LA GUERRA E' COLPA MIA

Ho il bisogno di dire quello che mi sento dentro, forse ho il bisogno di mettere a tacere la mia coscienza. Sono un po’ di giorni che è cominciata la guerra in Iraq. Dopo tanti anni (finalmente?!?) è arrivata una guerra importante, così importante che qualsiasi mezzo di informazione non parla d’altro; questa non è la solita guerra in cui qualcuno si scontra e muore e sopravvive, questa guerra è diversa! Per questa guerra si stanno mobilizzando tutti: persone comuni e politici. I comuni fanno le manifestazioni e appendono le bandiere sui balconi. I politici cercano di evitare uno smembramento tra le nazioni alleate e in più partecipano alle manifestazioni o inseriscono nei loro cartelloni pubblicitari di presentazione alle prossime elezioni simboli di pace. Tutti però sono d’accordo su di un punto, la guerra non è colpa nostra: c’è chi sostiene che la guerra sia colpa degli americani e c’è chi sostiene che la guerra sia colpa di Saddam. Volete sapere la verità? La guerra è colpa mia! Mia. Sono io che ho costretto l’occidente a dichiarare guerra. Io ho costretto il capitalismo a dichiarare guerra. Il capitalismo è la mia unica forma di sostentamento e non posso permettere che decada. Io consumista ho bisogno di questa guerra. Non pensate che abbia bisogno del petrolio o abbia bisogno di distruggere per ricostruire e guadagnare con l’edilizia; questi bisogni sono di corta durata. Ho bisogno di questa guerra perché il mio capitalismo non ha più sbocchi, l’Europa e l’America sono mercati saturi, sono mercati in cui tutto quello che c’era da consumare è stato consumato. Noi consumisti abbiamo bisogno di una terra vergine, in cui trapiantare il capitalismo e dare nuova linfa a questo movimento economico. Intorno all’Iraq c’è così tanto da consumare. Pensate a quante persone ancora non hanno lo stimolo allo shopping. Quante persone lavorano per comprarsi da mangiare e basta. Che spreco…non meritano anche loro la democrazia. Non meritano un lavoro che gli consenta di soddisfare i loro bisogni superflui? Quanti DVD, cellulari, cosmetici e scarpe potrebbero comprare dopo questa guerra? Dopo che noi salvatori gli porteremo la democrazia del capitalismo? Siete convinti che l’America faccia questa guerra per il petrolio? Disprezzate questa guerra? Dovreste ringraziare gli americani e i loro alleati. Il loro unico scopo è consentire a noi comuni consumisti questa vita così confortevole. Loro non vogliono che i loro amati figli del consumo vivano come le popolazioni dell’Africa. L’Africa è un territorio che non interessa a nessuno. Credo che nel territorio africano ci siano più guerre che in tutto il resto del mondo ma queste guerre non sono interessanti come questa. L’Africa è un territorio dimenticato dal dio denaro, qui il capitalismo non potrebbe mai attaccare e quindi il dio denaro non interverrà mai per bonificarla. Per fortuna questo dio può bonificare ancora molto, quindi ringraziate con me il nostro dio che ha deciso di farsi conoscere anche dagli iracheni pregando che non si fermerà al solo Iraq ma si espanderà ancora e ancora. Fatemi un favore, togliete quelle bandiere inneggianti la pace o smettete di essere consumisti. La colpa è vostra, quindi se dovete manifestare fatelo contro di voi. Stiamo rovinando questo pianeta e continuiamo ancora a dare la colpa a chi ci governa. Non si può dare la colpa ai burattini dell’economia.


Firmato un consumista pentito che da oggi cercherà di resistere agli impulsi da consumista che nel proprio piccolo, senza aspettare qualche movimento strumentalizzabile dai media, cercherà di allontanare da se il capitalismo.
Roberto [ lattuga@inwind.it ]

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