Intenti positivi e preghiere

INDICE

Perché gli intenti sono efficaci

La parola dell'uomo è lo Spirito presente nell'uomo. Le parole pronunciate sono dei suoni originati dalle vibrazioni dei pensieri e i pensieri sono a loro volta delle vibrazioni emesse dall'ego o dall'anima. Ogni parola che ripetiamo dovrebbe essere potentemente satura di vibrazioni elevate. Le parole umane sono prive di vita se non sono permeate di forza spirituale. La loquacità, la tendenza all'esagerazione o alla falsità rendono le parole inefficaci come palline di carta sparate da un'arma giocattolo. E' improbabile che i discorsi e le preghiere delle persone ciarliere e imprecise possano produrre benefici mutamenti nell'ordine delle cose. Le parole di un uomo non devono solo esprimere la verità, ma anche manifestare esattamente il suo grado di comprensione e di realizzazione. Un linguaggio privo della forza che proviene dall'anima è simile a una spiga senza grano.

IL POTERE DELLO SPIRITO 

NELLA PAROLA DELL'UOMO

Le parole cariche di sincerità, di convinzione, di fede e di intuizione sono come delle bombe vibratorie altamente esplosive che, fatte esplodere, frantumano le rocce delle difficoltà e producono il mutamento desiderato. Evitiamo di pronunciare parole spiacevoli, anche se dicono la verità. Le parole o gli intenti sinceri, ripetuti con comprensione e con partecipazione del sentimento e della volontà, indurranno sicuramente l'Onnipresente Energia Vibratoria Cosmica a porgerci aiuto nelle nostre difficoltà. Dobbiamo rivolgerci a quel Potere con fiducia illimitata, escludendo ogni dubbio, altrimenti la freccia della nostra attenzione verrà deviata dal suo obiettivo.

Dopo aver piantato nel suolo della Coscienza Cosmica il seme vibratorio della nostra preghiera, non stiamo a dissotterrarlo spesso per vedere se è germogliato o meno. Diamo alla forza divina la possibilità di operare senza interruzioni.

IL POTERE CHE DIO HA DATO ALL'UOMO

Nulla è più grande della Coscienza Cosmica, o Dio. Il suo potere supera infinitamente quello della mente umana. Cerchiamo unicamente il Suo aiuto. Questo consiglio, però, non è un invito alla passività, all'inerzia o alla credulità, né a minimizzare il potere della nostra mente. Il Signore aiuta coloro che si aiutano. Egli ci ha dato la volontà, il potere di concentrazione, la fede, la ragione e il buon senso, perché li usiamo cercando di liberarci dai guai che ci tormentano fisicamente e spiritualmente. Noi dobbiamo impiegare tutti questi poteri e al tempo stesso ricorrere a Lui.

      Mentre pronunciamo intenti e preghiere,  teniamo sempre presente, per curare noi stessi o gli altri, che stiamo usando poteri che sono, sì nostri, ma che Dio ci ha dato. Chiediamo il suo aiuto, ma rendiamoci conto che siamo proprio noi, gli amati figli Suoi, a usare i Suoi doni di volontà, di sentimento e di ragione, per risolvere tutti i complessi problemi della vita. E' necessario trovare una soluzione di equilibrio fra la concezione medioevale della totale dipendenza da Dio e quella moderna, che fa affidamento unicamente sull'individuo.

Le preghiere sono pensieri rivolti a Dio, che è la fonte di ogni bene e la forza racchiusa in tutte gli intenti. La funzione della preghiera non dovrebbe essere quella di implorare temporanei favori, ma quella di mettere l'uomo in grado di reclamare il divino tesoro che egli, nella sua ignoranza, credeva perduto.

L'IMPIEGO DELLA VOLONTA', DEL SENTIMENTO

E DELLA RAGIONE

      Quando si esprimono i vari intenti, l'atteggiamento mentale dell'individuo deve cambiare in conformità. Per esempio, quelli che fanno leva sulla volontà devono essere accompagnate da una risoluzione ferma, quelli che fanno leva sul sentimento vanno espresse con devozione, quelle che fanno leva sulla ragione devono poggiare sulla comprensione esatta. Quando ci accingiamo a guarire qualcuno, scegliamo un intento adatto al temperamento del paziente, a seconda che in lui predomini la fantasia, l'emotività, o il ragionamento. In tutte gli intenti l'intensità dell'attenzione è sempre l'elemento principale; altrettanto importanti sono però la perseveranza e la ripetizione prolungata.

Dobbiamo intensamente e ripetutamente alimentare i nostri inetnti con devozione, volontà e fede, senza curarci affatto dei risultati. Essi seguiranno naturalmente, come frutto dei nostri sforzi.

Mentre è in corso la cura fisica, l'attenzione deve essere polarizzata non già sulla malattia, altrimenti la fede s'indebolisce, ma sugli infiniti poteri della mente. Per superare mentalmente paura, irascibilità, cattive abitudini e così via, ci si deve concentrare sulle qualità opposte, ossia: la coscienza del coraggio sarà l'antidoto per la paura, la pace lo sarà per l'irascibilità, la forza per la debolezza, la salute per la malattia.

LE MALATTIE CRONICHE SONO 

CAUSATE DALLA MENTE

Nello sforzo per guarire, spesso ci si concentra di più sull'assillo che procura la malattia che sulla possibilità di curarla, permettendo così alla malattia stessa di diventare un'abitudine mentale, oltre che fisica. Ciò vale specialmente nella maggior parte dei disturbi nervosi. Ogni pensiero di depressione o di gioia, di irritabilità o di calma, incide solchi sottili nelle cellule cerebrali e rafforza le tendenze latenti verso le condizioni di salute buone o cattive.

L'abitudine subconscia di pensare alla malattia o alla salute esercita una forte influenza. Le affezioni ostinate, mentali o fisiche, hanno sempre profonde radici nel subconscio. La malattia può essere curata estirpandone le radici nascoste. Ecco perché tutti gli intenti della mente cosciente devono poter lasciare un'impronta abbastanza forte da influenzare il subconscio, che a sua volta agisce automaticamente sulla mente cosciente. Forti intenti coscienti agiscono così sulla mente e sul corpo tramite il subcosciente. Gli intenti ancora più forti raggiungono non solo il conscio, ma anche la mente subconscia, il magico deposito dei poteri miracolosi.

Le dichiarazioni di Verità devono essere fatte con la collaborazione della volontà, del sentimento, dell'intelligenza e della devozione. Non si deve permettere all'attenzione di allentarsi. Se l'attenzione si svia, bisogna continuamente riportarla al punto di partenza, come si fa con un bimbo che tende a scappare, e bisogna cercare ripetutamente e pazientemente di disciplinarla, perché possa svolgere il compito affidatole.

ATTENZIONE E FEDE SONO INDISPENSABILI

Per poter raggiungere la superconsapevolezza, tutti gli intenti devono essere esenti da incertezze e da dubbi. L'attenzione e la fede sono come delle luci, capaci di indirizzare alla mente conscia e alla subconscia anche gli intenti compresi solo in maniera imperfetta.

La pazienza e la ripetizione intelligente e attenta, operano miracoli. Gli intenti  volti a guarire infermità croniche mentali o fisiche vanno ripetute spesso, profondamente e ininterrottamente (senza tener conto per nulla delle condizioni immutate, o di un eventuale peggioramento), finché non vengano a far parte delle condizioni intuitive profonde di colui che le usa. Se è giunta la nostra ora, é meglio morire convinti di avere una salute perfetta, piuttosto che pensando di avere un male incurabile, mentale o fisico.

Quantunque la morte sia l'inevitabile fine del corpo in base alle attuali cognizioni umane, pure «l'ora del destino» può venire mutata col potere proprio dell'anima.

L'energia vitale effettua la guarigione

Il Signore Gesù disse: “L'uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio”. (Matteo 4,4).

La “parola” è l'energia vitale, o forza vibratoria cosmica. La “bocca di Dio” è il midollo allungato, il quale, situato nella parte posteriore del cervello, si assottiglia nel midollo spinale. Questa parte, la più vitale del corpo umano, è la divina porta («bocca di Dio») dalla quale entra la «parola» o energia vitale, che sostiene la vita dell'uomo. Nelle scritture indù e cristiane, la Parola viene chiamata rispettivamente Aum e Amen

Questa forza perfetta é la sola che guarisce; tutti i metodi esterni di stimolazione non fanno che cooperare con l'energia vitale e senza di essa non hanno valore alcuno.

LA CURA DEVE ADEGUARSI AL TEMPERAMENTO

Medicine, massaggi, chiropratica o cure elettriche, agendo sulla composizione del sangue o esercitando uno stimolo fisiologico, possono ridare alle cellule la perduta condizione di equilibrio. Questi metodi esterni, che qualche volta aiutano l'energia vitale a rendere efficace una cura, non hanno certo il potere di agire su di un corpo morto, dal quale l'energia vitale si sia ritirata.

In accordo con la natura specifica dell'individuo - se questi, cioè, è ricco d'immaginazione, o è un tipo intellettuale, se è ambizioso, emotivo, volitivo o combattivo - si può far leva sull'immaginazione, sul ragionamento, sulla fede, sulla sensibilità o sull'impegno attivo. Ben pochi però lo sanno. Alcuni pongono l'accento sul valore dell'autosuggestione, ma è noto che la persona di tipo intellettuale non subisce la suggestione. Essa invece viene influenzata solo da una discussione metafisica, che metta in luce l'influenza che lo stato di coscienza esercita sull'organismo. Tale persona deve poter capire i vari motivi e le cause dell'attività mentale. 

Se, per esempio, si rendesse conto che si possono produrre vesciche per mezzo dell'ipnosi - come dimostrò William. James nel suo libro Principles of Psychology - potrebbe analogamente comprendere il potere della mente di curare i vari mali. Se infatti la mente può influire negativamente sulla salute, essa deve anche poter procurare la buona salute. 

E' l'energia mentale che ha sviluppato le varie parti del corpo ed è ancora la mente che dirige la fabbrica delle cellule fisiche e che può infonder loro nuova vita.

Anche in un uomo in cui predomina fortemente la volontà l’autosuggestione non può nulla. Se è malato, costui può essere curato mediante delle affermazioni che stimolino la sua volontà, piuttosto che attraverso la sua immaginazione. L'autosuggestione invece è utile alle persone di temperamento prevalentemente emotivo.

IL POTERE DELL'EMOZIONE E DELLA VOLONTA'

Si registra il caso di una persona emotiva che aveva perduto l'uso della parola e che guarì mentre fuggiva dall'incendio di un edificio. Alla vista delle fiamme, l'emozione improvvisa la spinse a gridare «Fuoco! Fuoco! », dimenticando che fino a quel momento non era stata in grado di parlare. La forte emozione era riuscita a farle superare l'abitudine subconscia alla malattia. Questa storia mette in luce il potere risanante di un'intensa attenzione.

LA STIMOLAZIONE DELL'ENERGIA VITALE

La volontà, l'immaginazione, il ragionamento o le spinte emotive, non possono, per se stessi, provocare la guarigione fisica. Essi si comportano solo come altrettanti agenti diversi che, secondo i vari temperamenti individuali, possono indurre l'energia vitale a guarire la malattia. Prendiamo un caso di paralisi al braccio. Continuando a stimolare incessantemente la volontà o l'immaginazione dell'individuo può accadere che l'energia vitale improvvisamente si riversi nei tessuti nervosi malati e guarisca il braccio.

La ripetizione degli intenti deve essere decisa e continua, perché la forza della volontà, del ragionamento o dell'emozione sia in grado di stimolare l'energia vitale inattiva, inducendola a ri-affluire nei canali normali. Non va mai sminuita l'importanza di sforzi ripetuti e sempre più intensi.

Nella semina i buoni risultati dipendono da due fattori: la fecondità del seme e la qualità del suolo. Così per guarire una malattia sono essenziali l'energia del guaritore e la ricettività del paziente.

« Una virtù (risanante) era uscita da Lui » e « La tua fede ti ha salvato »: questi sono due passi del Nuovo Testamento che dimostrano come siano necessarie sia la forza del guaritore che la fede del malato. (Marco, 5, 30-34)

LA PRECISA CONOSCENZA DEI FATTI

POSSEDUTA DAI GRANDI GUARITORI

I grandi guaritori, uomini di divina realizzazione, non compiono guarigioni fortuite, ma per una precisa conoscenza dei fatti. Avendo compreso esattamente come controllare l'energia vitale, essi proiettano nel paziente una corrente stimolante, capace di armonizzare il flusso di energia vitale che è in lui. Mentre operano la guarigione essi riescono a vedere effettivamente le leggi psicofisiche della natura che agiscono nei tessuti del malato e li curano.

Anche persone di minor levatura spirituale sono in grado di guarire se stesse e gli altri, visualizzando e dirigendo l'afflusso dell'energia vitale nella parte colpita del corpo.

La guarigione istantanea di malattie fisiche, mentali e spirituali è un fatto che può accadere. Le tenebre accumulate durante millenni possono venire disperse istantaneamente con una semplice immissione di luce e non cercando di cacciare fuori l'oscurità. 

Poiché uno non può sapere quando sarà risanato, non dovrebbe cercare di porre un preciso limite di tempo. Sarà la fede, e non il tempo, a stabilire il momento in cui la cura darà i suoi risultati. Questi dipendono dall'opportuno risveglio dell'energia vitale e dallo stato, sia cosciente che subconscio, in cui si trova l'individuo. L'incredulità paralizza l’energia vitale e ostacola la perfetta azione di questo medico divino, edificatore e muratore del corpo.

Per raggiungere quel grado di fede, di volontà e d'immaginazione per cui si è capaci di costringere l'energia vitale a effettuare automaticamente una guarigione, sono essenziali impegno e attenzione. Il desiderio o l'attesa del risultato indeboliscono la forza della vera fede. Senza l'impiego della volontà e della fede l'energia vitale rimane assopita e inoperosa.

Ci vuole del tempo perché, in un paziente sofferente di un male cronico, si possano ravvivare la forza di volontà, la fede o l'immaginazione indebolite. Le sue cellule cerebrali, infatti, sono minutamente solcate da pensieri di malattia. Come può essere necessario un lungo periodo di tempo perché possa formarsi la cattiva abitudine di essere coscienti della malattia, così occorrerà un po' di tempo perché possa formarsi la buona abitudine di essere coscienti della salute.

Se affermiamo: «Sto bene», ma in cuor nostro pensiamo che non è vero, otterremo lo stesso effetto che se prendessimo la medicina adatta e al tempo stesso ingerissimo una sostanza che ne neutralizza gli effetti. Nell'usare il pensiero come medicina, badiamo a non neutralizzare con pensieri errati, l'effetto dei pensieri giusti. Un pensiero, per essere attivo ed efficace, deve essere alimentato da tale forza di volontà da saper resistere alla reazione dei pensieri contrari.

LA FORZA DEGLI INTENTI CONSISTE NELLA LORO VERITA’

I pensieri devono essere chiaramente compresi e applicati per poter diventare efficaci. Le idee all'inizio compaiono nella mente dell'uomo in forma grezza e impropria; è necessaria una riflessione profonda perché esse possano venire assimilate. Un pensiero senza l'appoggio dell'intimo convincimento non conta nulla. Ecco perché coloro che usano gli intenti senza comprendere la verità su cui si fondano - cioè l'unità inseparabile dell'uomo con Dio - non ottengono grandi risultati e muovono l'accusa che i pensieri non hanno il potere di guarire.

Guarigione fisica, mentale e spirituale

Nel suo aspetto mortale, l'uomo è un essere di triplice natura. Egli anela alla liberazione da tutte le varie sofferenze. Ciò di cui necessita è:

1.    la guarigione dei mali fisici;

2.    la guarigione dei mali mentali o psichici, come la paura, l'irascibilità, le cattive abitudini, la coscienza dell'insuccesso, la mancanza di iniziativa e di fiducia, la depressione e così via;

3.    la guarigione dei mali spirituali, come l'indifferenza, la mancanza di uno scopo preciso, l'orgoglio e il dogmatismo intellettuale, lo scetticismo, la tendenza ad accontentarsi dell'aspetto materiale dell'esistenza, l'ignoranza delle leggi che regolano la vita e l'ignoranza del divino insito nell'uomo stesso.

E' di somma importanza cercare di prevenire e di guarire questi tre tipi di mali con uguale impegno.

La maggior parte delle persone si preoccupa solo di curare la disarmonia più tangibile e ovvia: quella fisica. Tali persone non si rendono conto che le cause reali di tutte le miserie umane stanno nei loro disturbi mentali - cioè nelle preoccupazioni, nell'egotismo e cosi via - e nella loro cecità spirituale di fronte al significato divino della vita.

Quando un uomo ha distrutto i germi mentali dell'intolleranza, dell'irascibilità e della paura e ha liberato la propria anima dall'ignoranza, è improbabile che debba soffrire di malattie fisiche o di indigenza materiale.

PREVENZIONE DEI MALI FISICI

Per evitare i mali fisici è necessario obbedire alle leggi fisiche di Dio.

Non eccedere nel cibo. Molte persone muoiono in seguito alla loro ingordigia e perché non tengono conto delle giuste norme dietetiche.

Obbedire alle leggi dell'igiene volute da Dio. L'igiene mentale, che consiste nel mantenere la mente incontaminata, è più importante dell'igiene fisica, ma anche quest'ultima è importante e non va trascurata. Tuttavia non imponiamoci delle regole cosi rigide che la minima trasgressione delle abitudini che ci siamo imposti ci turbi. Impediamo al corpo di deperire apprendendo il metodo per conservare la energia fisica e per rifornire il corpo di una quantità inesauribile di corrente vitale (prana), mediante opportuni esercizi fisici e di respirazione.

Evitiamo l'indurimento delle arterie per mezzo di una dieta appropriata.

Risparmiamo al cuore un lavoro eccessivo: paura e collera lo mettono a dura prova. Diamo riposo al cuore con la meditazione e manteniamo un atteggiamento mentale sereno.

Calcolando che la quantità di sangue emessa a ogni contrazione dai due ventricoli ammonta a centoventi grammi circa, il peso del sangue messo in circolo in un minuto primo ammonta a circa sette chilogrammi. Ciò significa dodici tonnellate al giorno, circa, e quattromila tonnellate all'anno. Queste cifre danno un'idea dell'enorme mole di lavoro che il cuore deve svolgere.

L'energia che il muscolo cardiaco impiega, giorno e notte, naturalmente lo affatica. Al fine di poter conservare una buona salute, il riposo di questo muscolo sarebbe dunque prezioso. Il controllo cosciente del sonno, la capacità di addormentarsi e di risvegliarsi a comando, fa parte della disciplina yoga per mezzo della quale l'uomo può regolare il battito cardiaco. Il dominio sulla morte è raggiunto quando il movimento del cuore può venir guidato consapevolmente. Il riposo e la rinnovata energia conferita al corpo durante il sonno, non sono che un pallido riflesso della meravigliosa calma e della forza che si acquistano mediante il «sonno cosciente», quando anche il cuore riposa.

PREVENZIONE DEI MALI MENTALI

Coltiviamo la pace e la fede in Dio. Liberiamo la mente da tutti i pensieri che possono turbarla e colmiamola di amore e di gioia. Siamo consapevoli della superiorità della cura mentale sui metodi fisici di cura. Bandiamo le cattive abitudini che rendono la vita infelice.

PREVENZIONE DEI MALI SPIRITUALI

Il metodo per spiritualizzare la mente consiste nel liberarsi dei concetti limitanti di morte e di mutamento. Il corpo è vibrazione materializzata e deve essere conosciuto come tale. La coscienza dell'infermità, del deperimento e della morte va annullata con la comprensione scientifica delle leggi basilari che unificano materia e Spirito e dell'illusorietà della manifestazione dello Spirito come materia e dell'Infinito come finito. Persuadetevi fermamente che voi siete stati creati a immagine del Padre e che siete quindi immortali e perfetti.

Anche una sola particella di materia o un'onda di energia sono indistruttibili, come ha dimostrato la scienza; allo stesso modo è indistruttibile l'anima, l'essenza spirituale dell'uomo. La materia è sottoposta a cambiamento; l'anima è sottoposta a esperienze mutevoli. Il mutamento radicale viene chiamato morte, ma la morte, che è cambiamento di forma, non muta né distrugge l'essenza spirituale.

Conserviamo il nostro equilibrio, anche quando le circostanze ci sono avverse. Non abbandoniamoci a emozioni violente e non lasciamoci scuotere dai rovesci della sorte.

VALUTAZIONE DEI METODI CURATIVI

Generalmente si ritiene che la malattia abbia origine da cause materiali esterne. Poche persone si rendono invece conto che essa insorge allorché l'energia vitale diviene inattiva. Quando le cellule o i tessuti, veicoli dell'energia vitale, sono seriamente compromessi, questa si ritira da essi e quindi cominciano i guai. Medicine, massaggi ed elettricità possono sì aiutare le cellule, ma solo per stimolarle in maniera tale da indurre l'energia vitale a ritornare e a riprendere il suo lavoro di manutenzione e di riparazione.

Senza andare, in alcun modo, agli estremi, dobbiamo adottare qualsiasi metodo di cura che ci sembri adeguato in base alla nostra convinzione personale. Le medicine e i cibi esplicano un'azione specifica sul sangue e sui tessuti. Fintantoché uno si nutre di cibo, perché dovrebbe negare che le medicine e le terapie fisiche hanno effetto sul corpo? Finché predomina nell'uomo la coscienza della materia esse sono valide, sebbene abbiano dei limiti, dato che vengono applicate dall'esterno. I metodi migliori sono quelli che aiutano l'energia vitale a riprendere dall'interno la sua azione risanante.

La medicina può agire chimicamente sul sangue e sui tessuti; anche l'uso di terapie elettromagnetiche può dimostrarsi utile. Ma né le medicine, né l'elettromagnetismo possono curare la malattia; esse possono solo stimolare o indurre l'energia vitale a ri-affluire in quella parte malata del corpo che essa aveva abbandonato. L'introduzione di un elemento estraneo, si tratti di medicine, di elettromagnetismo o di qualsiasi altro agente intermedio, non è necessario se siamo in grado di usare direttamente l'energia vitale.

LE LEGGI DI DIO APPLICATE ALLA MATERIA

Gli unguenti possono essere utili per curare pruriti, piaghe, ferite e così via. Se vi siete rotti un braccio o una gamba, non è necessario incomodare l'energia vitale perché riunisca delle ossa fuori posto, quando un chirurgo (che è un figlio di Dio, capace quindi di servire come suo strumento) può riaggiustarle con la sua abilità e la conoscenza delle leggi di Dio applicate alla materia. Se siete capaci di guarire istantaneamente le vostre ossa rotte col potere mentale, fatelo; ma sarebbe poco saggio aspettare di avere raggiunto tale potere per curarsi.

Con digiuni, massaggi, trattamenti osteopatici, assestamenti chiropratici delle vertebre, posizioni yoga e così via, noi possiamo aiutare a eliminare o a lenire le infiammazioni dei nervi o delle vertebre, permettendo così all'energia vitale di fluire liberamente nelle parti malate.

COME ACQUISTARE

IL DOMINIO SULL’ENERGIA VITALE

La cura mentale, del resto, è superiore a ogni metodo di cura fisica, perché la volontà, l'immaginazione, la fede e la ragione sono stati di coscienza che operano effettivamente e direttamente dall'interno. Essi forniscono la forza motrice che stimola l'energia vitale e la spinge a compiere un determinato lavoro.

L'autosuggestione e i vari intenti servono a stimolare l'energia vitale stessa. Ma questi metodi puramente mentali non sono sempre efficaci. Chi li pratica, infatti, li usa spesso senza collaborare consciamente con l'energia vitale e ciò impedisce che si stabilisca qualunque rapporto fisiologico. Il buon esito di una cura è garantito solo se le tecniche psicofisiche vengono abbinate alla forza di volontà, alla fede e alla ragione per indirizzare la energia vitale, e per raggiungere la superconsapevolezza. In tale beata condizione di Realtà si giunge a comprendere l'unità inseparabile fra materia e Spirito e a risolvere tutti i problemi di disarmonia.

Preghiere

Preghiere della sera

Prima di addormentarci, visualizziamo sulla nostra lavagna  la realtà cui aspiriamo: 

·       ringiovanire (scriviamo l’età biologica che desideriamo avere, visualizziamo il nostro volto giovane, magari memorizzando una foto da giovani);

·       guarire da una malattia (vedendoci sani e robusti);

·       condividere l’amore (ci vediamo come essere amorevole, che desidera condividere il proprio amore con altri);

·       risolvere un conflitto (visualizziamo un incontro di riconciliazione col nostro apparente nemico);

·       trovare un lavoro (visualizziamo il lavoro che desideriamo come se già lo stessimo svolgendo), etc;

Le nostre pre-visioni circa la nuova realtà le ripetiamo ogni sera per almeno due mesi.

Inoltre recitiamo mentalmente un paio di preghiere, per ringraziare Dio.

Preghiera

Mio amato Dio, questa sera più di ogni altra cosa

Ti sono grato per la vita.

Tutto il resto è illusione.

Questa vita, il sangue che scorre

nelle mie vene, sei Tu, mio Santo Spirito, 

e tutto il resto è illusione.

Questa sera celebro ciò che io sono

come Dio manifestato.

Mio amato Padre, mia amata Madre,

in questi giorni elevami al di sopra 

della mia irrequietezza e portami

a livello del tuo essere.

Così sia.

Alla vita!

________  -  ________

Inoltre è molto utile fare ogni giorno la meditazione quotidiana

 

Preghiera

Faccio un incantesimo ed affido il mio corpo 

a un luogo sicuro e permetto a me stesso di viaggiare e ricordare 

le splendide avventure che vivrò nel mondo spirituale, 

il luogo naturale in cui dimoro, il piano della Beatitudine.

Quindi mi addormento sapendo che al mio ritorno troverò 

il mio corpo protetto, guarito, ristorato e pieno di vitalità.

Preghiere del mattino

Ripetere tutte le mattine, appena risvegliati, per 21 volte, la seguente affermazione:

Ogni giorno tutto mi va di bene in meglio. Grazie!

Quindi, subito dopo, recitare (anche mentalmente) la seguente preghiera:

Preghiera

Dio, benedici il mio corpo e in questo giorno 

rendi lucido e luminoso il mio sacro tempio 

e il potere delle mie meravigliose opere. 

Eleva e guarisci in questo giorno il mio splendido corpo.

In questo giorno fammi eseguire i miei lavori 

dal legittimo luogo del mio Santo Spirito.

Recupero il mio potere eliminando i miei atteggiamenti 

che hanno frammentato il mio Sé: avidità ed avarizia, guerra, 

paura, manipolazione, ipocrisia, disonestà, rancore, sensi di colpa...

Signore, Dio del mio Essere, aprimi alla Conoscenza.

Oggi sono il mio Santo, Santo Spirito divino. 

Oggi, a partire dal mio Santo Spirito creerò le seguenti realtà:

A questo punto ciascuno faccia la lista delle cose o esperienze da creare in questo giorno, partendo da un luogo di profonda immaginazione e determinazione, come essere spirituale, sicuro che qualcosa accadrà. Se facciamo la lista a partire dal nostro ego, esso la farà a pezzi.

La lista delle cose da creare è personalissima. Ciascuno deve compilarla in base a ciò che sente dentro di sé. Per dare solamente un’idea della lista, riportiamo un breve esempio:

·       Identificarmi sempre con il mio Sé;

·       Vivere l’attimo, sempre più nel Silenzio;

·       Intendere ora la pace mondiale;

·       Intendere di ascendere;

·       Rilasciare il karma emerso nel momento presente;

·       Lavorare sull’accettazione totale;

·       Accrescere sempre più la Fiducia in Dio;

·       Recuperare il mio potere autentico, eliminando i miei atteggiamenti che l’hanno frammentato;

·       Perdonare me stesso ed i miei antenati per tutto il karma accumulato nei passati millenni.

·       Etc.

Inoltre, quando ci sentiamo di farlo, possiamo recitare anche le seguenti preghiere:

Preghiera

Oh mio amato Dio, purificami.

Risveglia in me l’attività del mio Santo Spirito.

Fammi crescere perché io possa sedere in cima

al monte del mio glorioso essere, 

e orienta la mia vita secondo i miei desideri.

Oh mio amato Dio, ti amo profondamente.

Cosi sia.

Alla vita.

Oh mio amato Dio, mi risveglio alla Tua presenza nel presente. 

Oh mio amato Dio, liberami dal passato e rivendica il mio regno.

Oh mio amato Dio, fai emergere in me le grandi virtù

e fa che io le possa meritare.

Oh mio amato Dio, benedici il mio corpo e cambia la mia vita

Cosi sia.

 

Oh mio amato Dio, vieni a me in questo giorno

come mio Spirito Santo,

per elevarmi nel tuo reame e tenermi lì.

Oh mio amato Dio, fa fluire il mio Spirito 

attraverso il mio essere liberato dai pesi.

Aprimi alla Conoscenza.

Desidero che essa mi venga rivelata.

Oh mio amato Dio, sono riconoscente per la mia vita.

Oh mio amato Dio, sono riconoscente per il mio corpo.

Oh mio amato Dio, riempimi del Tuo amore per l’eternità. 

Dio benedici la mia vita.

Cosi sia.

 

Cara Madre, Dio Padre Creatore,

io chiedo che il prossimo perfetto

gradino della mia ascensione al Divino

mi si mostri chiaramente, 

e che porti con sé le persone perfette

che siano in grado di rendere

manifesto adesso questo 

mio ruolo nella realtà fisica.

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