last update: 11/ march / 2005
[Il documento che state per leggere spiega come risolvere alcuni problemi che possono insorgere durante e dopo l' installazione di una distribuzione Fedora Core 3.]
Dire, di Fedora Core 3, che si tratta di una distribuzione da "prendere con le pinze" non è un'esagerazione...utilizzo GNU/Linux da anni ma l' installazione di questa distribuzione mi dato decisamente qualche difficoltà. Non troverete, di seguito, soluzioni originali ma raccogliere questo materiale in giro per la rete e metterlo assieme è stato oneroso e vorrei decisamente risparmiare la fatica ad altri malcapitati.
Scrivo queste note nel mese di Dicembre 2004, non riporto le date precise perchè non le ho annotate...ecco la cronaca di quanto è successo:
- Venerdì pomeriggio -
Ho acquistato in edicola una rivista con i 4 CD della
distribuzione allegati: non vedevo l' ora di installarla.
Rientrato al lavoro e mi sono preparato ad aggiornare la mia
postazione. Per prima cosa, come sempre, ho creato una copia dei
CD (ne tengo un set al lavoro e uno a casa). Al termine della
fase di copia ho eseguito un backup dei dati (che raccomando
altamente) e poi ho installato la distribuzione in
modalità aggiornamento e... per impazienza, saltato il
test dei CD (tanto non ho mai avuto problemi).
Errore clamoroso!! Al terzo CD l' installazione si blocca
lasciando un sistema aggiornato a metà. Tutto sommato non
è andata male: il sistema si riavviava e la maggior parte
delle applicazioni sembravano funzionare. Vista l' ora ho deciso
di lasciar perdere e di rimandare al lunedì la
reinstallazione del sistema operativo.
Morale numero 1: Eseguite il test dei CD prima di aggiornare un
sistema funzionante.
Morale numero 2: Fate un backup dei dati (poteva andare
peggio).
Ora qualcuno di Voi potrebbe dire che mi sono cercato i miei guai
e che, tutto sommato, non posso incolpare la distribuzione visto
che, oltretutto, stavo installando dalle copie dei CD. Aspettate
miscredenti, il meglio e il peggio devono ancora venire.
- Sabato pomeriggio -
Ho deciso di aggiornare la mia postazione a casa. Memore della
brutta esperienza ho eseguito nell' ordine: backup, test dei CD,
test della RAM (non si sa mai :-) ). Parto con
l' installazione...che si blocca.
La segnalazione dell' errore era la seguente:
[Assertion (heads > 0) at disk_dos.c:485 in function
probe_partition_for_geom() failed.]
Rapida ricerca con Google ed ho ottenuto una pagina (red-hat-bugzilla:
bug 138419) dove si trovano una serie di indicazioni per
risolvere il problema, che sembra essere dovuto ad una errata
scrittura delle partizioni da parte di fdisk della Microsoft.
Concordo con questo tipo di osservazione in quanto ho spesso
notato che nei sistemi dual-boot con entrambi i sistemi operativi
nello stesso hard disk (come nel mio caso) il comando (MS)fdisk
lascia spesso delle aree non marcate fra una partizione e l' altra
riconosciute da Linux come unused space (spazio non
utilizzato).
Delle varie soluzioni quella che ha funzionato è la
seguente: ho scaricato dal link (http://people.redhat.com/~katzj/fc3-part-upd.img)
indicato nell' articolo un immagine che contiene delle modifiche al
file disk_dos.c
.
Dal file ho ottenuto un floppy con il comando
$ dd if=updates.img of=/dev/fd0 bs=1440k
Ho riavviato l' installazione digitando linux
updates
al prompt iniziale (quando viene
richiesto in quale modalità si desidera avviare
l' installazione). Quando il programma di installazione lo ha
richiesto ho, quindi, inserito il floppy e superato il problema.
La ricerca della soluzione di cui sopra e il download, a 33Kb/sec,
del file hanno consumato il poco tempo libero che mi rimaneva.
Quindi ho dovuto rinviare l' installazione alla domenica.
- Domenica pomeriggio -
A questo punto ho upgradato la mia Fedora Core 2 perfettamente
funzionante ottenendo... un completo disastro...
Il sistema era in qualche modo funzionante ma non ero in grado di
"vedere" i CD, i dispositivi nella directory /dev
sembravano in gran parte scomparsi, l' audio totalmente assente,
molte delle mie applicazioni preferite scomparse e all' avvio
partivano una serie incredibile di servizi e demoni non
richiesti. Ho cercato di collegarmi ad internet per cercare aiuto
ma konqueror si rifiutava di "navigare" andando in loop. In
questo momento mi sono sentito un utente di un altro sistema
operativo (ogni riferimento a fatti realmente accaduti è
volutamente casuale). Sconfortato ho spento il PC ed ho odiato
profondamente questa distribuzione.
Morale numero 3: mai installare una nuova versione su una
macchina di produzione funzionante senza avere effettuato un test
su un PC di prova.
- Lunedì mattina -
Non pago dell' esperienza precedente e desideroso di conferme ho
reinstallato completamente la distribuzione nella mia postazione
in ufficio ottenendo gli stessi risultati ma con una maggior
banda a disposizione per navigare su internet...
Ho abbandonato Konqueror, aperto Mozilla su Google ed una console
di root, da cui eseguire le varie verifiche, ed è iniziata
la guerra.
Dopo tre minuti passati sul sito della Fedora ecco le prime
verità: da questa versione non viene più utilizzata
la directory /dev
popolata staticamente con i device
ma viene invece popolata dinamicamente dal programma
udev man mano che i device drivers vengono
caricati (potete trovare degli appunti
in merito sul mio sito). La scelta è motivata dal fatto
che la directory /dev conteneva ormai più di 18.000 nodi e
questo portava ad una serie di problemi di gestione. Ho
verificato che con il nuovo sistema la directory risulta
effettivamente popolata da solo 302 file. Questo già
giustificava la sparizione di gran parte dei dispositivi dalla
directory in questione. Una bella nota segnalava inoltre la
necessità di passare immediatamente alla versione
udev-039-10.FC3.1 in quanto il pacchetto incluso
nella distribuzione contiene del codice di debugging che provoca
dei malfunzionamenti. Ho scaricato quindi l' ultimo aggiornamento
disponibile che, per la cronaca, era udev-039-11.FC3.5.i386.rpm
che trovate al link[
http://download.fedora.redhat.com/pub/fedora/linux/core/updates/3/i386/]
ed ho aggiornato il sistema con
# rpm -U udev-039-11.FC3.5.i386.rpm
incredibile ma vero a questo punto viene consigliato dalle
istruzioni il riavvio del sistema (ma siamo sicuri che non stiamo
parlando di un'altro sistema operativo?).
Al riavvio i problemi di accesso ai CD erano risolti. Bisogna
però fare attenzione che il mount-point di default non è
più sotto /mnt/cdrom
ma
/media/cdrom
. Se volete mantenere le vostre
abitudini un link risolve molti mal di testa quindi
ln -s /media/cdrom /mnt/cdrom
dovrebbe bastare. In prima istanza io ho preferito modificare
direttamente /etc/fstab inserendo i mount point per i vari
device. Non fatelo, è tempo sprecato, in quanto il demone
relativo all' Hardware Abstraction Layer (hald) introdotto in
Fedora Core 3 và a modificare automaticamente tale file
sovrascrivendo le vostre modifiche.
Sempre in /media trovate anche /floppy e, se avete un
masterizzatore anche /cdrecorder.
Siccome la postazione era ormai operativa a questo punto ho
scaricato dai vari repository i consueti aggiornamenti ed il
software mancante ed ho iniziato a lavorare. Chiaramente nel
frattempo ho eliminato alcuni dei servizi che non utilizzo come
ad esempio il supporto PCMCIA (non mi serve sul PC fisso), il
supporto bluetooth (non ho devices di questo tipo), nfs e samba
(non devo condividere nulla) e così via.
Morale numero 4: prima di installare una nuova release leggere
almeno le release notes.
Morale numero 5: l' aiuto per i sistemi GNU non è teorico:
il supporto della comunità funziona.
- Lunedì sera -
Ho aggiornato il PC di casa ma l' audio non ne voleva sapere di
funzionare. Al lavoro utilizzo raramente l' audio quindi non ho
effettuato verifiche in proposito, ma a casa sto utilizzando il
PC per riversare la mia collezione di musicassette in digitale
per preservarle dalla smagnetizzazione (alcune sono degli anni
'70) quindi l' audio deve risultare funzionante. Dopo le
opportune verifiche ho scoperto che è stato abbandonato il
sistema OSS per ALSA (Advanced Linux Sound Architecture) quindi
tutto il sistema audio è modificato. Ho abbandonato quindi
momentaneamente il problema accontentandomi di completare la
personalizzazione del sistema.
- Martedi sera -
Dopo avere letto di un sacco di problemi analoghi, relativi
all' audio, ho avviato il mixer da riga di comando con
# alsamixer
e scoperto che tutti i volumi erano a zero; banale... se non fosse
che avevo regolato i volumi con Kmix senza sortire nessun
effetto. Un po di regolazioni e mi sono accorto che anche con i volumi al
massimo non si sentiva nulla. Leggendo di un caso analogo in un
forum e provando un po a caso (e un po con il calcolo delle
combinazioni) ho scoperto che rendendo muti due canali (tasto M premuto dopo
aver selezionato i canali stessi) [fig. 1 e 2] si riesce ad ascoltare l' audio.
La cosa che non ho ben capito è che i canali
da rendere muti sembrano essere diversi a seconda della
segnalazione che si va a leggere, nei vari forum, anche a
parità di scheda...lascio volentieri ad altri il compito
di approfondire (o forse lo potrò fare in altra occasione con un
po' più di tempo a disposizione).
Piccolo problema: funzionava solo l' output e risultava ancora
impossibile registrare.
Non trovando nulla su internet, con un lampo di idiozia (per dire
lampo di genio avrei dovuto pensarci prima), ho fatto ricorso alla
man page:
$man alsamixer
e mi sono trovato di fronte la seguente frase:
...SPACE toggles recording: the current channel will be added
or removed from the sources used for recording...
Sembra tutto ovvio: premendo la barra
spaziatrice su un canale questo viene abilitato all' input...la
cosa non ovvia è che per registrare da un solo canale
fisico (linea in) ho dovuto abilitare due canali logici [fig. 1, e 3].
- Mercoledì sera -
Riavviando il PC per una registrazione ho scoperto che i volumi erano
di nuovo a zero. Rileggendo la man-page apprendo che la
configurazione del mixer andava salvata e che il comando relativo
è:
# alsactl store #0
e che bisognava modificare il file /etc/rc.local
aggiungendo alsactl restore
per ripristinare la configurazione
ad ogni riavvio del PC.
Eseguite le modifiche, da buon scettico, ho riavviato il PC per constatare
che non funzionava.
Per il momento ho risolto salvando la configurazione con
# alsactl store -f soundcard.cfg
e recuperandola di volta in volta manualmente con
# alsactl restore -f soundcard.cfg
Sto ancora verificando come automatizzare il processo anche se in
realtà ho trovato il modo di sfruttare questo
inconveniente. Mi sono infatti reso conto che, a seconda della
sorgente di registrazione o riproduzione si ottiene il meglio con
diverse regolazioni dei canali audio. Per esempio se registro da
cassetta audio mi conviene usare la linea "in" della scheda
audio, che ha un guadagno minore, in quanto l' output della
piastra dello stereo è relativamente alto. Se registro da
dischi in vinile mi conviene usare la linea "mic" che ha un
maggior guadagno (e anche così devo portare i volumi di
ingresso al massimo). Quindi ho salvato in file diversi le
diverse regolazioni ed ho creato uno script che in base ad un
parametro passato carica la configurazione scelta.
Ulteriori migliorie:
In una delle due installazioni (quella fatta ex-novo in ufficio)
non viene mostrato il menù iniziale di GRUB. Al suo posto
compare un count-down che avvisa dell' imminente avvio della
partizione scelta come predefinita. Premendo un tasto compare il
menù usuale.
Personalmente preferisco il solito menù quindi in
/etc/grub.conf
ho commentato la linea che nasconde il
menù iniziale:
#hiddenmenu
A casa utilizzo internet in maniera molto limitata, con il
firewall abilitato e sono l' unico utente del PC. Ho quindi
ritenuto superfluo l' utilizzo di SE-LINUX che però da
questa release un è opzione compilata di default nel
kernel. quindi sempre in /etc/grub.conf
ho modificato la riga:
kernel /vmlinuz-2.6.9-1.667 ro root=LABEL=/ rhgb
in
kernel /vmlinuz-2.6.9-1.667 ro root=LABEL=/ rhgb
selinux=0
in modo da disattivare l' opzione.
Fedora Core 3 utilizza e abilita di default il protocollo tcp/ip v.6 che nel mio
caso è totalmente inutile. Per disabilitare tale opzione ho, quindi,
editato il file /etc/modules.conf
aggiungendo all' inizio del file
le seguenti istruzioni:
alias net-pf-10 off
alias ipv6 off