RIASSUNTO
Salse,
maccalube, salinelle sono i termini utilizzati per definire le emissioni
idroargillose che caratterizzano i territori ricadenti nei comuni di Paternò e
Belpasso. Viene ipotizzato che tali fenomeni rappresentino l’anello di
congiunzione fra l’attività dell’Etna
e gli ultimi segni di un’antica attività vulcanica la cui
testimonianza attuale è rappresentata dal vulcanetto di Paternò.
Le emissioni
superficiali sono il prodotto dei fenomeni fisici (conduzione e convezione) che
interessano le falde acquifere profonde sollecitate termicamente da
un’intrusione magmatica in fase di raffreddamento. La risalita delle acque
freatiche lungo discontinuità strutturali e stratigrafiche (faglie, fratture,
piani di stratificazione) è favorita dal decremento della densità (per
riscaldamento e addizionamento di volatili di origine magmatica) e dalla
pressione esercitata dallo spessore impermeabile sovrastante. Le caratteristiche
fisiche (bassa temperatura) e chimiche (elevata salinità) delle acque
suggeriscono l’esistenza di circuiti idrici profondi molto lunghi e lenti
nonchè diluizioni con falde superficiali fredde e a basso tenore salino. I
sedimenti argillosi erosi durante la risalita dei fluidi, accumulandosi in
superficie hanno creato diversi vulcanetti di fango di dimensioni eterogenee che
conferiscono al territorio un’aspetto molto suggestivo.