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Lo Studio
M&T presenta Una
produzione di Micky Neko CAPITOLO 1Una ragazza misteriosa Mar
Mediterraneo, 28 luglio 2002 ORE
6.30 Nave pirataLo
scroscio dell’acqua della doccia era il solo rumore ke riempiva la nave a
quell’ora di mattina. Sul veliero soltanto due persone dormivano, le altre
invece erano sveglie: il primo, un ragazzo sui 19 anni alto e dal fisico
statuario si stava allenando con una non indifferente solennità con 3 spade.
L’altra persona, invece, dopo un po’ di jogging mattutino sul ponte, si
stava facendo la doccia aspettando la gustosa colazione ke il cuoco, un ragazzo
con comportamenti da vero gentiluomo, stava preparando. L’acqua scivolava
delicatamente sul corpo perfetto di lei, bagnandole prima i capelli di color
arancio, poi i dolci lineamenti del viso fino a scivolare dal collo liscio sul
resto della sua snella figura. AAAAAAAAAAAAAAARRRRRRGH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! In
seguito a quest’urlo disumano, lo spadaccino fece quasi cadere le sue preziose
spade in mare, mentre il cuoco stava per rovesciare tutta la colazione sul
pavimento della cucina e, in men ke non si dica, tutta la nave era completamente
sveglia. Mar
Mediterraneo, 28 luglio 2002 ORE
7.00 Nave pirata-
Ke cavolo
hai da urlare, Nami??????!!!!!! – strepitò Rufy, infastidito per essere stato
svegliato in modo così brusco – lo sai ke… -
Ma ke
fai, scemo?!!?? – urlò lei di rimando. Infatti, senza accorgersene, il
giovane era andato fino in bagno dove Nami fece appena in tempo a coprirsi. –
come ti permetti di entrare quando sono in bagno, eh? -
Guarda ke
sei stata tu ad urlare come se ti stessero scannando ed io ero venuto qui per…
- esitò un istante – bèh, per dare una mano a chiunque egli fosse! -
Ke
idiota… - commentò la ragazza – piuttosto vedi di andare a controllare
l’acqua calda, visto ke non esce. -
Cioè
tu… TU hai fatto tutto ‘sto casino perkè non c’è + l’acqua calda???? -
Mi sembra
il minimo. -
Sai, sei
una ragazza molto viziata. La classica figlia di papà. -
Meglio
figlia di papà ke figlia di p****** come te. -
Bèh,
potrebbe anke essere – cominciò Rufy senza scomporsi minimamente – io mia
madre non l’ho mai manco vista. Nami
rimase a bocca aperta guardando il ragazzo ke se ne usciva forse, pensava lei,
per andare in cucina a mangiare. O almeno, conoscendolo, questo era quello ke
avrebbe fatto: ma non fu così. -
Nami, hai
detto qualcosa di terribile a Rufy? -
Non ti
capisco Zoro. -
Ma
l’hai visto???? – cominciò a scaldarsi Rolonoa – è lì sul ponte a
guardare fisso il mare e non ha ancora fatto colazione! -
E statti
un po’ calmino. – rispose tranquillamente la ragazza – si vede ke ora non
ha tanta fame, con tutto quello ke ha mangiato ieri! Ma
neanke lei ci credeva davvero. Sì, insomma… Rufy ke non ha fame??? Forse però
si trattava di un malessere passeggero e si sarebbe presto ripreso. Così la
ragazza e Zoro si diressero in cucina dove Sanji li stava aspettando per
mangiare. Ma
Mediterraneo, 28 luglio 2002 ORE
7.45 Prora della nave pirataIl
ragazzo di gomma guardava il mare blu e le onde ke si infrangevano contro lo
scafo della nave. Quanto gli piaceva il mare! Ad esso erano legati i ricordi +
belli della sua vita… l’incontro di un amico come Zoro, la conoscenza di una
ragazza carina, anke se a volte un po’ rompi, come Nami, il piccolo e
divertentissimo Usopp e quel galantuomo di Sanji ke una volta cercò di
insegnargli come comportarsi ad una appuntamento… Ma il ricordo ke senza
dubbio gli era + a cuore, era quello connesso al Capitano Shanks: Come mi piacerebbe essere come lui! Non so cosa darei per avere un padre
come lui ke mi insegni a diventare il Re dei Pirati… -
Rufy. –
una voce lo costrinse a voltarsi. Mar
Mediterraneo, 28 luglio 2002 ORE
7.30 Cucina della nave-
Yawhn!
– sbadigliò Usopp non appena entrò in cucina – ke dormita ragazzi! -
Cioè
tu… - cominciò Zoro incredulo – tu davvero hai dormito fino ad ora? -
Sì perkè? -
Ma non
hai sentito Nami starnazzare come un’oca? -
Ehi! –
si lamentò qualcuno. -
No. Ero
davvero molto stanco. -
Sentite…
- annunciò Sanji – io vado a vedere come sta Rufy. Ancora non viene a
mangiare e sono preoccupato. -
Ehi Nami,
stavolta l’hai fatta grossa davvero. – commentò Rolonoa sorseggiando una
tazza di tè bollente – chissà ke gli avrai detto di così sconvolgente
prima… AAAH!!!!!! Nami sei pazza!!???? La
ragazza gli aveva rovesciato tutto il suo tè sui pantaloni, mancando per un
soffio gli attributi dello spadaccino. Poi si diresse sul ponte per andare da
Rufy e, passando di fianco a Sanji, gli disse: -
Torna
pure ai fornelli. A Rufy ci penso io. Mar
Mediterraneo, 28 luglio 2002 ORE
7.45 Prora della nave-
Rufy. -
Nami? -
Scusami.
Quello ke ti ho detto prima deve averti ferito parecchio. – disse la ragazza,
per la prima volta seriamente pentita. Ma
ke mi succede??? Pensò quando mai me
ne è fregato di far soffrire qualcuno? Un pirata poi! Il mio unico rapporto con
questi banditi è solo di rubargli il bottino! Mah! Sto diventando troppo
emotiva… -
No…-
rispose lui vagamente – no, mi ha fatto pensare a delle cose… -
Ricordi? -
Sì… -
Belli o
brutti? – chiese la giovane avvicinandosi a lui. Non so perkè, ma non me la sento proprio di trattarlo male e non posso
fare a meno di sentirmi in colpa! Si giustificava la giovane con se stessa. -
Non
so…- disse il ragazzo con aria trasognata – quelli con Zoro, con Usopp, con
Sanji e con te sono molto belli. -
E allora
ke problema c’è? – chiese la ragazza . -
Il
problema è il Capitano Shanks. -
Ma tu non
adoravi quell’uomo? – domandò Nami esterrefatta. -
Sì,
appunto. Cioè… non so come dire, ecco… mi manca. -
Mmh… -
la ragazza ci rifletté sopra qualke istante Ma certo! Ecco come sdebitarmi e non sentirmi + in colpa!!! poi
continuò – perkè non ci fermiamo nel porto di Napoli? -
Come? -
Ho
sentito dire ke lì doveva andare il Capitano Shanks l’ultima volta ke
l’avevamo visto. – notò l’espressione incredula del ragazzo – ma tu non
potevi saperlo! Eri ancora svenuto quando l’ha detto! -
Wow!!!!!
– esclamò Rufy prendendo Nami in braccio – grazie Nami! Sei grande!
EEEEEHIIIIIIIIIIIIIIII CIURMAAAAAAA!!!!!!! ROTTA VERSO IL PORTO DI
NAPOLIIIIIIIII!!!!!!!! Com’è
tenero e pieno di vita! Pensò
Nami mi piace così tanto il suo
entusiasmo col quale riesce a trascinare tutti! Ha sempre il sorriso stampato
sulla faccia, quel sorriso così bello e coinvolgente. Anke se…è troppo
ingenuo. Sono riuscita a farmi perdonare troppo facilmente…quindi mi sento
ancora in colpa. No. Non devo lasciarmi commuovere, ma come fare se lui mi
continua a guardare con quell’espressione candida e pura? È esattamente
l’opposto di me. (“Sappi cara Nami ke gli opposti si attraggono” n.d.:
autrice. “Non è il nostro caso!!!!!!” n.d.: Nami leggermente isterica). Mar
Mediterraneo, 28 luglio 2002 ORE
7.45 Prora della nave-
Rufy. –
mi voltai per vedere chi mi aveva chiamato. -
Nami? –
domandai stupito. -
Scusami.
Quello ke ti ho detto prima deve averti ferito parecchio. – Caspita! Nami ke
mi chiede scusa? Ma allora si preoccupa per me! -
No… –
le rispondo vagamente – no, mi ha fatto pensare a delle cose… -
Ricordi? -
Sì… -
Belli o
brutti? – mi chiede avvicinandosi a me. Ho tanta voglia di stringerla tra le
mie braccia… -
Non so…
– rispondo distrattamente – quelli con Zoro, con Usopp, con Sanji e con te
sono molto belli. -
E allora
ke problema c’è? –mi chiede senza accorgersi dell’inclinazione
particolare del tono della mia voce riferendomi a lei. -
Il
problema è il Capitano Shanks. – continuo cmq. -
Ma tu non
adoravi quell’uomo? – mi chiede Nami esterrefatta. -
Sì,
appunto. Cioè… non so come dire, ecco… mi manca. -
Mmh…
– mentre riflette non posso fare a meno di guardarla. Com’è bella! – perkè
non ci fermiamo nel porto di Napoli? -
Come? -
Ho
sentito dire ke lì doveva andare il Capitano Shanks l’ultima volta ke
l’avevamo visto. – la guardo incredulo: Shanks? A Napoli? E quando mai? –
ma tu non potevi saperlo! Eri ancora svenuto quando l’ha detto! -
Wow!!!!!
– urlo io di gioia e prendo in braccio Nami, così leggera e dolce – grazie
Nami! Sei grande! EEEEEHIIIIIIIIIIIIIIII CIURMAAAAAAA!!!!!!! ROTTA VERSO IL
PORTO DI NAPOLIIIIIIIII!!!!!!!! E
così ci dirigiamo verso la solare cittadina. Napoli,
28 luglio 2002 ORE
16.30 Zona portuale-
Qualcuno
mi spiega perkè siamo qui? – domandò Zoro – perkè vedete, prima mi è
parso di sentire ke stiamo cercando il Capitano Shanks… -
Allora
hai sentito benissimo. -
Piantala
Nami! Siamo almeno sicuri ke sia qui? -
Assolutamente
no. Le mie sono semplici supposizioni basate esclusivamente su un’affermazione
del Capitano una volta. – spiegò pazientemente la ragazza. Ci
fu qualke istante di silenzio, poi Zoro espresse il suo parere: -
Eh? -
Idiota!
Volevo solo dire ke Shanks una volta ha detto ke in questo periodo sarebbe stato
a Napoli, contento? -
Ma ha
detto “a fine luglio”? – domandò Usopp un po’ sospettoso e diffidente
come Rolonoa. -
No, ha
detto “in estate”. -
COOOOME??????
– esclamarono all’unisono i due – ma ke ne sai se non se ne è già
andato??? -
Una nave
ha bisogno di stare attraccata in un porto per un po’ per fare le dovute
riparazioni e i rifornimenti – disse Sanji – e poi aveva detto di avere una
faccenda “particolare” da sbrigare. -
Esatto.
– continuò Nami – e quindi ora non rompete +! Passeggiarono
per un bel po’ prima di arrivare nel centro della città, il caldo era
insopportabile e, con molta fatica, raggiunsero una bellissima ed elegantissima
via, via Chiaia. -
Perkè
non siamo rimasti al porto, scusa? – domandò Rufy, aprendo bocca per la prima
volta dall’attracco nella città. -
Perkè
forse qui qualcuno lo conosce. – spiegò Nami – non ci avevi pensato? -
No, –
ammise – effettivamente non avevo considerato questa ipotesi… Napoli,
28 luglio 2002 ORE
16.30 Zona portuale-
Qualcuno
mi spiega perkè siamo qui? – domanda Zoro – perkè vedete, prima mi è
parso di sentire ke stiamo cercando il Capitano Shanks… -
Allora
hai sentito benissimo. -
Piantala
Nami! Siamo almeno sicuri ke sia qui? -
Assolutamente
no. Le mie sono semplici supposizioni basate esclusivamente su un’affermazione
del Capitano una volta. – spiega Nami. Dopo
un po’ Zoro esordisce dicendo: -
Eh? -
Idiota!
Volevo solo dire ke Shanks una volta ha detto ke in questo periodo sarebbe stato
a Napoli, contento? -
Ma ha
detto “a fine luglio”? – chiede Usopp un po’ sospettoso e diffidente
come Rolonoa. -
No, ha
detto “in estate”. -
COOOOME??????
– esclamano all’unisono i due – ma ke ne sai se non se ne è già
andato??? -
Una nave
ha bisogno di stare attraccata in un porto per un po’ per fare le dovute
riparazioni e i rifornimenti – spiega Sanji – e poi aveva detto di avere una
faccenda “particolare” da sbrigare. -
Esatto.
– continua Nami – e quindi ora non rompete +! Mi
chiesi cosa fosse questa faccenda “particolare”, ma + ke altro ero impegnato
a pensare a come avremmo fatto a trovarlo, perkè se non era qui Zoro e Usopp mi
avrebbero sovvertito. Camminammo
per un bel po’ prima di arrivare nel centro della città, il caldo era
insopportabile, ma io non sentivo né l’afa, né la fatica. Ci tenevo troppo a
trovare il Capitano Shanks… Ehi, un momento! -
Perkè
non siamo rimasti al porto, scusa? – chiedo. -
Perkè
forse qui qualcuno lo conosce. –mi risponde Nami – non ci avevi pensato? -
No… –
ammetto – effettivamente non avevo considerato questa ipotesi… Mentre
le rispondo però, il mio sguardo si posa su una ragazza. Non è bellissima, ma
è una bella ragazza cmq. Capelli rossi, occhi arancioni, fisico medio, petto
sviluppato, abbastanza alta… ne ho viste tante di ragazze anke migliori di
lei, ma questa… come dire,… mi ha lasciato così impressionato. Ke strana
sensazione: mi sembra di conoscerla da sempre… quegli occhi grandi e dolci,
quel suo splendido e timido sorriso… io li ho già visti da qualke parte. Napoli,
28 luglio 2002 ORE
17.00 Centro della cittàIntanto
Sanji vide una ragazza ed attaccò con la sua solita corte. Zoro da lontano lo
vide parlare dolcemente con una ragazza abbastanza alta, di corporatura normale
ma con un petto molto sviluppato, con lunghi e scalati capelli rossi lisci e
occhi da gatta arancioni. La giovane sorrideva al biondino ke aveva di fronte,
arricciando ogni tanto il suo piccolo naso alla francese. -
Io sono
Sanji e tu, o dolce creatura? -
Milena,
molto lieta. -
Sanji!!!!
– intervenne Usopp – smettila di importunare quella povera ragazza e vieni
qui! -
Hmf!! –
la nuova arrivata soffocò a stento una risata – è un tuo amico? -
Sì, una
specie. – rispose Sanji vagamente. -
Piuttosto
le hai chiesto quello ke ci serve? – domandò Rufy avvicinandosi. -
Ke cose
volete sapere… - si fermò di botto guardando il ragazzo bruno negli occhi…
Quegli occhi così neri e profondi, gioiosi, pieni di vita e dolcissimi. Era
lui, non c’erano dubbi. -
Conosci
il Capitano Shanks? – disse Nami sbloccando la situazione e non sopportando
affatto quello strano scambio di sguardi. -
Certo ke
sì – rispose la ragazza come se fosse la cosa + naturale del mondo. -
Bene –
esclamò Rufy riprendendosi da quello stato di trance, poi si avvicinò e le
prese le mani continuando – puoi portarci da lui? -
Ma certo
– rispose lei – per questo periodo è a casa con me e mia madre. Napoli,
28 luglio 2002 ORE
17.00 Centro della cittàZoro
intanto aveva cominciato a capire. Possibile…?
Disse tra sé e sé possibile ke
Shanks abbia…. (grind!gnick!
crick! Brrrrip!!
ç “rumore delle rotelle di Zoro mentre
ragiona. Cigolano un po’ perkè non è ke il giovane ne faccia un uso
eccessivo.” N.d.: autrice Milena. “;_____;” n.d.: Zoro molto triste ed
offeso). Sanji intanto era arrivato alla stessa soluzione di Rolonoa (“Infatti
non è ke ci volesse tanto ad arrivarci!” n.d.: Sanji.
“,,,,,,;______;,,,,,,” n.d.: Zoro i cui occhi sono ormai come le Cascate del
Niagara): ecco qual era la questione particolare da definire! Napoli,
28 luglio 2002 ORE
17.10 Centro della città-
Bene
– esclamò Rufy riprendendosi da quello stato di trance, poi si avvicinò e le
prese le mani continuando – puoi portarci da lui? -
Ma certo
– rispose lei – per questo periodo è a casa con me e mia madre. -
E tuo
padre? – domandò Zoro per accertarsi ke le sue supposizioni fossero vere –
c’è ancora, cioè è ancora vivo vero? -
Sì, sì
– rispose lei prontamente – anke se con il lavoro ke fa, mia madre non gli
avrebbe dato + di 2 mesi. -
Ma non
dice nulla sul fatto ke ospitate un pirata? – si meravigliò Usopp. -
E perkè
dovrebbe se proprio lui… ops! – rifletté Milena – ma stiamo parlando
della stessa persona? -
Penso di
sì… Del Capitano Shanks e di tuo padre. – disse Nami con semplicità. -
Ma…
cosa dite? – domandò la ragazza un po’ confusa – guardate ke Shanks è
mio padre. |
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