Pomarance è posta al centro di un
territorio di grande interesse storico artistico (tra Pisa, Siena,
Volterra, Firenze, Livorno, e Massa Marittima) nell’Alta Maremma
toscana denominata "Le Colline Metallifere".
Panoramica aerea di Pomarance (Foto Charles Joseph)
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Benché non rientri negli itinerari turistici più conosciuti, come
tanti altri piccoli centri storici, è ricca di tesori archeologici,
paesaggistici e artistici ed è valorizzata da un’urbanistica curata e
attenta, testimonianze di un passato in cui questa regione era fra le
capitali del mondo.
Campanile della Chiesa Parrocchiale
Il campanile costruito e terminato nel 1899 è opera dell'architetto
Luigi Bellincioni (Foto E.Anichini)
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Campanile del Marzocco
Antico campanile del Marzocco. In alto si osserva la "Campana
di S. Michele delle Formiche" (Foto E.Anichini) |
Già castello di Ripomarance, è conosciuta a partire dal X secolo
d.C., il suo nucleo storico ancora conserva l’antica morfologia con le
mura castellane, le porte, i palazzi medioevali e rinascimentali e l’antica
chiesa romanica di San Giovanni Battista.
Chiesa Parrocchiale in Via Mascagni
Pieve del sec. XII° in pietra tufacea. La facciata con 5 arcate cieche
e capitelli decorati è, nella sua parte inferiore di puro stile
romanico. La parte superiore è stata rifatta nel secolo XVIII° (Foto
E.Anichini)
Agli inizi dell’800 Pomarance conobbe un periodo culturalmente ed
economicamente fiorente, fu nel 1818 che Francois De Larderel, brillante
imprenditore francese, fondò quello che è diventato il centro della
geotermia italiana e della sperimentazione di energie alternative e
naturali. Larderello nasce in una vallata circondata da morbide colline
ricoperte di macchia mediterranea, soprannominata suggestivamente
"La valle del diavolo". È qui che i soffioni boraciferi
alimentano una ventina di centrali geotermo-elettriche per miliardi di
KW annui. In un affollarsi di tubi argentati e tralicci svettano
imponenti le torri di raffreddamento in cemento dalla caratteristica
forma a clessidra, che scagliano in alto il vapore bianco, potente forza
imprigionata che muove tutto il sistema. Un paesaggio bizzarro e
originalissimo, a metà strada tra fantascienza, natura e archeologia
industriale.
Ma il XIX° secolo ha dato vita a Pomarance anche a una cultura e a
un gusto architettonico e decorativo raffinatissimi, comprovati dai bei
palazzi di Via Roncalli e dalla presenza di due teatri perfettamente
conservati e funzionanti: il teatrino De Larderel e il teatro
"Accademia dei Coraggiosi".
Teatrino De Larderel
(Foto Donati Silvano) |
Teatro "Accademia dei Coraggiosi"
(Foto Donati Silvano) |
Il Palazzo Bicocchi, di proprietà comunale, nel 1996 è stato aperto
al pubblico consentendone la visita al piano terra e al piano nobile. Si
tratta di una dimora borghese dall’arredo sontuoso e dai decori
elegantissimi. Ogni dettaglio ci è stato tramandato miracolosamente
intatto offrendoci l’opportunità, rara e preziosa, di comprendere lo
stile di vita, gli usi e i costumi di una famiglia borghese dell’800,
inserita in un contesto rurale.
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