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Principesse Le ragazze si possono divider
in varie tipologie, secondo una disposizione piramidale: alla base ci sono le
ragazzine qualsiasi, poi le semplici ragazze, poi salendo le donzelle, poi le
fanciulle, poi le Miss,... fino ad arrivar in cima dove si incontrano le
principesse; al vertice di questa struttura c'è la Principessa. Questa classificazione non è
immutabile: ad esempio una fanciulla potrebbe rivelarsi principessa, ma se
succede è perché comunque la fanciulla era già nell'anima principessa, ha
dovuto semplicemente (crescendo) maturar in sé questa consapevolezza ed
esternarla. Quindi Principessa si nasce e a volte si può pure diventarlo:
comunque bisogna aver una predisposizione particolare, un talento. Il titolo di
Principessa, infatti, non lo si compra (per fortuna), lo si ha nel sangue e
basta. Naturalmente più si sale i
gradini, più si restringe il numero di persone che compone le varie classi. Ciò
rende la situazione difficile perché non è facile trovar le principesse
(bisogna aver la fortuna e la capacità di incontrarle e riconoscerle), ma allo
stesso tempo è bellissimo perché, come per tutte le cose, la rarità
caratterizza le persone di incredibil valore. Ricercare la principessa è un
bel casino. A volte la ricerca è vana (può venir voglia di rinunciarci), ma ne
vale la pena perché quando si centrerà l'obiettivo il tesoro che si aprirà
davanti ai propri occhi sarà meraviglioso e farà pensare che le fatiche (anche
le più dure) sopportate fino a quel momento non sono minimamente correlabili
alla fortuna trovata. Di ragazze ce ne sono
un'infinità, di Principessa una sola. Ma quali caratteristiche
possiede una principessa? Che cosa la distingue dal resto del gruppo? Bèh, ognuno ha la sua
risposta. Ecco la mia, anche se mi è quasi impossibil spiegar con esattezza ciò
che penso. Ci provo. Principessa lo si è
nell'anima: descrive la sensibilità, la profondità, la splendida poesia che
sta scritta nel cuore di una fanciulla. Una Principessa deve esser
innanzi tutto Artista o Poeta della vita. Deve cioè esprimere quella stranezza
di approcciarsi alla vita, al mondo che la fa emergere dalla massa e dalla
contromassa. C'è infatti la massa (uniforme, livellata); poi c'è chi va contro
la massa, ma alla fine crea una contromassa anch'essa mediocre perché al suo
interno si è comunque tutti uguali, non c'è creatività, non c'è
imprevedibilità. Prendiamo per esempio i giovani: ci son quelli coi capelli
tutti in piedi, con su catenazze, anellazzi, orecchini a go-go, scarponi e
sigaretta tattica. Bèh, quelli secondo me non sono la risposta al sistema che
uniforma pensieri e teste, ma sono anch'essi una massa mediocre (interpretano
dei personaggi) perché sono fra loro tutti identici. È un artificio del
sistema: ti dicono che se non vuoi esserne parte puoi inserirti in un'altra
corrente, ma comunque è sempre il sistema a crear quell'alternativa facendoti
credere di essere libero e di andare controcorrente. Si è però sempre nelle
loro mani. Grazie al suo essere Artista o
Poeta, la Principessa sa osservare, sa stupirsi, sa trattener l'essenziale, sa
capire le tue pause, sa innalzare o calmare i tuoi ritmi quando è il momento,
sa indovinare il momento, sa sorprenderti, sa stupirti. Ama la particolarità e
sa comprender l'importanza di taluni dettagli che poi fanno la differenza in un
rapporto. Sa infine attender, aspettare e condivider le emozioni (belle e
brutte) che vive. La Principessa deve quindi
uscir dagli schemi, amare e ricercare la poesia (in senso lato) e posseder
un'anima poetica: cioè, mentre la guardi, mentre la osservi, deve lasciarti di
stucco, senza parole, in contemplazione davanti a cotanta creatività,
imprevedibilità, sensibilità, dolcezza. È un po' come quando si vede un cielo
stellato, un'alba nel deserto, un tramonto romantico: uno non trova parole per
descrivere lo spettacolo cui sta assistendo. Non si prova invidia. Si prova solo
voglia di ringraziar il Signore per averti dato quella fortuna. La Principessa poi deve allo
stesso tempo essere intelligente, leggere fra le righe e capir la poesia, le
qualità che ci sono nell'uomo che ha di fronte per trasformarlo, con la sua
dolce melodia, in un principe azzurro. È come un violino durante talune
canzoni: entra all'improvviso nello spartito e trasforma il suono in un'opera
d'arte perché riesce a colpire, stimolare, penetrare nell'anima. Penso che un uomo non desideri
altro che esser accettato e amato per quello che è. Un uomo desidera trovar la
principessa che sappia rispettarlo, capirlo, che sia affascinata dalla sua
poesia, che sappia fermarsi a notare e comprendere le sue piccole stranezze, le
cose che per molti non hanno senso, non dicono niente, ma che nascondono la sua
essenza e ne rappresentano la chiave di lettura. La Principessa è quindi in
grado di completare la persona che ha con sé ed esserne completata. La Principessa non è perfetta:
ha difetti, molti (splendidi) difetti che magari quando emergono ti fan girare
le scatole, ti fan arrabbiare, ma appena la guardi negli occhi... tutto passa,
l'irritazione si dissolve e il cuore si scioglie dinnanzi a lei. Anche la
Principessa ha i suoi passaggi a vuoto, i suoi limiti, le sue giornate un po'
storte: va aspettata, va aiutata, va capita, va protetta, va rispettata e
soprattutto va amata per sempre. La Principessa, insomma, è una
persona normale, ma talmente normale che la sua normalità la fa diventare
eccezionale, unica. Esempio: ognuno ha una sua casa (o una qualsiasi altra cosa)
dei sogni. Questa è comunque una casa come tutte le altre, fatta di fondamenta,
di muri, di finestre, di soffitti, di tetti,... ma son i dettagli che la fan
diventare la casa dei sogni, diversa da tutte le altre: i balconi fioriti, il
prato verde attorno, il tetto rosso come dico io, il portico in un certo modo, i
colori giusti, le porte rifinite con buongusto... e ogni dettaglio ha un suo
significato, una sua storia. La Principessa è infine umile:
non fa pesare il fatto che abbia un'anima nobile, si comporta come l'ultima fra
gli ultimi e ciò nobilita ed esalta ancor di più il suo esser principessa. La Principessa non è bella,
non è brutta, non è bassa, né alta, né magra, né grassa, né bionda, né
bruna, né dolce, né aspra,... è limitativo! È semplicemente Principessa,
Principessa e basta, con solo la sua allegria, gioia di vivere, talento e
poesia. Esiste la Principessa? Penso di sì; per ora la mia
non ha un nome, né un volto; è solo forse un principio d'idea, un qualcosa che
gira nell'aria. Ma c'è. E giuro che quando la troverò il suo nome riempirà le
prossime righe! Buongiorno Principessa ! "Amare è, prima di tutto, rendersi amabili. Dunque, è darsi, di tanto in tanto, una ripassatina al carattere, magari acido, attaccabrighe, petulante, freddo, variabile, inchiodato a se stesso..., per rivestirsi di un carattere festivo, colloquiale, sensibile, attento, generoso; rivestirsi di un carattere "solare", perché proprio dal sole impara: il sole dà, la luna prende." |
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