Appunti di viaggio
Anche nell'architettura come tutto il resto all'inizio
non aveva bisogno dell'informazione in quanto siccome esisteva funzionava,
rappresentava cioè se stessa come prodotto funzionante. Anche l'architettura
come la mela deve rispondere alle varie epoche. Il Bauhaus lega l'architettura
alla funzionalità. Oggi invece il messaggio che l'architettura vuole
comunicare non è più così chiaro da qui il termine
MARSUPIALE in quanto dobbiamo imparare a leggere il messaggio che
c'è dietro, e l'architettura sta imparando anzi ha già imparato
l'uso di figure retoriche e metaforiche.
La pubblicità vera e propria forse ci chiarisce
il processo; prima la pubblicità sottolineava la bontà del
prodotto, qualità oggettive, oggi è basata su associazioni
soggettive mentre le qualità dell'oggetto vengono date per scontate.
Il problema è che il messagio essendo invisibile
pochi lo riescono a decifrare.
Es. - Centre Pompidour (
Piano e Rogers ). Questo edificio è l'ultimo esempio di una architettura
oggettiva in quanto è un edificio macchina, all'esterno sono presenti
impianti, scale, accessi, ecc... L'unico messaggio che trasmette è
la sua funzione.
-
Museo del mare ad Amsterdam ( Piano) 30 anni dopo lo stesso architetto
progetta un edificio che evoca il mare, gli da la forma di una nave.
- La mediateca Sendai (Toyo Ito) vedendolo si direbbe un edificio
razionalisa ma ll'interno si sviluppa una foresta per evidenziare il rapporto
tra tecnologia e natura.
-
Guggenheim di Bilbao ( Frank O.Gehry) Cattedrale laica moderna,
un simbolo forte per la città, per la società ed altro ancora...
Nella rete informatica lo stesso concetto può
essere chiarito in quanto fino agli anni '80 si utilizzavano sistemi Ms-Dos
in cui bisognava scrivere tuto e con un certo ordine. Oggi anche l'informatica
usufruisce di figure retoriche e metaforiche, es. le icone del computer.