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IL
MOMENTO DELLA CATECHESI: IO CREDO 16
A causa del suo comportamento anticonformista e delle sue affermazioni decise, dei segni che compiva, Gesù attrasse l’attenzione dei suoi contemporanei in due modi: c’erano quelli che lo seguivano e quelli che congiuravano per ucciderlo.
L’AUTORITA’
Dl GESU’
Alcune volte Gesù affermò di essere venuto a realizzare le profezie dell’antico testamento. Per i suoi ascoltatori Ebrei questo significava che Dio stava attuando per mezzo di Gesù le promesse fatte secoli prima. All’inizio del suo ministero, Gesù lesse nella sinagoga di Nazareth un brano del profeta lsaia. Quando ebbe finito di leggere disse:
“Oggi si è adempiuta questa scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi” (Lc 4,21).
E’ chiaro che Gesù credeva di essere completamente diverso da ogni altro maestro, e persino la gente cominciò a paragonarlo ad alcune delle grandi figure della propria storia, come Mosè ed Elia.
IL
PERDONO DEI PECCATI
Più apertamente ancora, Gesù diceva alle persone che i loro peccati erano perdonati. Una volta gli portarono un paralitico perché lo guarisse, e Gesù per prima cosa si rivolse a quell’uomo dicendo: “Amico, ti sono rimessi i tuoi peccati”. I farisei e i dottori della legge che erano seduti nei pressi ad osservare, ne furono sconvolti e giustamente commentarono: “Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?”. Gesù allora guarì quell’uomo, dimostrando che aveva il potere di rimettere i peccati. Un’altra volta il suo comportamento spinse la gente a chiedersi chi egli fosse. Quando Gesù disse a una donna di strada che i suoi peccati erano perdonati, gli astanti si domandarono: “Chi è costui che perdona anche i peccati?”.
IL
GIUDIZIO DI TUTTI GLI UOMINI
L’appellativo che Gesù preferiva per se stesso era: “il Figlio dell’uomo”. Una volta raccontò ai suoi discepoli una parabola in cui diceva che il Figlio dell’uomo avrebbe mandato i suoi angeli per attuare il giudizio di Dio sulla terra. Che cosa era implicito in queste parole? A quel punto della sua missione, Gesù non voleva specificarlo esattamente. infatti evitava di proposito l’argomento, perché sapeva che la gente l’avrebbe frainteso.
IL
MESSIA
Quando infine Gesù chiese ai suoi discepoli chi pensavano che egli fosse, Pietro disse: il messia (o il “Cristo”, che è la parola greca corrispondente). Gesù non lo negò, ma continuò a correggere la loro idea su ciò che il messia avrebbe fatto. i discepoli probabilmente pensavano che, in quanto messia, Gesù sarebbe diventato il liberatore politico di Israele avrebbe cacciato i romani dal paese. Devono certamente aver pensato che sarebbe presto diventato una figura potente e regale, altrimenti Giacomo e Giovanni non gli avrebbero chiesto:
“Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra” (Mc 10,37).
Ma la descrizione fatta da Gesù del suo ruolo come messia fu esattamente il contrario di quello che essi si aspettavano. Gesù infatti disse loro: “il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, essere messo a morte e risorgere il terzo giorno” (Lc 9,22).
i discepoli non erano per nulla preparati a una cosa di questo genere, e rimasero sconvolti e confusi.
IL
PUNTO DI VISTA DI GIOVANNI
Alla domanda sull’identità di Gesù, il vangelo di Giovanni ci dà la stessa risposta di quelli di Matteo, Marco e Luca, ma con maggior chiarezza e con maggior forza.
I primi tre vangeli alludono solamente all’identità di Gesù, mentre Giovanni riporta le parole con cui Gesù rivela apertamente se stesso. Nel Vangelo di Giovanni, Gesù dice di essere l’unica via che conduce a Dio, e dice che lui e il Padre sono una cosa sola.
Giovanni rende esplicita la conclusione che era già implicitamente contenuta nei racconti di Matteo, Marco e Luca: e cioè che Gesù è un uomo, ma anche il Figlio di Dio.
REAZIONI
ALLE PAROLE DI GESU’
Un modo per essere sicuri che questo è realmente ciò che Gesù diceva consiste nell’osservare la reazione degli Ebrei ortodossi alle sue parole. I presenti furono spesso scioccati dalle sue affermazioni, ma la loro reazione non si limitò a questo. Se non fossero state vere, le cose che Gesù diceva non sarebbero state altro che bestemmie, e infatti Gesù fu accusato di essere un bestemmiatore. Altre volte la folla raccolse addirittura delle pietre per lapidare Gesù perché aveva detto tali cose. Sembra che le parole di Gesù fossero così forti che la gente doveva credere in lui o condannarlo. Gesù non lasciò altra scelta.
Se vuoi approfondire che cosa disse Gesù di se stesso cerca nel Vangelo di Giovanni i seguenti brani:
Cap. 6 versetto 35;
Cap. 8 versetto 12;
Cap. 10 versetti dal 7 al 9;
Cap. 10 versetti 14 e 15;
Cap. 11 versetto 25;
Cap. 14 versetto 6;
Cap.
15 versetto 1.
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