Rallegrati,
Gerusalemme,
e voi tutti che l'amate, riunitevi.
Esultate e gioite,
voi che eravate nella tristezza:
saziatevi dell'abbondanza
della vostra consolazione.
Colletta
O
Dio, Padre buono e grande nel perdono, accogli nell'abbraccio del tuo amore,
tutti i figli che tornano a te con animo pentito; ricoprili delle splendide
vesti di salvezza, perché possano gustare la tua gioia nella cena pasquale
dell'Agnello. Egli è Dio...
1^
Lettura
Gs 5, 9. 10-12
Dal
libro di Giosuè
In
quei giorni, il Signore disse a Giosuè: “Oggi ho allontanato da voi l'infamia
d'Egitto”. Quel luogo si chiamò Gàlgala fino ad oggi. Si accamparono dunque in Gàlgala gli Israeliti e celebrarono la pasqua al
quattordici del mese, alla sera, nella steppa di Gerico. Il giorno dopo la pasqua mangiarono i prodotti della regione, azzimi e frumento
abbrustolito in quello stesso giorno. La manna cessò il giorno dopo, come essi ebbero mangiato i prodotti della terra
e non ci fu più manna per gli Israeliti; in quell'anno mangiarono i frutti
della terra di Canaan. Parola di Dio
Salmo
Sal 33 "
Il Signore è vicino a chi lo cerca"
Benedirò
il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io
mi glorio nel Signore,
ascoltino gli umili e si rallegrino. R
Celebrate
con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho
cercato il Signore e mi ha risposto
e da ogni timore mi ha liberato. R
Guardate
a lui e sarete raggianti,
non saranno confusi i vostri volti.
Questo
povero grida e il Signore lo ascolta,
lo libera da tutte le sue angosce. R
2^
Lettura
2 Cor 5, 17-21
Dalla
seconda lettera di San Paolo ai Corinti
Fratelli,
se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate, ecco
ne sono nate di nuove Tutto
questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha
affidato a noi il ministero della riconciliazione. E' stato Dio infatti a
riconciliare a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e
affidando a noi la parola della riconciliazione. Noi fungiamo quindi da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo
nostro. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro
favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio.
Parola di Dio
Canto
al Vangelo
Gloria
a te, o Cristo!
Mi
alzerò e andrò da mio padre e gli dirò:
Padre, ho peccato contro il cielo e contro
di te!
Gloria
a te, o Cristo!
Vangelo
Lc 15, 1-3. 11-32
Dal
Vangelo secondo Luca
In
quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per
ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano: “Costui riceve i peccatori e
mangia con loro”. Allora egli disse loro questa parabola: Disse ancora: “Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre,
dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le
sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per
un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò
a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti
di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto
saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre
hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio
padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più
degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. Partì e
si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e
commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli
disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di
esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e
rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il
vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio
figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E
cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì
la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò.
Il servo gli rispose: E' tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il
vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. Egli si arrabbiò, e non
voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai
trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa
con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con
le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è
tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto
ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. Parola del Signore
Sulle
Offerte
Ti
offriamo con gioia, Signore, questi doni per il sacrificio: aiutaci a celebrarlo
con fede sincera e a offrirlo degnamente per la salvezza del mondo. Per Cristo
nostro Signore.
Dopo
la Comunione
O
Dio, che illumini ogni uomo che viene in questo mondo, fa risplendere su di noi
la luce del tuo volto, perché i nostri pensieri siano sempre conformi alla tua
sapienza e possiamo amarti con cuore sincero. Per Cristo nostro Signore.