ESTATE 2001

Grande successo di visitatori alla mostra 

"Antichità e Artigianato" 

organizzata dall'Associazione nei giorni 11, 12 e 13 agosto. In tre soli giorni hanno visitato la "Parrocchia"oltre 500 persone (di cui 300 firme registrate!).

Nell'ambiente suggestivo della Collegiata sono rimasti esposti per tre giorni alcuni dei più significativi documenti riguardanti la storia di S. Maria e delle sue famiglie. Gli ospiti che ci hanno visitato sono rimasti meravigliati dai bellissimi documenti di cui certamente non immaginavano nemmeno lontanamente l'esistenza. Grande interesse quindi per la storia delle proprie origini, ma non solo, in quanto sono venuti molti visitatori forestieri anche occasionali, che sono rimasti letteralmente abbagliati dalla bellezza della Chiesa di cui non conoscevano nemmeno l'esistenza. Vista da fuori, a prima vista, infatti, la "Parrocchia" non sembrerebbe riservare tutte quelle inaspettate bellezze.

Grande successo anche della "mostra nella mostra" dedicata ai lavori artigianali antichi e moderni. Merletti, pizzi, ricami all'uncinetto e al tombolo sono usciti dalle case di S. Maria come d'incanto e hanno riempito i locali dietro l'abside, colmando così un vuoto che avrebbe potuto dare meno risalto alla Mostra più importante.

Seguitissima da un folto pubblico la cerimonia di inaugurazione, che ha visto presenti, oltre al Presidente dell'Associazione che faceva gli onori di casa, i signori:

Claudio Crisi, sindaco del comune di Tione degli Abruzzi; che ha porto il saluto dell'Amministrazione Comunale, complimentandosi con l'Associazione per l'efficienza dell'organizzazione;
dott. Gerardo Miroballo, direttore dell'Archivio di Stato dell'Aquila; ha esposto sinteticamente ma in maniera efficace, i motivi che inducono un'Amministrazione dello Stato, sempre restia a mostrarsi in pubblico, a portare fuori casa i suoi tesori; quante volte ognuno di noi si chiede " chi siamo? da dove veniamo?"; questo evento vuole contribuire a dare una risposta a tali interrogativi;
dott. Pasquale Casale, funzionario della Regione Abruzzo e autore di studi sul fenomeno del brigantaggio nelle valli del Sirente agli inizi del XIX secolo. Ha raccolto i suoi studi in un bellissimo libro che è acquistabile in questi giorni nei locali pubblici della vallata (a prezzo ridotto) e prossimamente in libreria.
ing. Pietro Tronca, studioso dei luoghi, ha condotto lunghe ricerche sulla storia di questa valle a cominciare dai primi insediamenti preitalici; nel brevissimo arco di 10 minuti ha snocciolato riferimenti storici e cifre statistiche riguardanti la popolazione di S. Maria nel corso dei secoli, non trascurando la toponomastica. Ci ha fatto capire che S. Maria, cresciuta intorno a un villaggio sorto vicino la Collegiata di S. Maria Assunta verso l'anno 1100-1200, è diventato un borgo fortificato con una certa autonomia ed è poi rimasta praticamente immutata negli ultimi 200-250 anni.
dott. Giampaolo Arduini, giornalista e figlio di famosi artigiani del rame aquilani. Ha parlato in generale dell'economia artigianale dei nostri luoghi che va scomparendo e ha lanciato un appello alle amministrazioni locali affinché si adoperino per sfruttare le  potenzialità inesplorate di cui la vallata è ricca.
dott.ssa Daniela Nardecchia, funzionario dell'Archivio di Stato dell'Aquila, moglie del dott. Massimo Galassi che tutti conosciamo, è stata la vera artefice della Mostra. Solo poche parole per ringraziare tutti per l'opportunità che le è stata offerta di mettere in luce i tesori nascosti di questo piccolo paese.

A presentare la "mostra nella mostra" ha provveduto la sig.ra Sandra Rampini che l'ha fortemente e caparbiamente voluta (meno male). Difficilmente potremo rivedere tutti insieme questi capolavori del lavoro femminile.

Alla cerimonia è seguito un piccolo rinfresco, molto gradito, con dolci locali confezionati dalle donne di S. Maria, bevande freschissime e spumante preparato e offerto dal presidente.

Come presidente dell'Associazione mi sento in dovere di ringraziare tutti coloro che hanno collaborato al successo della manifestazione:

Antonio Colella, che ha lavorato dietro le quinte in maniera assidua e costante, mantenendo i contatti con la dott.ssa Nardecchia e l'Associazione;
Paolo e Fabio Battista, infaticabili lavoratori sempre pronti a mettersi a disposizione;
Francesco Gentile, che ha sacrificato parte delle sue ferie per dare una mano determinante;
Giovanni Battista, Lino Renzi, Gaetano Persi (pur nelle sue delicate condizioni), che hanno sorvegliato di notte i capolavori esposti;
Bruno Renzi, che all'ultimo momento ha fatto il giro del paese per reperire vecchi arnesi, attrezzi e cimeli dell'antica civiltà contadina, che hanno arricchito notevolmente l'esposizione.

Un vivo ringraziamento a tutte le compaesane e i compaesani che si sono prodigati a prestare i loro piccoli tesori gelosamente custoditi.

Grazie di cuore, da parte di tutta l'Associazione, a tutti i visitatori che ci hanno onorato della loro preziosa presenza.  

Molto presto saremo in grado di mostrarvi le bellissime foto che testimoniano la riuscita della manifestazione.

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il giorno martedì 21, c'è stato il  passaggio della Fiaccola di Papa Celestino che da quest'anno, grazie al nostro diretto interessamento, è tornata a fermarsi, come ormai consuetudine e come ci dice la storia, alla Chiesa Collegiata S. Maria Assunta.

Purtroppo, in un'estate torrida e senza pioggia, in poche ore si è scatenato un temporale (l'unico dell'estate) che ha sconvolto tutti i nostri piani e ha fatto saltare tutti i tempi del programma ufficiale. Gli inconvenienti sono stati molteplici: dalla Messa celebrata inspiegabilmente prima dell'arrivo della fiaccola, all'arrivo anticipato della staffetta avendo saltato la sosta di Tione, fino alla definitiva rinuncia degli orchestrali, già pronti e disposti a suonare anche in Chiesa, che sotto la pioggia battente, non hanno avuto modo di poter scaricare le delicate strumentazioni elettroniche.

Anche il mixer dell'Associazione ha fatto cilecca, con il rischio di rimanerci incollati per le scosse elettriche distribuite a chi osava avvicinarvisi con le scarpe bagnate! 

Ma non è saltato il programma ... culinario. In un batter d'occhio sono stati trasportati dai Soci nel locale della confraternita i pentoloni di sugo e cotiche e fagioli; è stato approntato un fornellone per la cottura delle pennette e in un battibaleno, mentre gli ospiti assaggiavano le cotiche e fagioli, la pasta cuoceva. La serata è continuata così fino a tardi e, nonostante lo scombussolamento dei piani, siamo riusciti a cuocere (grazie al fuochista Giovanni Battista e all'aiutante Francesco Gentile) circa 20 kg di pennette e a soddisfare la numerosa gente che era venuta anche per questo. Abbiamo valutato che gli ospiti non sono stati meno di 250.

Altro successo dunque, nonostante l'inclemenza degli agenti atmosferici, dell'organizzazione dell'Associazione che con prontezza di riflessi ha saputo mantenere la necessaria lucidità nello scompiglio generale.

In questa strana estate non c'è stato spazio purtroppo per l'annunciata cena sociale.

A questo punto non si può continuare a rimanere indifferenti al clima che continua ad aleggiare a S. Maria, e nel ringraziare tutti coloro che sono stati vicini all'Associazione nell'organizzazione delle manifestazioni, preme fare qualche riflessione. I soci/creativi/collaboratori/lavoratori sono sempre pochi e sempre gli stessi. Per quanto ci si sforzi nel coinvolgimento delle persone, rimane sempre un muro, un muro di gomma, contro il quale si infrange. o meglio rimbalza ogni tentativo di approccio. C'è un manipolo di irriducibili per i quali la guerra non è mai finita e c'è sempre un nemico da abbattere. Ma l'hanno capito o no che con tale comportamento non fanno altro che alimentare la divisione e l'apartheid ?. Due parole, ma non più di due, è doveroso spendere per gli isolati. Ci sono alcuni elementi, in altri momenti fattivi e partecipi, che hanno deciso che l'Associazione non è cosa loro. "Io mi faccio i fatti miei, non mi mischio con nessuno e vivo in pace con tutti": questo è il loro motto. Questo è il modo di ragionare di gente che non ha idee, non ha iniziativa e che si lascia vivere addosso: sembrano GLI INDIFFERENTI  di Moravia (con le dovute cautele): certamente non fanno una bella figura!. Infine ci sono gli offesi. Chissà quali torti avranno mai subito e da chi? Essi per non fare, si dichiarano OFFESI.

.... Ma gli Isolati Volontari (indifferenti e offesi) lo sono sul serio o è solo una scusa perché non sanno fare?.

La nostra Associazione  di questa gente non sa che farsene e lo ha ampiamente dimostrato quest'estate. Poche cose ben fatte valgono molto più di tante cose solo pensate o fatte male.

Noi non siamo stanchi, anzi stiamo già lavorando per l'anno prossimo, a prescindere da chi sarà il Presidente e il nuovo Consiglio di Amministrazione, che verranno rieletti a dicembre.

Le idee frullano nelle teste delle persone intelligenti e volenterose, senza muschio nel cervello. Tutti quelli che si sentono tali sono invitati a contribuire.

John Kennedy ha detto che "i posti più caldi dell'inferno dovrebbero essere riservati a quelli che, di fronte ai nostri momenti di dolorosa transizione, hanno mantenuto una neutralità".

Partecipare, sentirsi coinvolti e volersi bene significa combattere la neutralità, ovvero l'indifferenza!

Grazie

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I periodi pregressi (da gennaio a dicembre 2000 e da gennaio a maggio 2001) sono stati archiviati. 

Ne può essere richiesta copia, che sarà recapitata via e-mail, previa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione dell'Associazione.