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IL
MOMENTO DELLA CATECHESI: IO CREDO
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CREDO
IN DIO, CREATORE DEL CIELO E DELLA TERRA
“O
Signore, nostro Dio, quanto grande è il tuo nome su tutta la terra! Se guardo
il cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, che
cos’è l’uomo che ti ricordi di lui?”
Fin
da questa antica preghiera del salmo 8 della Bibbia e, credo, fin da quando
l’uomo ha alzato gli occhi al cielo, o ha perso il suo sguardo negli orizzonti
del mare, o si è lasciato attrarre dalla cima innevata di una montagna, il
creato lo ha richiamato a qualcosa di grande, di superiore a lui.
Nella
nostra fede, noi diciamo che tutto ciò che esiste, esiste grazie a Dio. Tutto
esprime la volontà di creazione di Colui che volendo e amando l’uomo ha
voluto creargli quasi una “culla”
che lo attende e lo accoglie. L’universo, ostile ma allo stesso tempo ospitale
per l’uomo, gli offre un ambiente dove è bello vivere, ma in cui bisogna
anche lottare e morire, e tutta la creazione gli è stata affidata affinché
egli ne viva, se ne serva, faccia fruttificate la terra e lodi il Creatore.
COME
INTENDERE I RACCONTI BIBLICI DELL’ORIGINE DELL’UOMO?
La
Bibbia narra la creazione in modo poetico, con un ottimismo che si riferisce ai
racconti delle antiche religioni.
Israele
aveva fatto l’esperienza della schiavitù d’Egitto, aveva riconosciuto di
essere un “non popolo”, senza forze, senza speranze, schiacciato da un
popolo più forte, numericamente, militarmente, culturalmente. Eppure non per
forza propria, ma per intervento del Dio dell’Alleanza, aveva a fatica, nel
deserto, riacquistato la libertà, scoperto una identità, posseduto una terra:
questo Dio, così forte, capace di piegare popoli, di correggere la natura, non
è dunque il Signore dell’universo e il Creatore di ogni cosa?
Lungo
il corso della storia, Israele ha fatto esperienza della fedeltà di Dio. Giorno
dopo giorno ha scoperto questo amore, senza tentennamenti, che era così “fin
dal principio”.
“in
principio Dio creò il cielo e la terra.. .“: sono le prime parole della
Bibbia. Dio ha creato tutto attraverso “la sua parola”. Col suo “soffio”
ha dato vita all’uomo che aveva tratto dalla polvere del suolo. La polvere è
simbolo della fragilità umana e il soffio è simbolo della vita. “Uomo e
donna, li creò, a sua immagine e somiglianza”; l’uomo e la donna sono
signori del creato nella misura in cui sono immagine dì Dio, cioè governano il
mondo con intelligenza e amore.
QUESTI
RACCONTI SONO IN CONFLITTO CON LA SCIENZA?
Racconti
primitivi! Oggi la scienza spiega con molte teorie l’origine del creato! Di
certo tutto non è avvenuto in sei giorni! Le acque sopra il cielo: tutte
panzane! Dio vasaio... la costola di Adamo...!
Bibbia
e scienza propongono due visioni del mondo e dell’uomo. La Bibbia si interessa
al “perché” delle cose. La scienza si pone il problema del “come”. Sono
due prospettive differenti, ma complementari e persino, qualche volta,
convergenti.
Lo
scopo della Bibbia non è raccontarci per filo e per segno ciò che è avvenuto:
essa vuole rivelare all’uomo il senso della sua esistenza. E questo senso
orienta la vita del credente.
I
RACCONTI BIBLICI SONO PURA LEGGENDA?
I
racconti figurati, attraverso i quali la Bibbia rivela all’uomo che Dio ha
creato, regge e governa l’universo, esprimono una verità profonda facendo uso
di un linguaggio simbolico. “La storia delle origini” (Gn. 1—11) è in
qualche modo “più vera” delle nostre dotte ricostruzioni del passato, è
una lettura di fede dell’esperienza che l’uomo ha fatto della sua libertà e
dei suoi limiti, della presenza del male e del proprio libero contributo ad
esso, ma anche della propria esperienza della potenza e bontà di Dio.
DIO
HA CREATO IL MONDO UNA VOLTA PER TUTTE?
Oggi,
come al primo istante della creazione, tutto l’universo viene da Dio. Il mondo
ha una sua consistenza, ma non si è fatto da solo; esiste grazie all’opera di
Dio che non smette mai di creare e di dare la vita. Vivere questa dipendenza non
è schiavitù. L’uomo che riconosce la bontà del suo Creatore sa che la vita
e il mondo sono affidati a lui ogni giorno, come un dono.
DOVE
VA IL MONDO?
Dio non si limita a far esistere l’universo, come se agisse da lontano. Egli conduce gli uomini e tutta la creazione verso il suo Figlio, donato per noi. Ecco perché il mondo, lungi dall’essere assurdo, cammina verso il suo pieno compimento, guidato dalla Provvidenza.
E
che Dio agisca come guida non nuoce affatto alla piena libertà dell’uomo. Al
contrario!...
Affermare
che Dio è Provvidenza non significa che tutto sia regolato in anticipo o che
egli agisca al nostro posto in ogni cosa e in tutto ciò che ci accade come
uomini, Dio vuole il nostro bene. C’è un ottimismo profondo che fa giustizia
di ogni forma di determinismo o disfattismo.
ANCHE
L’UOMO E’ CREATORE?
L’uomo
non crea, collabora alla creazione di Dio, scopre le ricchezze nascoste nel
creato, inventa e trova continuamente nuove possibilità in questo universo che
il Creatore gli ha affidato. L’essere umano possiede una straordinaria capacità
inventiva: ogni giorno e in ogni settore (arte, tecnica, linguaggio, ecc.) può
produrre qualcosa di nuovo. In questo è immagine del suo Creatore. Ma è lecito
all’uomo fare tutto ciò di cui è capace? Da questo interrogativo è nata la
“morale”. La capacità inventiva dell’uomo deve essere animata dalla legge
dell’amore che egli riceve da Dio.
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