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IL
MOMENTO DELLA CATECHESI: IO CREDO
13
La nascita di Gesù, abbiamo detto ci è presentata come straordinaria, di qui un accenno anche a Sua Madre e ai dogmi che la riguardano
1)
PERCHE’ GESU’ NON E’ STATO CONCEPITO COME GLI ALTRI UOMINI?
Gesù è un dono di Dio, un dono incomparabile. Concepito per opera dello Spirito Santo, è nato dalla Vergine Maria.
Questo è il messaggio centrale della Buona Novella espresso nelle prime pagine dei Vangeli di Matteo e Luca.
Su questo la Chiesa fonda il dogma della verginità di Maria: Gesù è nato da lei senza che ella avesse conosciuto uomo (Lc. 1,34). Questa è un’ampia prova che “nulla è impossibile a Dio” (Lc. 1,37). La concezione verginale dice anzitutto chi è il bambino della promessa e ci introduce nel cuore del mistero della persona di Cristo.
Dio ha assunto la nostra carne in Gesù Cristo, In ebraico il termine carne indica tutta la persona considerata nella sua fragilità. Tessuto nel ventre di sua Madre, Gesù è nato nudo e Maria e Giuseppe hanno amato il loro piccolo che piangeva. In lui Dio ha preso gli occhi di un bambino e, con i suoi piedini, ha imparato a camminare sui passi degli uomini. Da Maria ha imparato a parlare, da Giuseppe il suo lavoro. “Cristo è passato attraverso tutte le esperienze dell’uomo e in questo modo ha permesso a tutti gli uomini la comunione con Dio” (San lreneo).
Ha conosciuto la fame, la tentazione, la sofferenza e l’abbandono: è stato in tutto simile a noi, fuorché nel peccato.
2)
PERCHE’ MARIA E’ STATA PRESERVATA DAL PECCATO?
Maria è la donna del “sì”.
La disponibilità senza riserve di Maria è stata possibile per la sollecitudine amorosa di Dio. Maria, libera dai peccato originale e per nulla incline al male e all’egoismo, è stata salvata da colui che è morto per lei, anche se lei gli ha donato la vita. Da sempre Dio aveva scelto Maria per, essere la Madre di suo Figlio, per questo è “piena di grazia è stata circondata dall’amore di Dio fin dal suo concepimento e preservata da ogni peccato.
Quando si parla della purezza di Maria, cioè della sua immacolata concezione, non ci si riferisce come spesso si pensa all’atto per cui Maria è stata generata dai suoi genitori, né alla concezione verginale di Gesù. Si vuole invece sottolineare l’assenza del peccato originale fin dal primo momento della sua esistenza e la purezza della sua totale disponibilità a Dio. Questa grazia è un dono del Padre a Maria.
“SANTA
MARIA, MADRE DI DIO”
Si può comprendere che Maria sia Madre di Gesù di Nazareth, ma ciò che meraviglia è che sia la “Madre di Dio”!
Per i primi cristiani Gesù non è un uomo che ha preteso di essere Figlio di Dio, ma il Figlio di Dio che si è fatto uomo. Cristo è veramente Dio e veramente uomo, e Maria è sua Madre: Madre di Dio e Madre dell’uomo Gesù.
Maria non è fuori della Chiesa, ma all’interno di questa come la prima redenta. In lei la comunità cristiana contempla il suo mistero.
Maria concepisce il Figlio di Dio per la sua fede e per opera dello Spirito Santo. La Chiesa, per la purezza della sua predicazione e attraverso il battesimo, fa nascere alla vita divina i figli adottivi di Dio.
Maria è nostra madre perché Cristo, sulla croce, l’ha donata a San Giovanni e, attraverso di lui, a tutti i discepoli:
“Figlio, ecco tua madre”.
“Donna, ecco tuo figlio” (Gv. 19,27).
COME
INTENDERE LA DEVOZIONE MARIANA
La devozione Mariana si è liberata dagli schemi che hanno fatto della Vergine una donna ‘‘tra cielo e terra” o un’umile ragazza passiva e sottomessa, modello di una religiosità alienante. Maria, invece, riflette le speranze e i desideri degli uomini e delle donne del nostro tempo.
La sua verginità, quindi, non nega il valore del matrimonio e il suo “si” è una scelta coraggiosa. La Vergine, ripiena di Spirito Santo, proclama che Dio solleva gli umili e gli oppressi e rovescia i potenti dai loro troni. Occupa il primo posto tra i poveri, perché fu una donna forte che conobbe la povertà, la sofferenza, la fuga, l’esilio, I cristiani che, per spirito evangelico, si fanno carico delle istanze di liberazione dell’uomo e della società possono guardare con fiducia a Maria. Come Madre, Maria, non si è ripiegata sul suo unico Figlio, ma, ai piedi della croce, il suo amore acquista una dimensione universale.
Ovunque nel mondo si leva il saluto dell’angelo: “Ave Maria, piena di grazia”.
L’ “Angelus”, i pellegrinaggi, le piccole cappelle, i rosari e i milioni di ceri accesi esprimono la lode a Maria di tutti i popoli. Come è raffigurato nelle icone, Maria ci mostra Cristo, ci indica il cammino.
I Santi si sono formati alla scuola di Maria.
Per concludere vi offro una famosa pagina di S. Bernardo:
“O chiunque tu sia, che nel mare di questo mondo ti senti sballottato tra procelle e tempeste più che camminare sulla terra, non distogliere gli occhi dal fulgore di questa stella, se non vuoi essere sommerso dai flutti.
Se insorgono i venti delle tentazioni, se urti negli scogli delle tribolazioni, riguarda la stella, invoca Maria.
Se sei agitato dalle onde della superbia, dall’ambizione, dalla maldicenza, dalla gelosia, riguarda la stella, invoca Maria.
Se la collera, o l’avarizia, o le seduzioni della carne agitano la fragile navicella dell’anima, guarda Maria.
Se, turbato per l’enormità dei delitti, confuso per le brutture della coscienza, atterrito per la severità del giudizio, ti senti trascinare nella voragine della tristezza, nell’abisso della disperazione, pensa a Maria.
Nei pericoli, nelle angustie, nelle perplessità, pensa a Maria, invoca Maria.
Seguendo lei, non devii;
pregandola non disperi;
pensando a lei non erri;
se ella ti sostiene non caschi;
se ella ti protegge non hai da temere;
se ella ti accompagna non ti affatichi;
se ella ti è propizia giungerai al termine,
e così sperimenterai in te stesso quanto giustamente fu detto:
“E la Vergine si chiamava Maria” (Lc. 1,27)”.
(San
Bernardo)
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