ASSETTO GEOLOGICO

        La successione litostratigrafica delle Salinelle di Paternò è nota con metodi diretti (perforazioni eseguite da Tecno Ter s.n.c.) fino a 15 m di profondità; i dati dei sondaggi indicano che al di sotto dei primi 3-4 m di argille azzurre risedimentate sono sovrapposte colate laviche di età diversa (lave dei centri eruttivi dell’ellittico e lave dei centri eruttivi alcalini). L’esame degli affioramenti presenti nelle aree contigue ha permesso di estrapolare,   nelle linee generali, gli altri termini litologici presenti in profondità (Successione litostratigrafica delle Salinelle di Paternò) . La successione prosegue con le argille marnose azzurre del Pleistocene medio (substrato etneo) sovrapposte alla Serie Gessoso-Solfifera (costituita da sali, gessi e calcare di base) che a sua volta  poggia su litologie flysciodi costituite da livelli argillosi e sabbioso-arenacei, quest’ultimi talora molto potenti. I suddetti terreni  sarebbero quelli interessati dall’attraversamento dei fluidi derivanti dai fenomeni post-vulcanici. Le Salinelle del Fiume e di S Biagio sono costituite da una simile successione litostratigrafica che si differenzia da quella di Paternò per la natura litologica del substrato ricoperto dalle argille azzurre risedimentate (depositi alluvionali terrazzati di origine continentale e marina, di tipo sabbioso-argilloso).  

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