero. Il nostro lavoro continuerà.

Prossimo Vertice

36. Accettiamo l’invito del Primo Ministro del Canada ad incontrarci nuovamente l’anno prossimo nella provincia di Alberta in Canada, dal 26 al 28 giugno.