DAL LIBRO "iL GRANDE MARE DI SABBIA"

STEFANO MALATESTA

"...l'ospitalità nel deserto era incommensurabile,come la fede dei suoi abitanti..."

 

"Il deserto è sempre stato un luogo portentoso per tutte le religioni, dove sono avvenute rivelazioni impensabili altrove, perché la smisuratezza dello spazio vuoto induceva ai pensieri più arditi e quello che fantasticavano alcuni, non conoscendo limiti, si gonfiava e si innalzava, prendendo forme smisurate, destinate a cambiare il mondo..."

 

"Il deserto appariva per quello che era, fonte di pericoli reali e non immaginari: un territorio senza legge, né pietà, in mano ai predoni e ai briganti, molto più determinati e letali di tutti i mostriciattoli che potevano uscire dal subconscio e molto più concreti..."

 

"Quando ti svegli nel deserto, al mattino, fa ancora freddo e dopo il caffè si ha voglia di sciogliere le gambe e camminare e sotto i tuoi piedi la sabbia scricchiola, perché la poca umidità dell'aria si è condensata in basso e ha formato una crosta. Ma tu non ci fai nemmeno caso, sei abituato a sentire la sabbia crepitare di mattina e non ti rendi conto che la vita nelle oasi dove non ci sono sorgenti dipende da questa umidità condensata e sottratta all'evaporazione dalla straordinaria capacità delle sabbie di assorbirla, di ripararla dal calore e di conservarla. QUESTO E' GIA' UN MIRACOLO,IL MIRACOLO DEL DESERTO. Chi arriva per la prima volta in un'oasi verdeggiante, dove gli uomini vivono in casbe fortificate, pensa che da qualche parte ci debba essere una sorgente che dà vita a tutte le palme, ai fichi,ai melograni, ai pistacchi, agli orti e non potrebbe mai immaginare che l'acqua che vede scorrere nei canali a cielo aperto è acqua inventata. In molte oasi sahariane non ci sono sorgenti,ma gallerie drenanti, chiamate foggara, che raccolgono l'acqua conservata dalla sabbia o nelle cavità rocciose del sottosuolo attraverso un'immensa e capillare rete, funzionando da condensatori..."

 

"Tutti quelli che mettono piede per la prima volta nel Sahara o in qualsiasi altro luogo desertico hanno l'impressione di un vuoto,dove non succede nulla. Mentre è un pieno dove succede tutto,ma poi non ce ne rendiamo conto perché rispetto ai nomadi siamo quasi ciechi. La differenza sta nell'intensità, ma soprattutto nella durata dello sguardo. Noi guardiamo un paesaggio consecutivamente per cinque minuti al massimo, che è già un tempo enorme. Loro lo guardano per ore e uno si domanda cosa renda così interessante il deserto che a noi sembra un luogo assolutamente immoto...."

 

" ...si tratta di un'esperienza simile alla ripetizione all'infinito di una parola o di un segno,in modo da indurre una ipnosi. L'effetto è sempre lo stesso: la perdita del significato acquisito e la nascita di uno nuovo..."

 

"La visione degli uomini del deserto è una visione utilitaristica e nello stesso tempo mitica e le due posizioni che sembrano essere in opposizione, in realtà sono complementari...."

 

"E l'oasi, il cui mantenimento ha richiesto tante energie, è anche creazione miracolosa, non solo orto e giardino che danno frutti e che sfamano, ma anche luogo paradisiaco e magico dove avvengono miracoli come la nascita dell'acqua..."

 

"Nel deserto succedono strane cose. Lo sapevi che il fenomeno dei miraggi si ripete molto spesso negli stessi luoghi,con qualsiasi tempo e con qualsiasi temperatura?E che il deserto può prendersi gioco di te?Emette una risatella stridula e i tuareg dicono che sono un certo tipo di canne secche che strofinandosi tra loro producono un suono assolutamente identico a una risata..."

 

"Il deserto sembra arido e completamente privo di vegetazione solo a chi non ha occhi per sapere guardare..."

 

" nel deserto sono sbocciati i fiori di Cristo..."

                                                                       San Gerolamo

 

"Ma io non conosco la solitudine. Tre anni di deserto me ne hanno dato il gusto. Non ci si spaventa affatto di una giovinezza che si consuma in un paesaggio minerale, ma sembra che, lontana da sé, è il mondo intero che invecchia. Gli alberi hanno formato i loro frutti, il grano è spuntato da sotto la terra e le donne sono già belle... ma la stagione avanza e uno è trattenuto lontano... e i beni della terra scivolano via dalle mani come la sabbia fine delle dune..."

                                                 Antoine de Saint Exupéry (Terre des hommes)

 

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