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IL
MOMENTO DELLA CATECHESI: IO CREDO 15
Su Gesù si sono scritti volumi e volumi e di certo non riusciremo noi in poche pagine a “dire tutto” di Gesù. Saranno poche pennellate: un invito alla ricerca.
CHE
TIPO DI PERSONA ERA GESU’
Nel corso dei secoli la gente si è raffigurata Gesù in molti modi. Dal Gesù alto e biondo, tutta dolcezza e mansuetudine, a chi l’ha visto come figura tragica, come un martire. C’è chi ha pensato a Lui come a un uomo buono ma incompreso o persino come a qualcuno che non capiva bene se stesso.
GESU’
E’ ANTICONFORMISTA
I buoni Ebrei, Farisei in testa, prendevano le distanze dai peccatori. Gesù si mischiava con gli elementi più disprezzati della società Ebraica: esattori delle tasse, agitatori politici, prostitute. Nessuna meraviglia quindi che i farisei si sentissero offesi dal suo comportamento. Come reagiremmo noi se sentissimo che una nota personalità cristiana è stata vista mangiare e bere con prostitute e terroristi? Anche con le donne Gesù si comporta in modo diverso da quello previsto dalla legge e dalle tradizioni ebraiche: si ferma a parlare al pozzo con la Samaritana, si lascia lavare i piedi da una pubblica peccatrice, salva un’adultera dalla lapidazione, c’è un gruppo di donne che lo seguono...
C’erano anche tensioni di ordine razziale e religioso tra Samaritani e Giudei.
Gesù parlando con la Samaritana passa sopra a molti dei pregiudizi del suo tempo: pregiudizi sessuali, politici, razziali e religiosi. Molti dei suoi incontri con la gente lo mostrano disposto a non curarsi delle convenzioni quando ritiene che ciò sia necessario.
Perché Gesù agisce così?
Non per essere originale o per il gusto di andare contro regole e norme. Gesù si mostrava anticonformista quando i pregiudizi gli impedivano di aiutare chi aveva bisogno di lui.
LA
COLLERA E LA PAZIENZA DI GESU’
Gesù
era un uomo dai sentimenti molto forti, quando vedeva trattare ingiustamente le
persone più deboli della società, si adirava con i capi che abusavano della
propria posizione e autorità. I suoi attacchi diretti agli scribi e ai farisei
lo resero molto impopolare presso il gruppo dirigente giudaico di Gerusalemme.
Ma nello stesso tempo Gesù è mite e paziente soprattutto con la gente umile
che aveva difficoltà a capire chi egli fosse. Compì la maggior parte dei suoi
miracoli per gente povera e sconosciuta. Predicò il messaggio del Regno di Dio
alle grandi folle che lo seguivano e non a una elite. La sua principale
preoccupazione era che la gente comune sperimentasse e capisse la buona notizia
di Dio. Parlò spesso in parabole con un linguaggio facile e comprensibile. Era
cordiale, usava spesso l’umorismo, usò la lingua popolare, amava la
compagnia, viveva i sentimenti della gente, si emozionava e commuoveva, sapeva
meravigliarsi, gioire e piangere. Fu davvero una personalità unica; non ci
stupisce dunque che le grandi folle lo seguissero.
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