Riflessioni sull'Amore

INDICE

AMARE = DARE/RICEVERE IN MODO BILANCIATO.

DIO, nostro Padre ci ha creati a Sua immagine e somiglianza, quindi ci ha donato il Suo potere e la libertà assoluta di pensare e di fare qualsiasi cosa, senza chiederci nulla in cambio. Egli non ci ha fatto una lista delle cose da fare o di quelle da non fare, ma ci ha detto semplicemente: "fai di Me ciò che vuoi. Qualsiasi cosa tu farai IO ti sosterrò sempre". E da questo atto di amore ebbe inizio tutta la Creazione.

L'amore perciò è l'essenza di Dio, è il collante e il motore dell'Universo. Senza amore nulla potrebbe esistere, tutto si dissolverebbe.

Guardiamo ad esempio il sole. Esso ci dà luce e calore senza chiederci nulla in cambio e senza preferenze. Cosa succederebbe se il sole cessasse improvvisamente di irradiare la sua energia? La vita sulla Terra scomparirebbe.

Guardiamo la Natura! Essa ci sostiene senza chiederci nulla. La pioggia cade sia sui "giusti" che sugli "ingiusti". La Natura ha un'anima ed uno Spirito, proprio come noi. Ci fornisce il cibo, l'acqua, l'aria ed un ambiente in cui vivere. E tutto questo lo fa senza porre condizioni.

Dove c'è amore c'è sempre armonia, c'e sempre un perfetto equilibrio.

Un altro esempio magnifico di amore e di armonia è il nostro corpo, costituito da miliardi di cellule che si raccolgono in gruppi (organi) specializzati a svolgere determinate funzioni proprie di ciascun organo. Ciascuna cellula si dona incessantemente svolgendo la sua funzione senza chiedere nulla in cambio. Ed è proprio grazie a questo amore che il corpo funziona in perfetta armonia e in piena salute. Guai se una cellula smettesse di amare. Succederebbe l'anarchia! Ed è proprio quello che accade nel caso dei cancro: le cellule si ribellano, vogliono vivere per conto loro. in modo egoistico, riproducendosi all'infinito, in disarmonia con tutte le altre cellule dell'organismo.

L'amore è l'energia vitale che vuole fluire incessantemente; non vuole essere trattenuta o bloccata. Quando questo succede si ha il caos, la malattia. E cos'è che blocca l’energia? E' la mancanza d'amore, ossia la paura. La paura è paralizzante, cioè blocca il flusso dell'energia vitale.

L'amore è la nostra eredità, poiché quello noi siamo!  Il nostro Essere spirituale è amore puro, perché cosi Dio Padre lo ha creato.

Se tutto questo è vero, allora come si spiegano i Dieci Comandamenti? Essi sono un invenzione dell'uomo, cosi come lo sono le leggi umane. Dio non ha dato nessun comandamento.  Dio ha le sue idee, reputa certe cose giuste ed altre sbagliate, ma non comanda niente a nessuno. Ognuno è libero di fare le esperienze che preferisce, anche perché è quello l'unico modo per imparare e crescere.

Dio ha creato una realtà basata sull'Amore, che è una forza puramente positiva, attrattiva e buona. Questa forza Amore è la forza puramente magnetica.  Quindi  l'Amore puro si basa sull'energia puramente magnetica. Ma è vero che anche l'energia elettromagnetica, l'energia elettrica e l'energia radioattiva contengono in sé Amore, poiché sono pur sempre distorsioni dell'Amore puro, e le particelle fondamentali sono sempre le stesse.

In sostanza, tutto ciò che esiste è Amore. La Vita è Amore.

    L'uomo che vive nell'ego spesso scambia per amore quello che amore non è. C'è solo un modo per essere certi se quello che diamo è amore: cosa mi aspetto da ciò che do? Se ci aspettiamo qualcosa, allora non è amore.

      L’amore divino ci inonda quando noi abbiamo ripulito la nostra mente da tutto ciò che non è amore. In fondo tutti gli atteggiamenti dell’ego hanno origine nella paura. Perciò quando ci saremo liberati di tutte le paure consce ed inconsce, in noi sboccerà l’Amore.

Amore emotivo co-dipendenete

Non è facile spiegare l’Amore divino dal punto di vista intellettuale, così come è una sfida viverlo in pratica, perché sinora la nostra natura emotiva ha dominato la nostra personalità.

      Per comprendere Dio nella Sua totalità dobbiamo passare attraverso l’amore co-dipendenete (personale o condizionato), vivendo tutte le emozioni ed i sentimenti che condizionano la nostra vita, fino ad arrivare all’amore incondizionato, universale, impersonale.

      L’amore manifestato dalla maggior parte di noi è legato alle emozioni, per questa ragione è condizionato. L’amore emotivo che abbiamo finora vissuto è associato a sentimenti di possesso, sensi di colpa e paure.

      L’amore condizionato co-dipendente dell’essere umano  può essere compreso usando alcune delle seguenti espressioni:

      “Ti amerò se sarai buono e obbediente, se ti comporterai in modo degno, se vivrai secondo le mie aspettative”;

      “Ti amerò se tu mi amerai” ;

      “Visto che non amo me stesso, ho bisogno di essere amato, e per ottenere quell’amore penso che ti amerò”;  “Visto che mi ami, ti amerò”;

      “Dato che ti amo, dovrai fare ciò che ti dico”;

      “Se tu mi ami, farai questo e questo, ti comporterai in questo modo” (Questa frase contiene un senso di colpa) ;

      “Poiché io ti amo, so che cosa è meglio per te e tu faresti bene a fare ciò che ti dico” (Questa è un’espressione con sensi di colpa, possessività e controllo);

      “Se non sono amato, non valgo nulla” (Questa espressione contiene una totale mancanza di amore per se stessi).

      L’amore co-dipendente è un amore prevalentemente emotivo e, sebbene possa temporaneamente elevare e soddisfare perché fornisce un senso di falso benessere e sicurezza, nella maggior parte dei casi si trasforma in amore dipendente, manipolatorio e dominante. La sua sottostruttura è costituita dai bisogni, dal desiderio di approvazione e di controllo, che derivano da un senso profondo e misconosciuto di mancanza di amore per se stessi. Questa forma di amore nasce dal bisogno e non dalla ricchezza interiore che scaturisce dall’amore per se stessi e che vogliamo condividere con altri.

Amore per Sé stessi

            La vera felicità nasce dall’amore per se stessi, non un amore egoico, ma amore per il divino che è in noi; riconoscere la divinità nel profondo di noi stessi genera amore per sé. Se riconosciamo la nostra divinità non possiamo poi negarla rifiutandoci di amarla. La consapevolezza del divino in noi ci fa vedere il divino in chiunque e in qualsiasi cosa.

            L’essenza dell’Essere Umano è costituita da due relazioni:

  1. la relazione con se stesso, e
  2. la relazione con gli altri e con il mondo.

            La relazione con me stesso la costruisco con la capacità di amarmi. Questo amore mi fa esistere e mi fa sussistere, libero da legami di dipendenza che mettono la mia sicurezza fuori di me e non dentro di me. Questo amore è quello che mi fa capace di incontrare la morte e superarla, che mi consente di fare un taglio con il passato (tutte le volte che occorre) che mi possiede.

            Non si può confondere l’amore per se stesso con l’egoismo. L’egoismo ha svariate forme. Una è quella di chi non vuole aprirsi al divenire della vita. Tutto deve restare immutabile, secondo la propria volontà. Un’altra è quella di voler dominare la vita degli altri. Un’altra ancora è quella di donarsi per poi dominare meglio gli altri. Un’altra è quella che afferma: esisto solo io e gli altri non esistono.

            Amarsi vuol dire accettarsi e poi trasformarsi, vuol dire morire e poi rinascere. L’egoista non rinuncia mai al suo piacere e non accetta il dolore per conquistare la gioia. Amarsi vuol dire essere capace di farsi dei doni. L’egoista è solo capace di farsi dei regali. I regali appagano l’uomo nella sua materialità. I doni appagano l’uomo nella sua interezza. Non è possibile confondere l’amore di sé con l’egoismo. Ci sono troppe differenze. La capacità di amarsi e la capacità di amare sono come le due braccia di un uomo. Nessuno accetta volentieri di essere privo dell’uno o dell’altro braccio.

            Solo chi sa amarsi sa come amare. Chi ha appreso ad amarsi e sa realizzare il suo bene, conosce cos’è l’amore e sa come realizzare il bene altrui. Molti pretendono di amare perché annullano se stessi a tutto vantaggio dell’altro. Questi non realizzano né il bene loro né il bene altrui. Essi sono preda a una spaventosa avidità di possesso e svuotano l’amore di ogni suo vero contenuto. Costoro si rendono conto che il loro amore non produce amore di ritorno ma lo addebitano all’ingratitudine altrui e non alla loro falsa qualità di amare.

Chi si ama con completezza non può limitarsi all’amore di sé e all’amore verso gli altri. Egli vorrà anche essere riamato. Vorrà ricevere e non solo dare amore. Come si fa a privarsi del bisogno di essere amati? E come è possibile ricevere amore se prima non lo si dà? Il desiderio di essere amati diventa così la molla potente che porta ad amare autenticamente gli altri, perché questa è l’unica strada possibile per ricevere amore.

       Non  tutti rispondono con amore all’amore che ricevono, questo è vero. Ma è pur vero che nessuno ama colui che non ama, Né è amore quello che si dà ai potenti solo perché possiedono il potere.

Chi ha deciso che la ricompensa del suo amore lo avrà nei cieli, non si curerà più che questo avvenga sulla terra e perde così, per sempre, la capacità di verificare se egli ha amato veramente. Perde lo stimolo a far uscire gli altri dal loro egoismo e a renderli veramente capaci di amare a loro volta.

In conclusione si ha un’altra affermazione di narcisismo. Ma così si diventa complici dell’egoismo altrui, così cresce solo il sado-masochismo, ma non cresco né io né crescono gli altri. Quanto serve questo al bene dell’umanità?

La libertà è essenziale all’amore, sia quando si tratta di amore da un partner all’altro, sia quando si tratta di amore verso gli altri, sia quando si tratta di amore tra genitori e figli e viceversa. Il dovere di amare i figli o i genitori, se non è fatto proprio come un atto di libertà, diventa routine e sacrificio e non sarà mai un dono che parte dal cuore.

Riesco ad amarmi innanzitutto quando riconosco ed accetto i miei limiti, quando sono consapevole del mio corpo e dei suoi messaggi, quando riesco a rimanere in profondo ascolto dei messaggi dei mio Sé.

Riesco ad amarmi quando accetto le situazioni che la vita mi pone davanti affinché io possa imparare da esse ed acquisire saggezza.

Riesco ad amarmi quando ho il coraggio di sconfiggere i sensi di colpa che mi impediscono di porre dei limiti agli altri e quando sono capace di dare voce al mio cuore, lasciando che si manifesti.

Riesco ad amarmi quando riconosco le dinamiche che mi intrappolano. Riesco ad amarmi quando non mi lascio deviare dal mio progetto. Riesco ad amarmi quando non mi lascio spaventare dall'armonia e dall'amore che circolano in modo corale, e permetto che mi attraversino.

Riesco ad amarmi quando permetto agli altri di crescere. Riesco infine ad amarmi quando entro in una dimensione di cura per tutto ciò che mi circonda, a partire dalle persone vicine fino alle più lontane.

Uno dei punti per me fondamentali, nell'esercitare la capacità di amare è il contatto con il mio Sé. Il linguaggio che il Sé usa per parlarmi è un vocabolario corporeo. i messaggi del corpo mi indicano la strada per accedere al dialogo con il mio Sé. Da questo punto di vista il malessere, i sintomi fisici acquistano un significato nuovo e particolare; finché non accetto i messaggi del corpo e lotto contro di loro mi ostino a non voler trovare la strada che il mio Sé mi indica.

Quindi il primo passo è di accogliere il malessere e mettermi in profondo ascolto cercando di decodificare il messaggio. E questo puntualmente succede: se sono uscito di poco dai binari dei mio progetto tutto si risolverà in poco tempo e riuscirò a stabilire nuovamente il dialogo interiore con il mio Sé; se invece sto vagando lontano dalla mia strada la sofferenza sarà prolungata.

Dipende molto da quanto tempo impiego per cogliere il messaggio contenuto nel sintomo fisico e da come riesco a rimettermi sulla giusta strada per me. Questo tempo dipende da quanto sono alienato ad ascoltare il Sé e da quanto è difficile la situazione in cui mi trovo.

Il primo passo quindi è non lottare contro i messaggi dei corpo, ma accoglierli, entrarci in contatto il più possibile per poi decodificarli. Questa è la fase più dolorosa in cui è necessario ascoltarsi. Il Sé mi indica la strada, il mio progetto: questo è un altro elemento della capacità di amarmi: seguire il progetto che sento dentro di me e ogni volta che sbaglio strada il Sé mi avverte.

Un'altra situazione che distingue la capacità di amarmi è quando il Sé mi chiede di affrontare delle prove difficili e dolorose per realizzare il progetto che porto dentro di me, per poter continuare il mio processo di crescita come Persona. Il dialogo con il mio Sé è costante, così come l'esercizio della capacità di amarmi è giornaliero. Ogni giorno devo interrogarmi su come posso volermi bene e costantemente devo metterci impegno ed attenzione. Questo è un elemento importante: costantemente devo impegnarmi nella capacità di amarmi come fosse una pianta da annaffiare quotidianamente, se l'attenzione è giusta e sufficiente posso farla crescere ogni giorno di più.

            L’amore per sé stessi è fondamentale per poter vivere l’Amore Universale, incondizionato.

            Per quanto riguarda l’amore, bisogna comprendere che se non amiamo noi stessi, la nostra parte divina, il nostro Sé immortale, e se non viviamo i nostri sentimenti e le nostre sensazioni senza paura, non amiamo Dio e non possiamo neanche amare gli altri.

            Ogni giorno di più dovremmo collegarci con la Fonte della Vita in noi, ascoltando le nostre sensazioni ed i nostri sentimenti, per prendere piena coscienza della nostra divinità e amarla con tutto il nostro essere.

            L’amore è identità, è un sentimento selvaggio e libero, che ci permette di vedere chi siamo. Ogni volta che proviamo amore, esso ci riempie di gioia e ci rende liberi e illimitati nel nostro essere.

Il vero Amore 

Abbiamo imparato l'amore co-dipendente da persone il cui amore per noi era compromesso dalla loro paura e dal loro senso di colpa. Sono stati i nostri modelli e non dobbiamo vergognarcene ma esserne consci.

Ognuno di noi da quando era un neonato, è stato condizionato ad avere stima di se stesso solo quando gli altri gli rispondevano in modo positivo. Ha imparato che il suo valore viene stabilito al di fuori di lui ed è questo l'errore fondamentale che si è perpetuato nel corso della sua vita.

L'esperienza dei nostri genitori non è stata diversa dalla nostra né da quella dei nostri figli. Abbiamo tutti bisogno di guarire le stesse ferite. Dobbiamo prendere coscienza che tutte le violazioni e le emozioni ad esse collegate devono essere liberate. E' in questo modo che tutti gli esseri feriti passano dall'esperienza dell'amore co-dipendente a quella del vero amore.

Durante il processo di guarigione dobbiamo imparare a dare a noi stessi l'amore  che non abbiamo mai ricevuto dai nostri genitori biologici. In questo modo ”rinasciamo" e abbiamo dei genitori nuovi che non sono altre figure d'autorità, ma la Fonte d'Amore dentro dì noi.

Il Vero Amore è basato su una fortissima attrazione sessuale e si verifica solo tra uomo e donna. Anzi, il livello più puro di vero amore ci può essere solo tra due anime gemelle. Tra uomini e tra donne ci può essere amicizia e simpatia, ma non vero amore. Cosa si intende per amore incondizionato? Cos'è esattamente la compassione? Per Dio amore incondizionato e compassione sono entrambi sinonimi di Vera Amicizia, di vero voler bene. Questo atteggiamento riguarda il rapporto con ogni persona ad esclusione del proprio partner. All'interno di una coppia, invece, si parla di Vero Amore, ma il massimo livello è tra due anime gemelle. 

Due anime gemelle sono due anime identiche. Per questo si chiamano gemelle. Non sono due parti di una stessa anima, ma sono la stessa anima che si è olograficamente divisa in due. Le anime, cioè la consapevolezza, non hanno sesso e non esiste quindi anima maschile e anima femminile. 

Non bisogna confondere le anime gemelle con i "gemelli", come ce ne sono in tante famiglie.  Una cosa è dire forme gemelle nel senso di forme che ospitano due anime gemelle. In questo caso sono sempre due forme di sesso opposto. Un'altra è parlare di gemelli, cioè persone che sono nate da un solo zigote (gemelli monozigotici) o da cellule uovo diverse (gemelli eterozigotici). Questo secondo senso di gemellarità si riferisce alla pura modalità di concepimento e non ha nulla a che vedere con l'anima. 

Nel momento in cui un'anima si incarna sul piano fisico, si incarna contemporaneamente in una forma maschile ed in una femminile. E tale anima crea due forme che siano perfettamente complementari tra loro e che siano perfette l'una per l'altra.

Dato che praticamente mai due forme gemelle nascono contemporaneamente sul piano fisico, accade che la prima delle due forme gemelle che nasce incarna l'anima che poi, non appena la seconda forma gemella nasce, si divide olograficamente e si incarna anche nella seconda forma gemella dell'altro sesso.

L'anima decide la genetica delle due forme in cui si incarna. Tra le molte migliaia di lignaggi genetici che ognuno dei due genitori ha in sé l'anima ne sceglie 144 che, nel caso in cui i due genitori siano anime gemelle, possono essere in comune tra i due genitori.

Di questi 144 lignaggi, tutti gli antenati maschili vanno nella forma gemella maschile e tutti gli antenati femminili vanno nella forma gemella femminile. Nessuno quindi ha antenati presenti nella propria genetica (che come detto sono solo una parte dei milioni di antenati che ognuno ha avuto) che non siano stati del proprio sesso.

Un lignaggio è una catena familiare non interrotta, una famiglia quindi in cui la discendenza si è protratta per un certo tempo. 

Due anime gemelle ascendono sempre assieme? Due anime gemelle sono legate a livello eterico sin dalla nascita dei due corpi fisici. Esiste un cordone energetico, più o meno grande, che tiene legate due forme gemelle per tutta la vita, sia che siano vicine fisicamente sia che non lo siano. Tale cordone ha come estremi i due cuori delle due forme gemelle. Connette in sostanza la sede dell'anima di una persona con la sede dell'anima della sua persona gemella. Per questo possiamo utilizzare sia il termine anima gemella che forma gemella, in quanto due anime gemelle nascono in due corpi o forme gemelle.

Ciò significa che tali due corpi sono perfettamente complementari tra loro, e sono perfetti l'uno per l'altro, in tutto e per tutto. Nonostante questo, non è detto che le due anime ascendano assieme. Può capitare, ma solo se le due forme si sono incontrate fisicamente ed una delle due o entrambe desiderano fortemente stare con la sua forma gemella. Maggiore è il desiderio e l'attrazione che le lega, maggiore è la probabilità che crescano assieme mantenendosi sempre appaiate come livello di evoluzione. 

L'esperienza vissuta da una delle due anime gemelle (anche una lontano dall'altra) la vive olograficamente anche l'altra anima gemella. Inoltre, le due anime gemelle incarnate sono sempre perfettamente complementari, cioè una di genere femminile e l'altra di genere maschile. 

L'Amore nel grande palcoscenico della Vita

La nostra anima o sorgente ci ha fatto e ci fa recitare moltissimi ruoli sul palcoscenico della vita, sin da quando abbiamo deciso di intraprendere la meravigliosa avventura nello spazio-tempo. Abbiamo recitato molte parti: siamo stati padri e madri, figli e figlie, nipoti, nonni e nonne, fratelli e sorelle, cugini e cugine, mariti e mogli, amanti, nemici ed amici, ricchi e poveri, re e servitori, tiranni ed oppressi, buoni e cattivi, normali ed handicappati, traditori e traditi, uccisori ed uccisi, ... e tanti altri ruoli ancora.

E sapete perché? Per imparare ad amare!  In ogni ruolo ci siamo dovuti confrontare con l'amore.

Proviamo ad analizzare un po' da vicino i ruoli più importanti che abbiamo svolto.

Il ruolo dei veri amanti.

Gli amanti perfetti sono le due anime gemelle che si incontrano in due forme gemelle. Tra loro ci sarà sempre il vero amore eterno al livello più elevato, con sentimenti puri e forte attrazione sessuale. Due forme gemelle sono anche dei genitori ideali. La loro relazione non morirà mai e ameranno i loro figli nel modo giusto, senza aspettative di alcun genere e lasciando loro la piena libertà, così come Dio Padre l'ha donata a ciascuno dei suoi figli. 

Perché se due persone non sono forme gemelle non possono avere un amore puro duraturo? Perché ognuno dei due tenderà ad evolvere a proprio modo, in base alla propria natura. E quindi i pensieri comuni tra i due potrebbero essere sempre meno con il passare del tempo. E' vero però che può accadere che anche forme non gemelle riescano ad avere un rapporto d'amore (ma mai puro come quello tra due forme gemelle) per molto tempo.

Se ciò accade significa che uno dei due si "adatta" all'altro, cioè si adatta ai pensieri del partner. E quindi per forza continueranno a rimanere vicini. Ma non è una relazione pura, dato che uno dei due o entrambi, se vi è un adattamento reciproco, non si rende responsabile dei propri pensieri e quindi della propria vita, e quindi non evolve veramente. E si crea una forma di dipendenza.

Se due forme non gemelle continuano a crescere con la propria testa senza adattarsi all'altro, allora con il tempo il loro rapporto svanirà. Perché non avranno tanti pensieri in comune.

Naturale che l'amore che c'è tra due forme gemelle non è paragonabile ad un amore tra due persone che sono assieme solo per affinità di certi pensieri (cioè in sostanza perché c'è karma tra loro). E'un qualcosa di puro, e che per questo non tramonterà mai, fintantoché si rimarrà nella forma.

Un rapporto d'amore permette completa unità, completo magnetismo. Ciò incarna l'intera forma o l'intera mente di Dio. Nella persona che amiamo troviamo i nostri genitori, nostra madre, nostro padre, nostro fratello, nostra sorella, il nostro amico. il nostro nemico e il nostro confidente. Li troviamo tutti. In quel momento siamo completamente Dio.

Se siamo innamorati del fatto di amare una persona, dobbiamo capire che la magia che sperimentiamo a livello mentale, fisico e spirituale è assolutamente totale, perché Dio è espresso ad ognuno di questi livelli. E' cosi che dovremmo sentirci sempre, ma noi lo abbiamo associato solo al sentimento che proviamo con chi ci ama.

Non c'è bisogno che gli amanti contraggano matrimonio, poiché la loro unione è già benedetta da Dio.

Non ci sarà mai tradimento fra loro perché sono appagati e felici insieme. Cos'altro potrebbero desiderare?

Purtroppo le relazioni tra anime gemelle finora sono state molto rare. Perciò conviene esaminare le normali relazioni tra esseri umani che non siano anime gemelle.

Un uomo ed una donna che provano reciprocamente sentimenti di amore e forte attrazione sessuale è giusto che vivano una relazione intima  formando una coppia amorosa con la benedizione di Dio. Sono attratti l'un l'altro perchè sono simili; hanno in comune molte forme-pensiero ed emozioni. Perciò non possono fuggire a questa forza di attrazione naturale. Sarebbe una cosa contro natura se si sottraessero a tale forza.

A questo punto però possono sorgere dei problemi. Prendiamo il caso in cui uno dei due o entrambi siano già sposati o impegnati in un'altra relazione.  In questo caso chi è sposato o impegnato in un'altra relazione dovrebbe allontanarsi dal proprio precedente partner; e ciò perché il rispetto è alla base di qualsiasi relazione, di amore o di amicizia che sia. Dio è contrario ad ogni tipo di tradimento, che vi sia amore o meno con il terzo incomodo. Se ami un'altra persona, allora molli il/la partner attuale, se per te il rispetto ha un senso. 

Questo porta ad una conseguenza: il divorzio. Per Dio il divorzio è necessario,  perché due persone devono essere libere di mollarsi quando vogliono se il loro rapporto di coppia non ha più senso di esistere.

Quando una persona si rende conto che non c'è più amore dovrebbe avere l'onestà di ammetterlo e di allontanarsi dal proprio partner. La stessa cosa dovrebbe fare quando si rende conto di amare un'altra persona.

Purtroppo l'essere umano nella sua caduta di consapevolezza ha distorto la realtà creando leggi impositive contro la volontà di Dio. Per Dio il matrimonio non ha alcun senso; è un'invenzione umana. Quando un uomo ed una donna si amano veramente hanno già la benedizione di Dio; non occorre nient'altro. Il tradimento c'è anche se la coppia non è sposata. 

A questo punto nasce un problema che riguarda i figli.  Una coppia che genera dei figli ha delle responsabilità nei loro confronti, solo nel caso in cui siano  minorenni, sia sul piano legale umano, sia sul piano spirituale. 

Se un figlio è minorenne, entrambi i genitori hanno il dovere morale e legale di mantenerlo e di proteggerlo. Ma questo si può fare anche se si è separati o divorziati. Ogni genitore dovrà contribuire secondo le sue disponibilità al mantenimento della prole. Purtroppo le leggi vigenti in materia sono molto carenti in merito, poiché sono dettate da criteri dettati dalla religione cattolica. Perciò si finisce con il creare delle situazioni conflittuali permanenti tra i separati o divorziati a causa sia degli "alimenti", sia dell'eredità. 

Spesso accade che ai due partner separati conviene continuare a convivere, per motivi economici. In tal caso, una volta messa in chiaro la sua posizione, è giusto che ciascuno di essi abbia  rapporti intimi con il  nuovo partner. 

In ogni caso, è preferibile masturbarsi piuttosto che avere rapporti etero-sessuali senza che vi sia un sentimento di amore. Se non si vuole bloccare la propria ascensione, non bisogna reprimere la propria energia sessuale, senza tuttavia eccedere. E' il corpo che dirà quando ha bisogno di scaricare l'energia sessuale in eccesso.

Purtroppo nella realtà attuale  sia l'uomo che la donna si cercano a vicenda solo per soddisfare i desideri carnali sessuali, proprio perchè manca loro il vero amore. Spesso è un comportamento ereditario dovuto ad un karma che risale ai  nostri antenati.  Questo comportamento nel tempo porta a malattie nell'area del primo e del secondo chakra.

L'energia sessuale non deve essere trattenuta, ma se non c'è amore e c'è solo attrazione sessuale allora vi è un uso negativo dell'energia sessuale, poiché si creano attaccamenti. Quando non vi è amore è meglio masturbarsi che fare sesso. In questo caso almeno non si creano attaccamenti con nessuno. E l'attaccamento che ostacola l'ascensione.

Come si spiegano i gay e le lesbiche? Qual è l'anomalia, se c'è? E' sempre e solo un'anomalia di forme-pensiero. Tali forme-pensiero possono però anche essere molto radicate nella genetica e quindi difficili da rilasciare, a meno che non si ascenda molto. 

Perché esistono i gay? Perché persone dello stesso sesso si attraggono? Tutto dipende dai pensieri che si hanno dentro. E questo, come già detto, dipende da quanto ci si lascia influenzare dalle proprie convinzioni, dai pensieri dei propri antenati, dei propri sé di altre dimensioni o vite parallele, della società, della scuola, della famiglia ecc.

Nella realtà spazio-temporale, dove esiste la polarizzazione di pensiero, simile attira simile. I poli abbiamo detto essere infatti simili e complementari. Se simile attira simile, allora anche persone che condividono il pensiero dell'esistenza degli omosessuali e delle lesbiche, si attireranno tra loro, accentuando i pensieri che hanno in comune. E pensano di essere destinati ad essere per sempre omosessuali e lesbiche.

Quindi se si intende di trascendere il pensiero dell'omosessualità o del lesbismo, allora non si attirerà più a sé quella realtà. Tutto qui. Il funzionamento della realtà non è così complicato, una volta che lo conosci.

 

Come per tutte le forme-pensiero limitanti, anche in questo caso è la paura che crea problemi. In questo caso particolare, paura del Vero Amore. Il vero amore può esistere solo tra forme di sesso opposto. Tra forme dello stesso sesso vi può essere amicizia, simpatia, ma mai vero amore. 

Il ruolo degli amanti nella realtà attuale

Nella realtà attuale, le cose vanno diversamente.

Chi è l'amante? E' l'amico o l'amica con cui ci permettiamo di andare a letto e di condividere il nostro corpo, salvo poi pentircene il mattino dopo.

    Noi abbiamo bisogno di essere appagati sessualmente. E questo appagamento rappresenta l'appagamento che manca con i genitori, con gli amici. Rappresenta il nemico, i pericoli che mancano.

Le persone amate quindi sono un vero premio. Incarnano in fondo tutte le cose che vogliano in noi stessi. Tutto ciò che diamo ai nostri genitori, ai nostri amici, lo diamo alle persone amate. Siamo felici perché nello scambio d'amore la stessa cosa ci è data di ritorno. E' un movimento di energia, avanti e indietro. E' letteralmente dare ed è ipnotico ed incantevole. 

Se siamo innamorati del fatto di amare una persona, dobbiamo capire che la magia che sperimentiamo a livello mentale, fisico e spirituale è assolutamente totale, perché Dio è espresso ad ognuno di questi livelli. E' cosi che dovremmo sentirci sempre, ma noi lo abbiamo associato solo al sentimento che proviamo con chi ci ama.

    Dovremmo vivere l'amore come Francesco di Assisi che era innamorato di tutta la vita, di tutte le forme della vita, della rugiada del mattino e della piuma di un uccello, era innamorato della pietra e dell'umiltà, perché tutta la vita era sua amante. Noi invece frantumiamo quel sentimento e ne diamo la responsabilità a qualcun altro.

Purtroppo accade che spesso capita che una persona da di più e l'altra prende di più. Perché improvvisamente l'amato è stato trasformato in genitore, in amico, in figlio. E la magia finisce.

Le persone che si amano hanno un rapporto pericoloso che è sempre fragile. La magia del mantenere il flusso di questo sentimento deve essere applicata ad ogni livello della vita.

Ma se diciamo: "Amo questa persona, ho dato a lei, ma non mi ha dato nulla in cambio", allora la magia finisce ed anche l'amore perché i rapporti sono condizionati dal bisogno che uno ha dell'altro. Si crea l'attaccamento che blocca l'evoluzione. E se ci sentiamo feriti, frustrati e traditi è solo degli attaccamenti. 

Le donne hanno disperatamente bisogno degli uomini per avere valore. Gli uomini sono governati dal bisogno di essere amanti. Sono come stalloni selvatici, fuori controllo, fino a quando anche l'uomo più saldo cadrà in ginocchio davanti ad una donna.

Quando l'uomo si innamora, è un fatto veramente notevole e dolce, perché agli uomini accade raramente. Essi generalmente amano il piacere, amano copulare, possedere, ammassare e governare. Raramente provano passione, ma quando accade iniziano a dare ed è come se una grande diga crollasse. Quando arriva il momento giusto e si innamora, benedetta è la donna che riceve tale amore. In quel momento la donna è la Dea; è il Dio con il potere di tutto ciò che è bello. Questo accade quando un uomo sa amare totalmente, e il suo amore non conosce uguale. Fino a quando è capace di dare, continuerà a dare. Nel momento in cui la sua donna gli ricorda sua madre o suo padre o sua sorella, sentirà vergogna e la magia sarà perduta.

Quando l'uomo sa permettere alla sua donna di amarlo come non ha mai amato suo padre, quando sa permettere alla sua donna di abbandonarsi nelle sue braccia e di sentirsi sicura come non si è sentita mai prima, allora lei lo ama. E se le permette di abbandonarsi tra le sue braccia e di sentirsi come un bambino, lo amerà sempre.

Se ognuno di noi permette che ciò che è stato proibito nella nostra vita si esprima in una relazione in cui sa amare e permettere, senza bisogno, senza mancanza, senza punizioni e senza tormento, allora siamo benedetti, perché sperimentiamo l'amore di Dio.

E' possibile che durante la nostra crescita superiamo in evoluzione il nostro partner. E' possibile che una relazione appassionata venga trascesa e si trasformi in una relazione spirituale. E ciò non significa che c’è meno amore perché c'è meno copulazione. Anzi ce n'è di più, ma viene espresso su altri livelli. 

Se non ci sentiamo più attratti sessualmente dalla persona amata, non significa che non l'amiamo più. Significa che l'amore si è trasformato in una profonda amicizia.  Ci può essere una magia più grande in una relazione spirituale di quella che può esserci in un rapporto turbolento e lussurioso.

Una tale relazione si trasforma in un amore che continua a dare attraverso tutta l'eternità. Questo è ciò che una relazione spirituale offre. C'è un amore per la vita che è ancor più appassionato, un amore per Dio che è ancor più appassionato, che si mostra in una rosa al mattino o nelle ali di una farfalla o nelle risa dei bambini.

Se la nostra capacità di amare qualcuno va oltre il corpo fisico in cui quello Spirito dimora, allora non siamo veramente più di questo piano. Siamo parte di un reame invisibile che non si misura in base all'apparenza materiale.

    Quando nasce l’amore fra un uomo ed una donna avviene uno scambio reciproco di energia, a livello di corpi sottili emozionali e mentali, ed entrambe le persone si sentono piene di ottimismo e in forma smagliante. Questa è la sensazione eccitante dell’essere innamorati. Ma quando qualcuno si aspetta questa sensazione da un’altra persona, finisce per allontanarsi dalla propria energia interiore e dipende sempre più da quella del suo compagno o della sua compagna. In questo caso ci si blocca nella propria evoluzione, per colpa della dipendenza nei confronti di un’altra persona.

      Possono infatti insorgere delle lotte di potere nell’ambito dei rapporti d’amore. Che cosa provochi la fine della gioia e dell’eccitazione è la conseguenza delle aspettative e della conseguente eccessiva dispersione d’energia a livello fisico da parte delle persone coinvolte, specialmente del maschio. Si finisce per fare del sesso fine a se stesso, senza un vero sentimento d'amore. 

      Subentra allora la convinzione che non vi sia mai abbastanza energia, così il flusso s’interrompe e i due innamorati ricadono nel loro dramma infantile, cercando di controllarsi a vicenda per rubarsi l’energia. A questo punto la relazione degenera nella lotta per l’energia.

            Di solito la gente presume che il fatto di essere amati conduca automaticamente alla felicità, mentre in realtà l’amore di un’altra persona porta al massimo un po’ di soddisfazione e alcuni momenti di felicità.

            La difficoltà di liberarsi del sentimento, o del pensiero di mancanza di amore, per sé stessi diventa, in parecchi casi, un evento multidimensionale, che si trascina per molte vite.

            I sentimenti ed i pensieri ripetuti più volte sono profondamente impressi nel sé. La codificazione di sentimenti/pensieri dell’attuale incarnazione è la più accessibile, nonché la più facile da trattare e ripulire.

 

 

Attraverso la codificazione genetica l’anima che si incarna si munisce di un corpo fisico che sarà il veicolo adatto nello spazio-tempo.  Gli avvenimenti della vita stimolano le emozioni che si è scelto di superare, sfide che lo mettono continuamente alla prova mediante eventi emotivi che vengono più volte ricreati. Tali sfide creano eventi di vita per l’anima incarnata fino a quando essa non capisce che non è più necessario continuare quel determinato gioco.

      L’amore umano è prevalentemente egoico, in quanto lega tramite le aspettative. L’amore umano dà, ma vuole sempre molto in cambio; esso tende sempre a legare l’altro, principalmente attraverso la gelosia e la possessività.

      Anche l’amore materno, che sembra il più vicino all’amore divino, spesso è egoico. E’ vero che una madre darebbe la sua vita per i suoi figli (e questo è amore), ma è anche vero che il più delle volte li lega a sé proiettando su di essi le sue aspettative. Inoltre l’amore materno è esclusivo, nel senso che non ama gli altri bambini come ama i suoi figli.

Una domanda che spesso ci poniamo è la seguente : perché ci innamoriamo di una persona invece che di un’altra ?  Tutto ciò che viviamo lo attiriamo noi stessi in base alla legge del "simile attira il simile".  Perciò ci innamoriamo sempre di chi è simile a noi. Sono le forme-pensiero che sono memorizzate nel nostro DNA ad attirare le corrispondenti forme-pensiero simili che risiedono in altri individui. La sommatoria di tutte queste forme-pensiero, che risalgono ai nostri numerosi antenati, la chiamiamo karma. 

Nascendo ognuno di noi sceglie la sua storia, la sua famiglia, i suoi amici, il lavoro più adatto al compito che deve imparare, che deve svolgere. In tutto questo programma, di primaria importanza sono gli incontri con l’altro sesso o con lo stesso sesso. Gli incontri d’amore, di passione, permettono in maniera incredibile di scavare nei lati profondamente oscuri della personalità.  Spesso l’innamoramento porta tutta una serie di difficoltà, di enormi problemi fisici e morali, ma proprio questo serve a sciogliere i tabù interiori e a conoscere più profondamente le nostre ansie, i nostri difetti. Insomma, l’altro è lo specchio perfetto della nostra oscurità, perciò ci innamoriamo scegliendo la persona che ci può più illuminare nel nostro buio interiore.

Imparare a dare amore alla persona ferita dentro dì noi comincia a rovesciare la nostra convinzione che il nostro valore sia basato sulla reazione degli altri. Lentamente ci alleniamo ad accettarci ed ad amarci per quello che siamo qui ed ora, senza condizioni. Nessun altro può farlo per noi. Gli altri ci possono assistere e incoraggiare, ma nessuno può insegnarci come amare noi stessi; questo è il lavoro di ogni singola anima.

L’Amore è anche accettare ciò che accade per quel che accade, è quel che giustamente deve accadere. Noi pensiamo davvero che ci possa essere un errore o qualcosa che non va nell’universo ? Pensiamo forse che l’Assoluto abbia creato mondi imperfetti, o uomini e donne cattivi ? Questa è l’illusione della dualità ! Tutto ha un suo scopo, e il male, in questo mondo, ha la stessa importanza del bene ; il diavolo ha la stessa importanza del creatore della terra : entrambi esistono perché hanno motivo di esistere. Esistono le virtù come esistono i difetti, perché entrambe fanno parte della stessa creazione.

Dovremmo continuamente scrivere ed affermare la frase :”Sono perfetto così come sono. Tutto nella mia vita lavora per il mio bene fondamentale. Sono amato e sono amore”.

Questa frase può suonare male le prime volte che la pronunciamo, poiché in noi, nel nostro profondo sono depositati sentimenti radicati irrisolti di dolore, paura, sensi di colpa, odio, rancore, etc, che costituiscono più strati che impediscono l’accesso alle nostre qualità divine : amore, compassione, bellezza, fiducia, forza e verità. Dovremmo vivere partendo da quel livello di consapevolezza che dice : “Io sono amore. Io sono consapevolezza ed energia”.

L’amore è parte essenziale della natura umana. Non è un’affermazione mistica : è parte della nostra vera percezione. Percepire significa afferrare il significato di qualcosa.

Affermare le nostre qualità divine significa avere un punto di partenza da cui queste qualità possono crescere.

Questa tecnica è estremamente potente nel farci ricordare la nostra vera natura, ma soprattutto ci rammenta il nostro scopo, che è di crescere fino al punto in cui “Io sono amore” affiora alla superficie della nostra coscienza, non più sepolto in oscure profondità.

            “Noi non possiamo dirigere l’Amore, perché, se ci trova degni, è Lui che ci conduce. L’Amore non possiede né vorrebbe essere posseduto perché l’Amore è sufficiente all’Amore. L’Amore non dà nulla, fuorché sé stesso e non coglie nulla, se non in sé stesso”. (Khalil Gibran)

            Quando l’Amore ci chiama dovremmo seguirlo, poiché, quando esso agisce è come un fiume in piena: se ci abbandoniamo alla sua corrente, ci culla e ci porta verso lidi sublimi, ma se lo vogliamo trattenere o imbrigliare, allora ci travolge.

            L’Amore è impersonale e non fa nessuna differenza o distinzione. L’Amore è donazione, è comprensione, è tolleranza, è solidarietà. L’Amore non giudica, non porta rancore, ma chiarisce le situazioni. L’Amore per Dio passa sempre attraverso l’Amore per il prossimo, che si manifesta tramite la Compassione.

            Chi ama altruisticamente il prossimo desidera il bene della sua anima ed opera per questo bene, ma non cede alle pretese del suo ego.

            Per donare amore agli altri dobbiamo prima svilupparlo dentro di noi; perciò sta scritto: “....ama il prossimo tuo come te stesso”.  Se non amiamo noi stessi, vedendoci come esseri divini, recuperando il nostro potere, se noi stessi non ci accettiamo, come possiamo amare gli altri?  Noi possiamo dare al prossimo solo quello che abbiamo realizzato in noi. Solo se abbiamo sviluppato in noi l’amore, allora lo potremo donare agli altri, in tal modo ciò che trasmettiamo (doniamo) ritorna a noi moltiplicato.

Noi cristiani abbiamo un rapporto così distorto con il concetto dell’amore che non sono bastati 2000 anni di storia per farcelo comprendere. Eppure dovremmo sapere di che cosa si tratta, dal momento che la nostra religione ha posto al suo centro il tema dell’amore. L'apostolo Paolo ha scritto un inno all’amore dove fra l’altro dice: “...Chi ama è paziente e generoso, chi ama non è invidioso, non si vanta né si gonfia d’orgoglio. Chi ama è rispettoso, non cerca il proprio interesse, non cede alla collera, dimentica i torti. Chi ama non gode dell’ingiustizia, ma la verità è la sua gioia. Chi ama tutto scusa, di tutti ha fiducia, tutto sopporta e mai perde la speranza.....”.

Quello che molti chiamano amore si rivela in fondo un amore egoistico, pieno di aspettative, che ha preferenze, che è intollerante, che giudica, che è possessivo, ecc.

L’amore vero è incondizionato, impersonale. Esso dà e non si aspetta nulla in cambio. L’amore è libero e non lega. L’amore non giudica e non separa.

Con ciò non si vuole dire che noi cristiani non siamo capaci di amare. Una madre e un padre sono capaci di qualunque sacrificio per amore dei loro figli. Tuttavia è un amore limitato poiché è infarcito di molti altri sentimenti limitanti, quali : la possessività, la gelosia, il voler programmare i figli secondo le proprie vedute, talvolta fino ad arrivare alla coercizione, la non accettazione, ecc.

La terra è il pianeta dell’amore. Qui, su questo pianeta, la nostra vita è un continuo processo di apprendimento il cui scopo fondamentale è quello di farci imparare ad amare di più. Nella vita succede quello che succede in ogni classe scolastica. Uno impara più in fretta, l’altro più lentamente. E chi è insufficiente deve ripetere la classe.

Senza amore non funzionerebbe nulla. Il cosmo cadrebbe semplicemente a pezzi. Sappiamo ora che anche la scienza è giunta a capire che tutto è UNO. E questa unità ha a che fare con l’amore. Questa unità è amore. L’amore è il sentimento dell’unità, a differenza del sentimento della separazione dal quale nasce la paura.

Con l’amore possiamo risolvere tutti i nostri problemi personali e quelli mondiali come la povertà, la droga, la disoccupazione, ecc.

L’amore è quell’energia che può autoriprodursi, quindi è energia illimitata. Chi scopre e sviluppa l’amore incondizionato, attinge direttamente alla sorgente perenne della vita e dell’energia cosmica e perciò non ha più bisogno di rubarla agli altri.

Poiché amore significa unità, esso significa anche assenza di conflitto. Alla base dell’amore c’è l’accettazione di se stessi e degli altri, così come sono.

L’amore non crea opposizione e porta pertanto più velocemente al conseguimento dell’obiettivo.

L’amore non attacca né si difende. Esso tuttavia protegge. Se il Cielo vuole salvare qualcuno, lo protegge con l’amore.

L’amore non conosce discordia. L’amore non conosce nemico.

L'amore si esprime attraverso un cuore aperto. Avere un cuore aperto non è una tecnica, ma una disponibilità emotiva che va oltre i limiti della definizione concettuale. Man mano che la forma cambia, il cuore si apre senza paura al suo contenuto in evoluzione.

La compassione e il distacco vanno di pari passo. Non possiamo amare qualcuno e cercare di controllarlo. Solo volendo ciò che è meglio per il prossimo, gli offriamo la libertà e, se non gli offriamo la libertà non gli offriamo amore.

L'attaccamento all'apparenza deriva da un'insicurezza molto profonda che comprenderemo pienamente solo quando avremo superato l'attaccamento stesso. Questo movimento è inevitabile. E' scritto nel libro della vita.

Non c’è nulla al di fuori di Dio.

E Dio è Amore.

E Amore è assoluta sicurezza.

La paura è assenza di amore ed è la massima insicurezza creata dall’uomo.

Se contro ogni “ragionevolezza” umana, contro tutte le abitudini, contro tutti i soliti meccanismi di difesa, contro le opinioni superstiziose, contro numerosi insegnamenti, siamo disposti a dire : voglio amare, siamo nella luce e non può succederci nulla, veramente nulla di “male”.

Possiamo quindi dire :

Þ    L’Amore è energia illimitata.

Þ    L’Amore è il potere più forte del cosmo.

Þ    L’Amore è più forte della lotta.

Þ    L’Amore dà assoluta sicurezza.

Þ    L’Amore è unità, non separazione.

Þ    L’Amore è la risposta a tutte le domande.

Þ    L’Amore è la soluzione a tutti i problemi.

Þ    L’Amore vuol dire portare l’espansione di noi all’altro.

Þ    L’Amore vuol dire lasciare che qualcosa di noi fluisca all’altro.

Þ    L’Amore vuol dire essere liberi e lasciare liberi.

Þ    L’Amore vuol dire ascoltarci e rispondere senza paura.

Þ    L’Amore vuol dire essere certi di non perdersi nell’altro.

Þ    L’Amore vuol dire ritrovarsi, ritrovarsi in quella parte a noi mancante.

Þ    L’Amore vuol dire espansione e non restrizione.

Þ    L’Amore vuol dire dolcezza e non possesso.

Þ    L’Amore vuol dire vibrare, vibrare interiormente, ma vibrare perché sentiamo risonanza con l’altro essere.

Þ    L’Amore vuol dire essere consapevoli che siamo noi gli artefici di quello che sentiamo, per quanto ci abbandoniamo.

Þ    L’Amore vuol dire essere noi stessi in compagnia dell’altro.

Þ    L’Amore vuol dire essere leggeri e non essere appesantiti dal dubbio.

Þ    L’Amore vuol dire donare e aprirsi per ricevere.

Þ    L’Amore vuol dire vedere l’altro, o l’altra, nella sua realtà per non cadere nella trappola dei bisogni che trasformano la realtà.

Þ    L’Amore vuol dire amare senza essere dipendenti.

Þ    L’Amore vuol dire aprirsi al nuovo, alla ricarica, alla constatazione che esistono sintonie che portano all’unione.

Þ    L’Amore vuol dire trovare un punto d’incontro da cui partire.

Þ    L’Amore vuol dire accettarsi e sapere che possiamo destare amore anche negli altri.

Þ    L’Amore vuol dire provare emozioni e sapere che siamo noi che permettiamo loro di esistere.

Þ    L’Amore vuol dire tenere presente chi siamo, senza perdersi nell’altro.

Þ    L’Amore vuol dire essere coscienti, consapevoli che tutto è e può non essere.

Þ    L’Amore vuol dire lasciarsi liberi dai condizionamenti e liberi da tutta una concettualità che trasforma e divide, e che porta conflitti interiori.

Þ    L’Amore vuol dire capire e intuire se quello che amiamo è la realtà o una nostra proiezione.

Þ    L’Amore vuol dire avere la forza di aspettare che l’altro arrivi.

Þ    L’Amore vuol dire vedere e non proiettare.

Þ    L’Amore vuol dire rispettarsi.

Þ    L’Amore vuol dire essere in sintonia con il Tutto.

Þ    L’Amore vuol dire avere la possibilità di aprire le braccia a noi stessi, di abbracciarci con tenerezza, per sostenerci e per trovare la persona giusta, in sintonia con noi.

Þ    L’Amore vuol dire apertura di cuore, ma con la certezza che saremo sempre vigili, per proteggerci proprio da chi amiamo.

Þ    L’Amore vuol dire riconoscere in noi la nostra parte divina e far sì che venga riconosciuta anche dall’altro, perché entrambi ci si possa vedere nella nostra parte migliore.

Þ    L’Amore vuol dire poter vedere anche delle cose che non vanno, ma amare lo stesso.

Þ    L’Amore vuol dire trovare il punto d’incontro.

Þ    L’Amore vuol dire abbandonarsi alla vibrazione che ti riempie, che ti fa sentire leggero, festoso.

Þ    L’Amore non vuol dire prostituirsi per trovare un affetto.

Þ    L’Amore non vuol dire subire per non essere soli.

Þ    L’Amore non vuol dire essere devastati nel nostro squilibrio.

Þ    L’Amore non vuol dire patteggiare.

Þ    Amare è accettare non la quantità, ma la qualità.

Þ    Amare è viversi intensamente il sentimento del momento, senza la paura del futuro.

Þ    Amare è avere la forza di amare, senza chiedere certezze.

Þ    Amare è trovare, nella forza interiore, la realtà che oggi possiamo vivere qualcosa che domani sarà diverso.

Þ    Amare è non chiedere quanto, ma prendere, prendere, prendere per dare sempre un amore qualificato.

Þ    Amare è accettare la vera necessità di essere amati.

Attenti all’amore che vi appesantisce e che vi toglie la gioia: non fa parte del vero amore, dell’Amore Cosmico. La risposta è:

amo e sento che questo amore porta crescita in me.
amo e sento che questo amore porta consapevolezza in me
amo e sento che, amando faccio parte del Tutto.
amo e sento che questo mi dà la forza di affrontare quello che la vita mi porge.
amo e trovo in me la dolcezza dell’interscambio.
amo e sento la profondità di questa vibrazione.

I miracoli sono la dimostrazione dell'azione della Mente Divina nella nostra mente e nella nostra esperienza e sono strumenti necessari per l'insegnamento proprio come lo erano duemila anni fa. Ogni miracolo dimostra che l'amore è più forte della paura.

Non sottovalutiamo quanto del nostro mondo sia nato dalla paura, guardiamoci intorno ed osserviamo i nostri pensieri. C'è un luogo dove la paura non ha preso piede? Facciamo un inventario dei nostri pensieri. Non possiamo arrivare all'amore senza renderci conto di quanto i nostri pensieri siano basati sulla paura.

 

 

 

Il ruolo dei genitori.

Ci siamo mai chiesti quante volte siamo stati genitori? Tantissime volte!

I genitori rappresentano l'amore che crea. Il concepimento è sempre un atto d'amore in cui l'uomo dà e la donna riceve. Quando la donna da alla luce il bambino/a, ella da e il bambino/a prende. I genitori rappresentano il polo positivo e quello negativo, i quali devono mettersi insieme per creare un'unità. E questo è amore anche se solo per un momento. In quel momento essi sono Dio. La vita che essi concepiscono è un dono, quindi è amore.

I figli non basta concepirli; una volta nati hanno bisogno di essere alimentati, vestiti, educati. seguiti passo dopo passo nella loro vita. E per fare tutto ciò i genitori danno ed i figli prendono fin quando non diventano adulti.

Abbiamo detto che l'amore è l'atto del dare senza condizioni. Ora, quando danno, i genitori si aspettano o non si aspettano almeno qualcosa in cambio dai loro figli? Questo è il punto. E' molto importante la motivazione che sta dietro il dare.

Per esempio, è giusto criticare i propri figli o reprimerne le azioni? Se la critica o l'azione è rivolta a fin di bene (per i figli) allora va fatta. Ma chi può giudicare cosa è bene e cosa è male per un altro essere? Se un bambino vuole mettere una mano sul fuoco perché non si rende conto del pericolo, la madre cosa deve fare? Lo deve dissuadere o al limite impedirglielo anche con la forza se è necessario. La motivazione del gesto è la salute del figlio. Questo è amore. Tuttavia se il figlio deve bruciarsi una mano perché questo è il suo karma, accadrà inevitabilmente prima o poi nonostante l'attenzione della madre, ma questo è un altro discorso.

Ci sono peraltro molti casi in cui i genitori non danno ai figli in modo incondizionato, ma si aspettano sempre qualcosa in cambio. Spesso li ricattano nei sentimenti. Quanti genitori fanno sentire in colpa i figli?

Quando diamo comprensione a qualcuno, quello è amore. Quando comprendiamo qualcuno, quello è perdono.

Quindi il ruolo di genitori ci offre l'opportunità di amare, specialmente quando tra i nostri figli ci sono esseri handicappati. Oggi sempre più spesso si incarnano anime in corpi handicappati, e questo perché in quest'epoca c'è un grande bisogno di imparare ad amare. E quale migliore occasione ci può essere se non la presenza di una creatura indifesa, dolce e bisognosa d’aiuto? Un amore che proviamo verso queste creature è autentico; non può essere inquinato da interessi egoistici.

Amare i propri figli, la propria famiglia, è un primo passo verso l'amore universale. Per essere un Dio dobbiamo amare a 360 gradi e non solamente a 60 gradi, mentre per gli altri 300 gradi prendiamo. Assumere un atteggiamento di risentimento verso i propri fratelli e sorelle o la propria famiglia è prendere e non dare. Per amare a 360 gradi dobbiamo includere tutti e tutto, allo stesso modo, cosi come fa Dio.

Amare i propri figli non significa tuttavia dare loro incondizionatamente tutto ciò che chiedono, diventandone spesso schiavi. E' la società moderna, basata sul consumismo di massa che ha prodotto un tale fenomeno. Oggi ci sono numerosi genitori che hanno viziato a tal punto i loro figli che non riescono più a sottrarsi ai loro ricatti. 

I figli pretendono sempre di più e i loro genitori deboli li assecondano perché non hanno più la forza di opporsi al loro insaziabile egoismo. Da qui alla droga e alla delinquenza il passo è molto breve.

Fare i genitori è molto difficile, ma se siamo disposti ad amare tutto si semplifica.

Il più delle volte i figli sono lo specchio più impietoso dei genitori, e come tali ne riflettono le manchevolezze.

Quali sono quindi i doveri dei genitori nei confronti dei figli? Dovrebbero dare, dare e dare. Non dovrebbero abbandonarli. Non dovrebbero lottare per causa loro, non usare i figli come capri espiatori per vili conflitti. Non sentirsi in colpa per causa loro; sentirsi in colpa non è amare: è aver bisogno, è una reazione che nasce dal bisogno. Non è amore, poiché l'amore non conosce colpa. Conosce solo l'umiltà e l'azione del sostegno.

Il ruolo dei figli.

Abbiamo detto prima che i figli sono lo specchio dei genitori, specialmente quando sono in tenera età. I bambini spesso somatizzano sui loro corpi gli errori comportamentali dei genitori. Basti pensare ad un bambino che si ammala spesso alla gola perché la madre è chiusa.

Ma chi sono i nostri figli? Ebbene, potrebbero essere stati i nostri genitori in un'altra vita in cui magari abbiamo fatto passar loro un periodo molto duro e difficile e che abbiamo preso in continuazione. In questo caso, se i nostri figli ora sono spinti a prendere è perché a sua tempo noi abbiamo preso a loro; e questo perché non è stato ancora insegnato loro a dare.

Ai bambini deve essere nuovamente insegnato che cosa significa essere capaci di dare ciò che possiedono di più prezioso a qualcun altro. Dovrebbe essere loro insegnato che se non capiscono che Dio è amore, Dio rimarrà per sempre estraneo a loro.

Qual è allora il compito dei genitori? E' quello di dare amore ai propri figli. E il modo di amare insegna loro a fare la stessa cosa.

Se sappiamo che il sentimento più sublime è l'atto del dare, che è la natura stessa dell'amore, allora quando diamo assai raramente ci troviamo in uno stato di bisogno

I genitori dovrebbero essere rispettati ed onorati. Ma il più grande amore che i figli possano dare ai propri genitori è di non aspettarsi che essi siano qualcosa di diverso da quello che vogliono essere. Dovrebbero essere amati dai figli incondizionatamente.

In altre parole, quando i genitori deludono i figli è perché i figli deludono se stessi. E' perché i figli non hanno dato amore a se stessi. Onorare i genitori significa semplicemente non ritenerli responsabili della vita dei propri figli.

D'altra parte succede che ogni giorno i genitori sono delusi dei propri figli. Le delusioni dei genitori distruggono i propri figli, specialmente se sono persone insicure.

In questi casi cosa dovrebbero fare i figli? Dovrebbero prendere atto delle critiche e delle delusioni dei genitori, continuando a dare loro amore, ma seguendo i propri sentimenti.

Il ruolo degli amici.

C'è un detto che dice: "Chi trova un amico trova un tesoro". Ed è proprio cosi! Perché un amico è la persona con la quale ci si confida di qualsiasi cosa. Quando abbiamo un problema da risolvere, un dispiacere che ci tormenta, una malattia che ci debilita, una questione da dipanare, ... una qualsiasi cosa che ci opprime, ci confidiamo con il nostro miglior amico, perché sappiamo che lui ci può aiutare.

L'amicizia si sviluppa, fiorisce e prospera quando c'è un dare genuino da entrambe le parti. E c’è una fiducia che si accumula grazie a questo dare incondizionato. Il dare e l'accettarsi l'un l'altro è la spina dorsale dell'amicizia. Quando raccontiamo dei segreti ai nostri amici, diamo loro una parte di noi stessi e questo non è forse un atto d'amore?

Amicizia vuol dire anche chiarezza. trasparenza, solidarietà, sincerità e serietà. Una persona che usa l'amico solo per prendere, non ama e quindi non è un vero amico. Le amicizie non dovrebbero essere basate sulla condizione “Io do a te e tu restituisci a me". L'amicizia dovrebbe essere un'energia che fluisce liberamente.

Se abbiamo molti amici nella nostra vita. se troviamo in loro una qualità che ci serve disperatamente, allora molto probabilmente quelle persone sono nella nostra vita perché abbiamo bisogno di loro; non perché le amiamo.

Il ruolo dei nemici.

Gesù ha detto: "Amate i vostri nemici. Fate del bene a coloro che vi odiano". Perché lo ha detto? Come si fa ad amare i nostri nemici?

I nostri nemici sono i nostri migliori insegnanti e benefattori! Sono i nostri specchi inflessibili che ci riflettono ciò che noi siamo. E' soprattutto grazie a loro che possiamo riconoscerci, che possiamo prendere coscienza di ciò che siamo. Senza di loro non potrebbe esserci evoluzione per noi.

E' difficile dare ad un nemico finché è tale. Ma quando abbiamo compreso ed apprezzato l'enorme aiuto che lui ci ha dato, allora molto spesso l'odio si trasforma in amore.

Il ruolo dei mariti e delle mogli.

Tutto ciò che è stato detto degli amanti, vale anche per i mariti, tranne il fatto che i mariti hanno giurato di onorare, di amare, di adorare e di prendersi cura delle loro mogli, nella buona e nella cattiva sorte. Perciò essi dovrebbero vivere secondo la loro promessa, perché è la loro parola d'onore e perché è un'iniziazione che ha in sé un valore karmico nel senso che, quello che non siamo riusciti a sciogliere con l'amore in seno alla nostra famiglia in questa vita, dovremo affrontarlo in una prossima vita.

Può capitare che tra marito e moglie non vi sia più armonia e quindi non vi sia più amore. Questo purtroppo succede molto spesso. Cosa fare in questi casi? Conviene continuare a vivere nella discordia peggiorando la situazione oppure conviene separarsi temporaneamente o definitivamente?

Comunque dovremo prendere atto che sul piano dell'amore il matrimonio è stato un fallimento. Non ha senso il matrimonio così come è concepito dalla nostra società. Non si può obbligare una coppia a rimanere per forza insieme anche quando tra i partner non c'è più amore. Sarebbe più onesto prenderne coscienza, da entrambe le parti, e trovare insieme una soluzione ragionevole, nell'interesse di entrambi.  In ogni caso non è giusto mancare di rispetto reciprocamente con il tradimento. Se uno dei due partner  ama un'altra persona deve avere l'onestà di abbandonare il partner attuale.

Inoltre, se non cambiamo il nostro atteggiamento egoistico, anche le nostre future relazioni saranno destinate a fallire finché non avremo compreso la causa della mancanza d’amore.

La separazione consensuale è la soluzione migliore e sottintende che  si è conclusa un'esperienza e, di comune accordo, si decide di fare altre esperienze separatamente. In fondo rimane un rapporto di sincera amicizia, di reciproca libertà, di stima e di fiducia.

I mariti non dovrebbero sposarsi alla leggera. E la stessa considerazione vale per le mogli. Dovrebbe esserci una scelta ben ponderata in cui due persone, che sono state amanti, si mettono insieme e sanno mantenere la magia dell'essere amanti, e il loro desiderio è di costruire, con l'amore che si danno, un regno e i figli che generano sono i semi del loro amore. I figli dovrebbero essere il retaggio dell'amore piuttosto che un peso.

Anche le donne non dovrebbero diventare mogli se non sanno imparare ad amare incondizionatamente. Non dovrebbero essere mogli se hanno semplicemente bisogno che qualcuno si prenda cura di loro. Purtroppo questa è stata nel passato la motivazione prevalente; una donna si sposava per "sistemarsi” o per evadere dalla sua famiglia..

Da simile atteggiamento non può nascere alcun amore. Inoltre le donne, quando hanno dei figli, hanno la brutta abitudine di rivolgere i figli contro i loro padri, perché è la loro unica possibilità di vendetta nei confronti del marito infedele e senza amore.

Le donne dovrebbero rendersi autonome e smettere di succhiare al seno degli uomini, di cui sono continuamente deluse perché non corrispondono ai loro bisogni. E’ sempre stato un errore confondere l'amore con il controllo.

Il ruolo dei vicini.

I vicini possono essere una terribile sfida. I vicini sono famiglie di Dio che hanno scelto di vivere in un certo modo vicino a noi. I nostri vicini rappresentano un aspetto di noi stessi. Se ci comportiamo in modo gentile e premuroso con il nostro vicino, se sorvegliamo ad esempio la sua casa quando è via, se ci prendiamo cura dei suoi animali mentre è assente. E quando è malato e non si sente bene lo assistiamo, tutte queste sono azioni preziose che fanno sentire i vicini come una famiglia, li fanno sentire amati senza obblighi. Non aspettiamoci nessuna ricompensa per l'amore che diamo.

Ciò che è splendido dell'amore è che è esso stesso la propria ricompensa.

Il ruolo degli animali domestici.

L'animale domestico è un animale che abbiamo preso con noi perché ha bisogno di noi. Magari senza di noi finirebbe sotto un’auto. Noi lo nutriamo, lo dissetiamo, lo coccoliamo, lo amiamo. Perché li amiamo? Perché non possono contraddirci e perché hanno bisogno di noi e dipendono da noi e saranno sempre leali verso di noi e non scapperanno mai via con qualcun altro...

Ci sono molte persone anziane che si sono circondate di animali domestici perché essi rimpiazzano i loro figli. E' l'unico modo di amare che conoscono. Oggi, per molti, gli animali domestici sono diventati i sostituti degli esseri umani perché colmano il vuoto della mancanza. Le persone che sono vittime, che soffrono perché prendono per tutta la vita, finiscono per aver a che fare con gli animali e gli animali prendono da loro.

Ovviamente si possono amare gli animali domestici. Ma quando essi diventano più importanti dei nostri figli, quando hanno più cibo dei nostri vicini, quando sono diventati i sostituti dell'amore e possono essere comprati, venduti, messi in gabbia, allora abbiamo qualche problema. Prendiamoci cura dei nostri animali domestici, ma non perché ci danno potere.

Se non abbiamo ancora capito l’amore, è colpa della nostra consapevolezza limitata.

Domande & Risposte

 

Anime gemelle

5. Due anime gemelle ascendono sempre assieme? Due anime gemelle sono legate a livello eterico sin dalla nascita dei due corpi fisici.

Esiste un cordone energetico, più o meno grande, che tiene legate due forme gemelle per tutta la vita, sia che siano vicine fisicamente sia che non lo siano. Tale cordone ha come estremi i due cuori delle due forme gemelle. Connette in sostanza la sede dell'anima di una persona con la sede dell'anima della sua persona gemella. Per questo possiamo utilizzare sia il termine anima gemella che forma gemella, in quanto due anime gemelle nascono in due corpi o forme gemelle.

Ciò significa che tali due corpi sono perfettamente complementari tra loro, e sono perfetti l'uno per l'altro, in tutto e per tutto.

Nonostante questo, non è detto che le due anime ascendano assieme. Può capitare, ma solo se le due forme si sono incontrate fisicamente ed una delle due o entrambe desiderano fortemente stare con la sua forma gemella. Maggiore è il desiderio e l'attrazione che le lega, maggiore è la probabilità che crescano assieme mantenendosi sempre appaiate come livello di evoluzione.

 

Anime gemelle

6. Cosa significa esattamente anime gemelle? Significa forse che prima erano un'unica anima che si è divisa in due? Due anime gemelle sono due anime identiche. Per questo si chiamano gemelle.

Non sono due parti di una stessa anima, ma sono la stessa anima che si è olograficamente divisa in due. Le anime, cioè la consapevolezza, non hanno sesso e non esiste quindi anima maschile e anima femminile.

Nel momento in cui un'anima si incarna sul piano fisico, si incarna contemporaneamente in una forma maschile ed in una femminile. E tale anima crea due forme che siano perfettamente complementari tra loro e che siano perfette l'una per l'altra.

Dato che praticamente mai due forme gemelle nascono contemporaneamente sul piano fisico, accade che la prima delle due forme gemelle che nasce incarna l'anima che poi, non appena la seconda forma gemella nasce, si divide olograficamente e si incarna anche nella seconda forma gemella dell'altro sesso.

 

 Anime gemelle

7. Perché dici che è l'anima che crea le due forme gemelle in cui si incarna? L'anima decide la genetica delle due forme in cui si incarna. Tra le molte migliaia di lignaggi genetici che ognuno dei due genitori ha in sé l'anima ne sceglie 144 che, nel caso in cui i due genitori siano anime gemelle, possono essere in comune tra i due genitori.

Di questi 144 lignaggi, tutti gli antenati maschili vanno nella forma gemella maschile e tutti gli antenati femminili vanno nella forma gemella femminile. Nessuno quindi ha antenati presenti nella propria genetica (che come detto sono solo una parte dei milioni di antenati che ognuno ha avuto) che non siano stati del proprio sesso.

Un lignaggio è una catena familiare non interrotta, una famiglia quindi in cui la discendenza si è protratta per un certo tempo.

Anime gemelle

8. E' possibile che le anime gemelle si reincarnino di vita in vita sempre in due forme gemelle? Sì, è possibile e succede molto spesso.

Due persone che sono forme gemelle hanno in sé anime gemelle che possono essere già state in forme gemelle molte volte. Il numero delle volte dipende dal numero di antenati che sono nella genetica delle due persone e che sono stati forme gemelle.

E' anche per questo motivo che l'attrazione tra anime gemelle è spesso riconoscibile sin da subito, quasi come se ci si conoscesse già da molto.

 

Vero Amore

28. Tu hai detto che il Vero Amore è basato su una fortissima attrazione sessuale e si verifica solo tra uomo e donna. Tra uomini e tra donne ci può essere amicizia e simpatia, ma non vero amore. Cosa si intende per amore incondizionato? Cos'è esattamente la compassione? Per me amore incondizionato e compassione sono entrambi sinonimi di Vera Amicizia, di vero voler bene. Questo atteggiamento riguarda il rapporto con ogni persona ad esclusione del proprio partner. All'interno di una coppia, invece, io parlo di Vero Amore. 

Se ho ben capito, il vero amore è quello che esiste tra due anime gemelle. Allora nelle coppie normali che non sono anime gemelle non ci può essere il vero amore? Sì, ci può essere, ma a mio parere non al livello che si raggiunge quando due persone sono anime gemelle.

Comunque la distinzione tra tali termini è puramente speculativa. Sono entrambi termini che indicano una forma d'amore.

 

Energia e Amore

55. Hai detto che Dio ha creato una realtà basata sull'Amore, che è una forza puramente positiva, attrattiva e buona. Questa forza Amore è quella che tu chiami forza puramente magnetica? Esatto, devo precisare una cosa comunque.

Se è vero che l'Amore puro si basa sull'energia puramente magnetica, è vero anche che anche l'energia elettromagnetica, l'energia elettrica e l'energia radioattiva contengono in sé Amore, poiché sono pur sempre distorsioni dell'Amore puro, e le particelle fondamentali sono sempre le stesse.

In sostanza, tutto ciò che esiste è Amore. La Vita è Amore.

 

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