Rallegrati,
Gerusalemme,
e voi tutti che l'amate, riunitevi.
Esultate e gioite,
voi che eravate nella tristezza:
saziatevi
dell'abbondanza
della vostra consolazione.
Colletta
O
Dio, Padre della luce, tu vedi le profondità del nostro cuore: non permettere
che ci domini il potere delle tenebre, ma apri i nostri occhi con la grazia del
tuo Spirito, perché vediamo colui che hai mandato a illuminare il mondo, e
crediamo in lui solo, Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore. Egli è Dio...
1^
Lettura
1Sam 16, 1.4. 6-7. 10-13
Dal
primo libro di Samuele
In
quei giorni, il Signore disse a Samuele: “Fino a quando piangerai su Saul,
mentre io l'ho rigettato perché non regni su Israele? Riempi di olio il tuo
corno e parti. Ti ordino di andare da Iesse il Betlemmita, perché tra i suoi
figli mi sono scelto un re”. Samuele fece quello che il Signore gli aveva comandato e venne a Betlemme; gli
anziani della città gli vennero incontro trepidanti e gli chiesero:“E' di
buon augurio la tua venuta?”. Rispose “E' di buon augurio. Sono venuto per sacrificare al Signore.
Provvedete a purificarvi, poi venite con me al sacrificio”. Fece purificare
anche Iesse e i suoi figli e li invitò al sacrificio. Quando furono entrati,
egli osservò Eliab e chiese: “E' forse davanti al Signore il suo
consacrato?”. Il Signore rispose a Samuele:“Non guardare al suo aspetto né
all'imponenza della sua statura. Io l'ho scartato, perché io non guardo ciò
che guarda l'uomo. L'uomo guarda l'apparenza, il Signore guarda il cuore”.
Samuele chiese a Iesse: “Sono qui tutti i giovani?”. Rispose Iesse: “Rimane ancora il più piccolo che ora sta a pascolare il gregge”. Samuele
ordinò a Iesse: “Manda
a prenderlo, perché non ci metteremo a tavola prima
che egli sia venuto qui”. Quegli mandò a chiamarlo e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e gentile
di aspetto. Disse il Signore: “Alzati e ungilo: è lui!”.
Samuele prese il corno dell'olio e lo consacrò con l'unzione in mezzo ai suoi
fratelli, e lo spirito del Signore si posò su Davide da quel giorno in poi.
Parola di Dio
Salmo
Sal 22
"Il
Signore è il mio pastore:
non manco di nulla"
Su
pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce.
Mi
rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome. R
Se
dovessi camminare in una valle oscura, non
temerei alcun male,
perché tu sei con me. Il
tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. R
Davanti
a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici:
cospargi
di olio il mio capo. Il mio calice trabocca. R
Felicità
e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita,
e
abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni. R
2^
Lettura
Ef 5, 8-14
Dalla
lettera di San Paolo agli Efesini
Fratelli,
un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come
i figli della luce; il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e
verità. Cercate ciò che è gradito al Signore, e non partecipate alle opere infruttuose
delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente, poiché di quanto viene
fatto da costoro in segreto è vergognoso perfino parlare. Tutte queste cose che vengono apertamente condannate sono rivelate dalla luce,
perché tutto quello che si manifesta è luce. Per questo sta scritto: “Svègliati, o tu che dormi, dèstati dai morti e
Cristo ti illuminerà”. Parola di Dio
Canto
al Vangelo
Gloria
a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Io
sono la luce del mondo,
dice il Signore,
chi segue me avrà la luce della vita.
Gloria
a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Vangelo
Gv 9, 1-41
Dal
Vangelo secondo Giovanni
In
quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli
lo interrogarono: “Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli
nascesse cieco?”. Rispose Gesù: “Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma
è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio. Dobbiamo compiere le
opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando
nessuno può più operare. Finché sono nel mondo, sono la luce del mondo”. Detto questo sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango
sugli occhi del cieco e gli disse: “Và a lavarti nella piscina di Siloe (che
significa Inviato)”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i
vicini e quelli che lo avevano visto prima, poiché era un mendicante, dicevano:
“Non è egli quello che stava seduto a chiedere l'elemosina?”. Alcuni
dicevano: “E` lui”; altri dicevano: “No, ma gli assomiglia”. Ed egli
diceva: “Sono io!”. Allora gli chiesero:“Come dunque ti furono aperti gli occhi?”. Egli
rispose: “Quell'uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, mi ha spalmato
gli occhi e mi ha detto: Và a Siloe e lavati! Io sono andato e, dopo essermi
lavato, ho acquistato la vista”. Gli dissero: “Dov'è questo tale?”. Rispose: “Non lo so”. Intanto condussero dai farisei quello che era stato cieco: era infatti sabato il
giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i
farisei dunque gli chiesero di nuovo come avesse acquistato la vista. Ed egli
disse loro: “Mi ha posto del fango sopra gli occhi, mi sono lavato e ci
vedo”. Allora alcuni dei farisei dicevano: “Quest'uomo non viene da Dio, perché non
osserva il sabato”. Altri dicevano: “Come può un peccatore compiere tali
prodigi?”. E c'era dissenso tra di loro. Allora dissero di nuovo al cieco:
“Tu che dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?”. Egli rispose:
“E` un profeta!”. Ma i Giudei non vollero credere di lui che era stato cieco e aveva acquistato la
vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista.
E li interrogarono: “E' questo il vostro figlio, che voi dite esser nato
cieco? Come mai ora ci vede?”. I genitori risposero: “Sappiamo che questo è
il nostro figlio e che è nato cieco; come poi ora ci veda, non lo sappiamo, né
sappiamo chi gli ha aperto gli occhi; chiedetelo a lui, ha l'età, parlerà lui
di se stesso”. Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei
Giudei; infatti i Giudei avevano gia stabilito che, se uno lo avesse
riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi
genitori dissero: “Ha l'età, chiedetelo a lui!”. Allora chiamarono di nuovo l'uomo che era stato cieco e gli dissero: “Da
gloria a Dio! Noi sappiamo che quest'uomo è un peccatore”. Quegli rispose:
“Se sia un peccatore, non lo so; una cosa so: prima ero cieco e ora ci
vedo”. Allora gli dissero di nuovo: “Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto
gli occhi?”. Rispose loro: “Ve l'ho già detto e non mi avete ascoltato; perché volete
udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?”. Allora lo insultarono e gli dissero: “Tu sei suo discepolo, noi siamo
discepoli di Mosè! Noi sappiamo infatti che a Mosè ha parlato Dio; ma costui
non sappiamo di dove sia”. Rispose loro quell'uomo: “Proprio questo è strano, che voi non sapete di dove
sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Ora, noi sappiamo che Dio non ascolta i
peccatori, ma se uno è timorato di Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta.
Da che mondo è mondo, non s'è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi
a un cieco nato. Se costui non fosse da Dio, non avrebbe potuto far nulla”. Gli replicarono: “Sei nato tutto nei peccati e vuoi insegnare a noi?”. E lo
cacciarono fuori. Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori, e incontratolo gli disse: “Tu credi
nel Figlio dell'uomo?”. Egli rispose: “E chi è, Signore, perché io creda
in lui?”. Gli disse Gesù: “Tu l'hai visto: colui che parla con te è proprio lui”. Ed
egli disse: “Io credo, Signore!”. E gli si prostrò innanzi. Gesù allora disse: “Io sono venuto in questo mondo per giudicare, perché
coloro che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi”. Alcuni dei
farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: “Siamo forse
ciechi anche noi?”. Gesù rispose loro: “Se foste ciechi, non avreste alcun
peccato; ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane”. Parola del
Signore
Sulle
Offerte
Ti
offriamo con gioia, Signore, questi doni per il sacrificio: aiutaci a celebrarlo
con fede sincera e a offrirlo degnamente per la salvezza del mondo. Per Cristo
nostro Signore.
Dopo
la Comunione
O
Dio, che illumini ogni uomo che viene in questo mondo, fa risplendere su di noi
la luce del tuo volto, perché i nostri pensieri siano sempre conformi alla tua
sapienza e possiamo amarti con cuore sincero. Per Cristo nostro Signore.