|
||
12^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (C)
Antifona
d'Ingresso
Il
Signore è la forza del suo popolo
Colletta
Fa
di noi, o Padre, i fedeli discepoli di quella sapienza che il suo maestro e la
sua cattedra nel Cristo innalzato sulla croce, perché impariamo a vincere le
tentazioni e le paure che sorgono da noi e dal mondo, per camminare sulla via
del calvario verso la vera vita. Per il nostro Signore...
1^
Lettura
Dal libro del profeta Zaccaria
Così
dice il Signore: "Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti
di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a colui che
hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo
piangeranno come si piange il primogenito.
Salmo
O
Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco,
a
te anela la mia carne,
Così
nel santuario ti ho cercato,
Poiché
la tua grazia vale più della vita,
Così
ti benedirò finché io viva,
Mi
sazierò come a lauto convito,
Se
penso a te che sei stato il mio aiuto,
A
te si stringe l'anima mia
2^
Lettura
Dalla lettera di San Paolo ai Galati
Fratelli,
tutti voi siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete
stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo.
Canto
al Vangelo
Alleluia,
alleluia.
Io
vi ho chiamati amici,
Alleluia.
Vangelo
Lc 9, 18-24
Dal Vangelo secondo Luca
Un
giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli
erano con lui, pose loro questa domanda: “Chi sono io secondo la gente?”.
Essi risposero: “Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri
uno degli antichi profeti che è risorto”.
RIFLESSIONE
Quante volte in un anno liturgico abbiamo letto un vangelo simile a quello di questa domenica dove ancora una volta siamo messi davanti alla domanda: “Chi è Gesù?” “Chi è per me Gesù?”.
A qualcuno può sembrare una ripetizione inutile: “Siamo cristiani, figuriamoci se non sappiamo chi è Gesù! Ci sono tante altre cose interessanti, perché sempre gli stessi brani, le stesse domande!”. Qualcun altro invece risponde dicendo: “ma intanto a questa domanda non avremo mai una risposta precisa: è tutta questione di fede: o ci credi o non ci credi”
Per vedere se domanda e risposta a livello di fede sono importanti o meno, lasciamoci aiutare dal brano stesso del vangelo e da coloro a cui Gesù rivolge questa domanda: gli apostoli. Essi avevano avuto una chiamata personale da parte di Gesù. Erano stati colpiti da quest’uomo, dal suo fascino personale, dal fatto che era così diverso dai soliti religiosi; era uno che parlava con autorità che comprovava le sue parole con i gesti concreti, che pur essendo fedele viveva ai margini della religione ufficiale sempre pronto a purificarla mettendone in evidenza anche le tante forme ipocrite. Dunque lo avevano seguito di impulso e lo avevano ascoltato, e si erano entusiasmati del suo Regno, della sua idea di Dio Padre, della sua misericordia, avevano assistito ed erano stati coinvolti in segni grandiosi, i miracoli, essi stessi avevano potuto cacciare qualche demone, guarire qualche malato… E adesso in un momento in cui la Voce, Giovanni Battista è stata fatta tacere da Erode ecco Gesù che li intervista sembra quasi per una inchiesta: “Chi dice la gente che io sia?”. Solita inchiesta, solite risposte che si trincerano nei luoghi comuni. La gente si tiene sul generico, non vogliono compromettersi con le istituzioni: Gesù è un grand’uomo, un uomo fuori del comune, pur essendone diverso per stile e per predicazione ha molto in comune con Giovanni il Battista o con qualcuno dei grandi profeti, qualcuno azzarda perfino Elia il profeta che avrebbe dovuto tornare prima della venuta del Messia.
Ma a Gesù, le opinioni, le statistiche dicono poco, Lui vuole arrivare al loro cuore e al nostro cuore: “E voi chi dite che io sia?” E qui Pietro risponde con la sua solita generosità e con il suo solito entusiasmo: “Sei il Cristo di Dio”. Dunque Pietro e gli apostoli sono giunti alla vera fede in Gesù? Sono arrivati a riconoscerlo Messia, Unto di Dio, ma secondo quella che era la loro visione di Messia. Anche un padre che ha abusato della propria figlia è sempre un padre ma provate a chiedere a quella povera ragazza che idea abbia lei di padre. Pietro, gli apostoli avevano l’idea di Messia che era tipica dei loro tempi. Era l’inviato o religioso o politico di Dio che finalmente avrebbe messo a posto le cose: Israele sarebbe stato di nuovo l’unico popolo di Dio, libero, ricco, felice; non ci sarebbero stati più i “cattivi” uccisi ed estirpati dal Messia stesso, il Regno sarebbe stato guidato politicamente e religiosamente da Lui e dai suoi.
E’ per questo che Gesù chiede a Pietro e ai suoi di non parlare di questo, proprio per evitare storture intorno alla sua persona. Il Messia infatti per Gesù non è come se lo aspettano Pietro e compagnia. Ed ecco che Gesù allora ricomincia la catechesi su se stesso: Caro Pietro non conterà la spada con cui tu penserai di dover difendere il tuo messia; cari apostoli non conterà sedere alla destra o alla sinistra di Gesù per avere potere nel suo regno. Bisogna rivedere l’idea di Cristo e soprattutto bisogna poco per volta vivere come Lui. Gesù è venuto non per comandare, non per far piazza pulita dei cattivi, non per avere potere e successo, è venuto per servire, per salvare donando, per cercare la conversione dei peccatori, per farsi carico del peccato e del male dell’uomo, per solidarizzare con gli ultimi e con tutti quelli che gli permettono di entrare nella loro vita, è venuto non per vincere e sedere su un trono, ma per glorificare Dio e amare gli uomini fino a dare la propria vita sul duro legno della croce mentre gli uomini sono peccatori e non accettano il suo dono. Lui, il Signore della vita, il Dio amante della vita è venuto a bruciare la sua vita per amore della verità e della sua creatura.
E allora, quanta strada c’è ancora da fare per capire chi sia il Cristo e per incominciare a cercare di vivere come Lui. E’ solo l’amore che permette poco per volta di conoscere e di entrare nel cuore del Messia, è il donare, il perdere, il fare del vuoto, lo scaricare l’inutile per fare posto a Lui; è saper rinunciare a tante cose, anche belle ma per avere la perla preziosa, quella che da senso a tutto il nostro vivere. E se non bastassero le indicazioni dirette che ci vengono dal Vangelo basterebbe aprire i nostri occhi per comprendere che non sono felici i potenti che sempre hanno la paura di perdere il loro potere, non sono pienamente felici i ricchi perché un nonnulla può ferire la loro felicità e la morte può portargliela via, non sono felici neppure i gaudenti perché nella vita non sempre si può godere e ridere, non sono neppure felici gli esaltati religiosi perché la loro religione è un peso, sono felici coloro che amando ripongono la felicità fuori di se stessi e se hanno la fortuna di aver incontrato Dio sanno che Lui non li deluderà.
Concludiamo dunque questa piccola riflessione ritornando a quanto ci domandavamo all’inizio: E’ giusto chiederci sovente chi sia Gesù per noi? Io credo di si perché appena tu hai dato il tuo primo scampolo di risposta, ti accorgi come quegli apostoli che devi subito ripartire perché Lui è ancora altro e perché non ti basterà una vita per scoprire quanto Egli ti ama.
Sulle
Offerte
Accogli,
Signore, la nostra offerta: questo sacrificio di espiazione e di lode ci
purifichi e ci rinnovi, perché tutta la nostra vita sia bene accetta alla tua
volontà. Per Cristo nostro Signore.
Dopo
la Comunione
O
Dio, che ci hai rinnovati con il corpo e sangue del tuo Figlio, fa che la
partecipazione ai santi misteri ci ottenga la pienezza della redenzione. Per
Cristo nostro Signore.