CENNI SULLA IRIDOLOGIA

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27/2/2003

L'IRIDOLOGIA, è un'antica tecnica di analisi, di controllo e non una terapia se non con apparecchiature speciali bioelettroniche che emettono piccoli fasci di luce colorata.

La parola "IRIDOLOGIA" non si trova nella maggior parte dei dizionari oggi in uso.

Essa è composta da 2 parti " IRIDO e LOGIA ". La prima parte deriva dalla parola Iride, che è:

"Segmento della membrana vascolare dell'occhio, che costituisce un diaframma contrattile, variamente colorato, formato da lamelle irradiantesi dal suo centro. Essa è posta davanti al cristallino e circoscrive la pupilla ".

La seconda parte della parola significa: Studio e trattazione di... il significato completo di conseguenza è: Studio e trattazione dei significati dell’Iride dell'occhio.

Uno dei simboli più antichi è quello del triangolo con all'interno un cerchio. La tradizione popolare dice che esso raffigura l'Occhio di Dio.

Riscopriamo invece il suo vero e profondo significato. Il triangolo ed il cerchio sono due lettere di un antico alfabeto mediorientale Fenicio, Egizio, Ebraico, Aramaico, di 3600 anni fa. Queste lettere sono la "Ain" (il cerchio) la quale significa letteralmente l' Occhio e la "daleT (il triangolo) significa la Porta ed è un segno con valore numerico 4.

Studiando la parola Ain = occhio, lettera per lettera scopriremo il vero significato, che conferma che l'Iridologia è una scienza antica; questa parola deve essere così ridefinita: l'Eternità, la Luce, l'Intellettualità, introdotta in un corpo convesso, oscuro, tenebroso, per poter portare nella manifestazione gli organi del corpo!

A questo punto sorge inevitabilmente una domanda: come si è potuto trovare questa definizione? La risposta è che gli antichi alfabeti, compresi il Fenicio, Egizio, Ebraico e successivamente l'Arabo, sono lingue che hanno delle particolarità inesistenti nelle lingue moderne. Le lettere dei loro alfabeti sono segni, glifi che indicano ognuna delle idee, dei concetti, ben precisi; il compositore delle parole, le formava tenendo conto del significato delle singole lettere. Ecco come mai, dopo migliaia di anni possiamo ricostruire attraverso l'analisi delle radici e delle singole lettere formanti la parola da analizzare, il senso nascosto che l'autore di quella grafia aveva in mente mentre scriveva.

Vediamo così che anche anticamente, si conferma che nell'occhio sono riflessi tutti gli organi del corpo e che per uno studioso è possibile controllare lo stato di salute di un essere umano. Non per nulla nei vangeli troviamo una frase che dice: l'occhio è la lampada dei corpo oppure quest'altra affermazione se il corpo è puro anche l'occhio lo è.

E' evidente che non si tratta solo di un linguaggio metaforico. gli autori dei vangeli erano degli Ebrei seguaci di Gesù di Nazareth, il quale conosceva molto bene tutte queste tecniche che erano ai suoi tempi patrimonio della cultura Essena ed Ebraica.

Antiche usanze Egizie, Essene ed Ebraiche, consigliavano ai malati di recarsi ad ogni malessere, dai Sacerdoti che erano i medici della psiche e del corpo a quei tempi, perché li esaminassero e diagnosticassero i loro disturbi, fornendo loro anche le terapie adatte.

I veri sacerdoti di quel tempo erano in grado, conoscendo queste tecniche, di far diagnosi.

Ippocrate stesso (460-377 prima dell'era volgare), fondatore dell'arte medica occidentale, aveva studiato in Egitto come tutti i ricercatori Greci; la medicina in Egitto veniva insegnata dai medici-sacerdoti nei templi che la trasmettevano oralmente solo ai loro discepoli, quando questi avevano provata la loro devozione.

La scienza Egizia era una derivazione di quella Atlantidea anche integrata, per alcune sue forme, con quella Caldea, Ittita della Mesopotamia.

Altro esempio, nella Bibbia in Lev. cap. 21: verso 20 si parla espressamente di macchie negli occhi e nel libro di Giobbe 11: 20, si dice che dall'occhio si vede se uno perde energia!

Questi antichi sacerdoti conoscevano oltre all'Iridologia anche le tecniche della Medicina Naturale, vedi tutte le tecniche delle abluzioni, fanghi, immersioni, che sono state "sacralizzate" nei battesimi, digiuni, voti, oppure le cure fatte alle sorgenti delle acque ecc.: ovviamente anche il rabbino Esseno Gesù di Nazareth utilizzava ed insegnava queste tecniche.

Storicamente abbiamo altri accenni in alcuni testi dell'anno 1000 e del 200 prima dell'era volgare; Ippocrate stesso (460-375 ante era volgare) dice: considerate l'Occhio, con quale arte sia costruito e con quanta mirabile finezza il corpo abbia impresso la propria anatomia nella sua immagine.

Nel corso dei secoli questa scienza si è tramandata tra i cultori della concezione globale dell'individuo, la quale implica una Medicina Biologica che comprenda tutte le tecniche, tutti i ritmi, la cosmologia e la psicosomatica.

L' Iridologia é arrivata fin nel secolo XX' appesa ad un filo.

Nel 1453 nacque H. Bosch (mago ed alchimista), in un suo dipinto 1 sette peccati capitali" vi si ammira una rappresentazione allegorica dell'iride ove si possono vedere le relative indicazioni sotto forma simbolica, delle proiezione nell'iride degli organi interni del corpo.

Nel 1670 in Dresda F. Meyen ha scritto "Chiromantía Medica" e cita l'Iride degli occhi. Nel 1695 a Norimberga J. Siegmund Eltzholtz ha scritto una pubblicazione sull'iride. Nel 1786 a Gottingen C. Haertels ha scritto «De oculo et Sígno».

Possiamo dire che i fondatori Europei dell'Iridologia furono Von Peczely (1826-1911) e lo svedese N. Liiljequist (1851-1936) che scrisse un lavoro intitolato "Oegendiagnosen» ne descrisse i segni importanti per la diagnosi iridologica.

Novanta anni or sono un medico Ungherese, Ignatz Von Peczely, raccogliendo un uccello ferito ad una zampa, si accorse che nell'iride dell'animale era comparsa una macchia: poté così rendersi conto della relazione tra zampa rotta e la comparsa della macchia nell'iride.

Dopo molti anni di studi e di ricerche sui malati, nell'ospedale ove lavorava nel 1880, scrisse un saggio intitolato: Introduzione allo studio della diagnostica attraverso gli occhi, riportando una mappa che contraddistingueva circa 35 punti corrispondenti ad altrettanti organi del corpo.

Questa carta fu in seguito perfezionata e completata da altri studiosi tra i quali ne citiamo alcuni: Leon Vannier che pubblicò "La diagnosi delle malattie attraverso gli occhi", Gilbert Jausas, Gaston Verdier, Bourdiol, Faronay, J. Deck, F. Vida, S. Jurasumas, Fortier-Bernoville pubblicò "Introduzione allo studio della iridologia scientifica"; V. L. Ferrandic, B. Jensen, H. E. Lane, H. Lindlarh, Kriege, Theegarten, Jaroszyk, Angerer, Schanabel, Lilyequist ecc. Partiti con 35 corrispondenze. oggi siamo a 160 punti Iride, Organi.

Uno dei primi autori fu E. Schelegel che pubblicò “L'accertamento delle malattie tramite l'occhio". Nel 1902 Thiel pubblicò «L'accertamento delle malattie tramite gli occhi".

Nel 1954 il dr. W. Lang in Germania all'Istituto di Anatolia di Heidelberg, scopre che anatomicamente esistono dei collegamenti nervali di tutte le parti del corpo con l'iride. Vedi Lang W. «Die anatomíschen und Phisíologischen Grund lagen der Angendiagnose" - Hang Verlag Ulm 1954. Il primo Italiano che scrisse un trattato sull'iridologia fu un frate Padre Ratti di Genova.

Il libro più recente 1994 è del Dott. F. Gazzola che è intitolato: "Corso di Iridologia" (ediz. De Vecchi); in questa opera egli fornisce anche ulteriori avanzamenti alla scienza iridologica ed una nuova e più particolareggiata mappa dell'iride oltre a fornire le indicazioni terapeutiche adatte.

Vi abbiamo indicato solamente alcuni e non tutti i cultori e maestri dell'arte iridologica.

Attualmente vi sono 2 scuole principali: La Tedesca, che riteniamo la migliore e quella Francese.

Tutte le persone dai 40 anni in su, ricorderanno che il vecchio medico di famiglia, quando visitava il malato, dava sempre uno sguardo agli occhi, naturalmente non si trattava di un esame iridologico, ma l'istinto del medico lo portava a non tralasciare una parte importante del corpo, nelle sue analisi diagnostiche.

Possiamo assicurare per esperienza, che se si conoscono bene le corrispondenze organi-iride, non si incorre facilmente in errori diagnostici, in fin dei conti è come leggere un libro... il "Libro della Vita". All'ingrandimento l'Iride, vista di fronte, fa risaltare 4 zone concentriche:

Il centro, la zona pupillare, la zona del collaretto e la zona ciliare esterna (vedi schema sottostante).

 

Recenti studi effettuati in Francia e negli Stati Uniti stanno confermando l'Iridologia a scienza diagnostica e preventiva per il medico generico. Si tenga presente che il nervo ottico è formato da circa 1.200.000 fibre che collegano l'occhio al cervello.

Questo legame è il più complesso ed il più ricco esistente negli organismi viventi.

Per la sua formazione embriologica l'Iride è una specie di memoria, registro ideale per conservare le informazioni che sono contenute nei foglietti embrionali che hanno originato le diverse funzioni e gli organi del corpo; essa appare alla osservazione come un disco di colore variabile e diverso da individuo ad individuo.

I colori principali delle iridi sono: Il Marrone ed il Blu; abbiamo varie sfumature sul Grigio, Castano, sull'Azzurro e sul Verde, poi vi sono il Verde ed il Marrone scuro.

Queste variazioni di colore dipendono da fattori ereditari, dalla costituzione personale o da alterazioni che sopravvengono per infiammazioni od intossicazioni corporee e che mediante la lettura dell'Iride si rilevano chiaramente.

Prima di arrivare ad analizzare i dati che l'Iride può fornire è necessario effettuare una Iridoscopia, la quale é un esame visivo dell'Iride mediante una fonte di luce e una lente od un microscopio adatto o meglio ancora una lampada a fessura (quella che usano gli oculisti). Molti si chiederanno come mai con tanta tecnologia a disposizione, si debba utilizzare questa tecnica? La risposta è che nell'Iride sono riflessi tutti gli organi del corpo (Vedi schemi sottostanti).

Da questa lettura è possibile capire da quanto tempo quell'organo è sofferente, quali sono le vere cause che lo hanno reso malato e se c'è predisposizione ereditaria a rendere disequilibrato quell'organo. Evidentemente con tutte queste informazioni è possibile effettuare veri e propri esami dello stato di salute di un essere umano.

Oltre a tutto con questi dati si può affrontare meglio il problema dei consigli che andremo a dare alla persona esaminata su ciò che deve fare per recuperare la salute. Inoltre si possono prevedere a grandi linee, gli stadi successivi dei disordini e dove essi tenderanno a cristallizzarsi, cioè a fissarsi.

Altro fatto importantissimo è che avremo dalla lettura dell'Iride la possibilità di avere qualche indicazione sul carattere del soggetto oppure conoscere a quanto tempo risale il suo disordine e fatto estremamente utile, da quale causa esso è stato generato.

Queste cause se chiarite con l'esaminato, gli daranno la possibilità di recuperare la salute.

In genere Iridi dal colore Blu intenso denotano una notevole profondità interiore, unita a ricchezza di idee e di pensiero, indicano inoltre una natura passionale ed allo stesso tempo equilibrata ed armonica.

Iridi celesti o verdi rivelano una innata tendenza al sentimentalismo, denotano calore umano e sincerità nei rapporti affettivi in genere; in genere sono anche facilmente preda delle loro emozioni, per lo meno di quelle intense: maggiore difficoltà nell'esercizio della volontà anche per piccole tensioni emotive; possono indicare anche grande vitalità ed impulsività.

Iridi castano chiaro: Eterogeneità di interessi, versatilità, esuberanza.

Iridi castano scuro: oltre alle caratteristiche di quelle chiare, bisogna aggiungere una migliore facilità all'esercizio della volontà ed a raggiungere maggiore sicurezza; prevalenza del controllo sull'emotività rispetto agli altri colori dell'iride.

Iridi nere: Sicurezza, coraggio, forza. Rivelano un grande desiderio di autoaffermazione a tutti i costi ed il bisogno di mettersi in mostra per timore di passare inosservato: alcune volte è indice di durezza d'animo e di freddezza.

Iridi grigio chiaro: Vivacità, allegria, ottimismo ed entusiasmo connessi ad un notevole autocontrollo ed un'eccezionale consapevolezza dei propri limiti.

Iridi grigio scuro: In genere una personalità attenta ed indagatrice, coloro che presentano questa caratteristica. sono comunque dotati di discrezione, controllo e coscienza di sé, per cui riescono agevolmente ad inserirsi nella vita in modo equilibrato e coerente. Veniamo alle tecniche di lettura.

Utilizzando una buona macchina fotografica con obiettivo "macro" ed usando pellicola per diapositive è possibile ottenere belle immagini dell'Iride che possono essere utilizzate in modo proficuo per studiare, approfondire ed imparare l'Iridologia.

Occorre usare una opportuna illuminazione per non avere noiosi riflessi di luce, nell'iride. Fotografie effettuate con macchine tipo polaroid non vanno molto bene in quanto la definizione delle pellicole non è sufficientemente perfetta.

L'importanza della definizione delle pellicole è estrema in quanto, certi piccoli grani che si formano sulla superficie dell'iride nei malati, hanno grande importanza, perché a volte indicano le gravi degenerescenze in atto in determinate parti del corpo.

L'Iridologia non va confusa con l'Iridodiagnosi; quest'ultima è l'esplorazione della retina (parte interna posteriore del globo oculare) e delle sue eventuali alterazioni.

Questa tecnica comprende anche la lettura della retina dell'occhio, in quanto essa può fornire ulteriori informazioni sullo stato di salute dell'esaminato (vedi schema 2).

L'Iridologia è un metodo di indagine molto importante che il tecnico o dottore dovrebbe assolutamente conoscere ed utilizzare in fase di diagnosi iniziale.

Questa tecnica dovrebbe essere di aiuto contro gli errori della troppa "specializzazione" medica che perdendo di vista l'insieme del corpo umano trova degli effetti senza comprendere le cause e così incorre facilmente in diagnosi che variano da medico a medico ed in molte diagnosi errate.

L’Iridologia indica al tecnico o al dottore e di conseguenza all’esaminato, quale è il settore vero ove indirizzare l’attenzione e le successive indagini.

Questo metodo deve comunque sempre essere integrato con le altre tecniche di indagine che la Medicina Biologica o Naturale ha a disposizione tipo: Kinesiologia, Osteopatia, Riflessologia plantare, Chiropratica, lettura morfologica dei tratti del viso e del corpo, ecc, onde ottenere riscontri e più precise informazioni sullo stato di salute della persona esaminata.

In seconda istanza, per meglio comprendere e formulare più precise diagnosi, possono essere prese in considerazioni gli altri tipi di indagine elettroniche tipo quelle accennate precedentemente ed infine quelle che vengono utilizzate da laboratori od ospedali, tenendo conto complessivamente di tutte le informazioni recepite dai vari tipi di osservazione.

Usando una lente per leggere l'Iride è buona norma averne una con almeno 6/7 ingrandimenti; in questo caso è opportuno avere molta esperienza per poter interpretare correttamente i segni che si vedono. Usando invece un microscopio oculistico che permette ingrandimenti da 6 a 50, anche le persone alle prime armi possono fare studi sulla Iridologia; naturalmente l'esperto trarrà beneficio, da una lettura effettuata con microscopio, in quanto tutti i particolari risalteranno meglio, in più potendo nel corso dell'esame diretto effettuare ingrandimenti diversi, egli penetrerà i segreti dell'Iride.

Usando un microscopio od una lampada a fessura è indispensabile utilizzare un sostegno per il mento e per la fronte del soggetto da esaminare.

Se si devono effettuare statistiche. studi particolari di gruppo, confronti, ecc., è molto utile usare un videoregistratore in modo da poter riprodurre, quando sarà necessario, le varie iridi registrate.

Esaminando attentamente l'iride, scopriremo che essa ha un colore base.

Questo colore indica per primo, il tipo di costituzione, ne abbiamo 3 grandi gruppi:

A) Costituzione linfatica, B) Costituzione Ematogena, C) Costituzione biliare; ogni gruppo ha delle sotto divisioni. Secondariamente il colore indica la frequenza fondamentale di funzionamento di quella persona.

La più o meno compattezza delle lamelle concentriche dell'iride, indicano anche il grado di esercizio della volontà ed il grado di reattività alle malattie e le più o meno disposizioni all'eliminazione dei fattori tossici. Una trama molto fitta. paragonabile al tessuto di seta, denota vitalità e fisico forte. Una trama poco densa è tipica di un individuo costituzionalmente debole. La luminosità dei colore è anch'essa indicativa della buona Salute, mentre al contrario un'iride opaca indica debolezza e facilità alla malattia; è come se il corpo fosse avviluppato da un corpo opaco che ne impedisce l'osmosi perfetta (nutrimento ed eliminazione) con l'ambiente esterno. Per esempio i segni bianchi o gialli indicano anche uno stato infiammatorio, mentre quelli scuri una ridotta funzionalità, una cronicità.

Macchie verdi nelle zone polmonari, indicano quasi sempre sospetta tubercolosi.

Continuando l'esame dell'iride, troviamo al suo centro, il Cristallino.

Esso è un corpo trasparente dell'occhio a forma di lente biconvessa, situato dietro la pupilla. Questo è il riflesso della MENTE.

Continuando l'esame, troviamo che esiste un cerchio che delimita un "buco" la Pupilla; essa è un buco dilatabile, che si trova al centro dell'iride, attraverso il quale la luce penetra.

Questo "buco nero» è il riflesso dell'Ego/IO, della CONSAPEVOLEZZA, quando incontrate una persona, guardandola negli occhi se siete osservatori, noterete immediatamente quale sia il grado di felicità o di sofferenza che essa ha: quando trovate un Ego consapevole ed equilibrato, la sua pupilla sarà rotonda ed esprimerà Gioia ed altre belle sensazioni; nel comune linguaggio diciamo: "Che espressione luminosa"...

La Luce fisica entra dalla Pupilla, in quanto essa è il riflesso dell'Ego cioè dell'insieme delle nostre Esperienze, la luce porta il "Verbo", la Parola, le Informazioni e l'Essere le trasforma in Consapevolezze ed in Vissuto.

La lettura del colore e delle sue modificazioni, delle macchie che si producono nell'iride, permettono di rilevare perturbazioni organiche e psichiche.

Se esaminiamo l'Iride partendo dal Centro fino al Cerchio pupillare, notiamo la zona nera, il buco pupillare o "Buco Nero», questo è il riflesso dell'Ego; troviamo anche all'interno in quella posizione non visibile ad occhio nudo ma con strumenti particolari, il Cristallino che è il riflesso della Mente.

La prima parte del fisico, del corpo, che è in contatto con la parte spirituale, il Buco Nero; il buco pupillare è il cerchio metabolico e proiezione del sistema nervoso in particolare il Neurovegetativo, quello che soprassiede alle funzioni degli organi e precisamente una parte di quel sistema, quello che si chiama: Parasimpatico; infatti esso è legato alla Contrazione pupillare; questo è a sua volta legato al Cerchio digestivo (bocca, faringe, esofago, stomaco, duodeno, intestino).

Poi incontriamo il Cerchio detto del Collaretto, che è la proiezione della parte del sistema nervoso chiamato: Ortosimpatico; il quale svolge anche la funzione Dilatante; a sua volta esso è legato al Cerchio della grande circolazione e proiezione del sistema linfatico a sua volta legato al Cerchio di proiezione degli Organi, a parte alcune funzioni gastriche e digestive. Infine si arriva al Settimo Cerchio quello che riflette le formazioni vascolari periferiche, la parte legata al Derma, la Pelle.

Sette Cerchi concentrici evidenziati e correlati radialmente ed a spirale, dall'Ego fino alla Pelle, sua espressione esterna, il fuori.

L'iride si manifesta fisicamente nel centro esterno, dell'Uovo oculare, il globo oculare; quest'ultimo è la proiezione dell'Uovo o (CEI) Campo Energetico Informato, nel quale viviamo e che quando siamo ammalati, diminuisce di dimensione e varia di colore; la cosiddetta "aura" è il suo primo segmento elettromagnetico; esso risuona con i colori dall'infrarosso all'ultravioletto nella materia ed anche nei vari colori delle iridi che troviamo.

Nell'Uovo oculare è "inserito o proiettato" tutto il corpo umano; analogicamente l'Uovo o campo energetico informato contiene l'immagine, proiettata del corpo fisico ed è inserito a sua volta in un immenso "Corpo pensante", la Creazione, l'UNI-verso.

Il "buco pupillare", rappresenta il "grande nulla" ovvero I'IN-FINITO; ciò significa che l'Ego/IO è un Punto dell'Infinito che manifesta sé stesso per comunicare con gli altri infiniti punti e quindi definirsi e de-finire l'In-finito.

Saper creare e mantenere il processo Osmotico, lo scambio biochimico, elettromagnetico, informazíonale, nei giusti rapporti fra l'Ego, il "buco nero" dell'Infinito e la Sua manifestazione, la Creazione fisica: gli Elettroni, gli Atomi che compongono il Campo Energetico Informato, le. Molecole, le Cellule, gli Organi, i sistemi, l'Ambiente esterno l’Universo; ciò significa poter raccogliere il maggior numero di informazioni sulla Vita e vivere Godendo una Perfetta Salute.

L' IO/Ego/NOI, il "dentro" della creazione, si manifesta per comunicare con il 'fuori", l'Ambiente (per Ambiente si intende Tutto ciò che sta fra l'Ego ed i confini dell'Universo) e tendere così all'Infinito le sue Consapevolezze sulla Vita che tende all'Infinito.

A questo punto potremmo svolgere uno studio in forma radiale ed a spirale risalendo dall'organo malato riscontrato nell'iride, arrivando così a comprendere quale parte del campo energetico informato e della Mente non funziona a dovere, cioè quali sono gli schemi mentali che bloccano il processo osmotico fra l'Ego e l'Ambiente, l'Universo e di conseguenza conoscere quali sono le NON Consapevolezze dell'Essere sulla Vita.

E' di tutta evidenza che per consigliare ad un malato la via da seguire per recuperare la Salute, dobbiamo abbracciare il suo Tutto, riflesso e generalizzazione del Tutto Universale.

L'Iridologo dovrebbe essere anche un esperto in Medicina Biologica, per poter consigliare al paziente tutte le terapie naturali adeguate. Nel termine Medicina Biologica o Naturale, devono intendersi tutte quelle tecniche atossiche naturali chiamate impropriamente "Alternative" che derivano dalla Medicina Tradizionale e popolare antica, comprese le tecniche psichiche (Iniziatiche) che già dall'antichità venivano praticate, fino alle moderne tecniche di indagine anche Bioelettroniche, per trarne il massimo vantaggio e più precisione nelle diagnosi e nelle terapie. Ecco perché auspichiamo il recupero, anche da parte della Medicina Universitaria, di tutta questa Conoscenza.

Una frase del vangelo consiglia: "Guardiamo le travi che sono nei nostri occhi, frase da più di un significato!

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