La pavimentazione architettonica da Noi realizzata si basa sulla combinazione di inerti del luogo e prodotti della Levocell s.p.a., creando così un tipo di pavimentazione unica, capace di integrare la bellezza naturale del ghiaino alla resistenza del calcestruzzo.
Questo tecnica particolare, chiamata anche "calcestruzzo lavato", prevede la realizzazione di un vero e proprio calcestruzzo, con la particolarità di utilizzare gli inerti non solo per ottenere la resistenza ma soprattutto puntando sulla bellezza estetica propria della ghiaia stessa; è dosando la percentuale degli inerti uniti alle tecniche di lavorazione che si ottengono gli effetti desiderati.
All'impasto vengono aggiunti nella centrale di betonaggio i sacchi Levocell, nominati CHROMOFIBRE VBA: questi prodotti sono una miscela di fibre e coloranti, le prime sono essenziali per dare al calcestruzzo la compattezza e la resistenza necessarie per far sì che tale pavimentazione venga usata pesino per parcheggi e piazze pubbliche; i coloranti che si presentano in 8 tinte standard accentuano la bellezza del prodotto finito.
Esistono comunque Chromofibre prive di colore, dette neutre, per valorizzare l'aspetto naturale dell'inerte e armonizzare la pavimentazione con l'ambiente circostante; queste sono utilizzate soprattutto in zone di campagna.
Prima del getto del calcestruzzo con Chromofibre (che avrà uno spessore di circa 7-8 cm.), se ritenuto necessario, verrà applicato un prodotto chiamato "Protector" per salvaguardare infissi, muretti, e tutto ciò che circonda l'area destinata alla pavimentazione.
Una volta preparato l'impasto, questo viene posato come un normale getto di calcestruzzo, facendo attenzione a restare in quota col progetto e stendendo uniformemente l'intero conglomerato.
Dopo esser stato posato, al calcestruzzo viene immediatamente applicata una mano di "Disattivante" il cui scopo è quello di ritardare il tiraggio del calcestruzzo per lo strato superficiale dello spessore richiesto.
Il Disattivante agisce solo superficialmente sul calcestruzzo, per uno spessore che varia da 0,1 a 2,0 cm secondo le richieste.
Dopo circa 24 ore dall'applicazione del Disattivante, si passa alla fase del lavaggio superficiale con un'idropulitrice, capace di scavare ed allontanare con la pressione dell'acqua lo strato ancor fluido del calcestruzzo disattivato, portando fuori l'inerte e facendo risaltare il suo aspetto naturale.
A questo punto la pavimentazione è finita ed è possibile continuare con altre realizzazioni; infatti la sequenza dei lavori prevede il getto, la stesura e l'applicazione del Disattivante; una volta passate le 24 ore è possibile lavare la zona interessata e successivamente gettare un'altra porzione, così da rendere il lavoro sequenziale e senza tempi morti, al fine di velocizzare la lavorazione stessa.