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IL MOMENTO DELLA CATECHESI: IO CREDO   19

 

PERCHE’ GESU’  COMPI’ MIRACOLI?

 

Nel mondo mediterraneo, al tempo di Gesù erano in molti a fare o a dire di fare miracoli. Erano conosciuti come “taumaturghi” e usavano i miracoli come dimostrazione impressionante dei loro poteri. L’approccio di Gesù ai miracoli è molto diverso. Sembrava quasi riluttante a parlarne. Perché allora compì i miracoli?

 

IL REGNO DI DIO IN AZIONE

 

Gesù non era venuto solo a parlare del regno di Dio; era venuto a portarlo. Il compito di Gesù era di lottare contro le forze del male nelle persone e nella natura. Così quando Gesù entrò in contatto con gli uomini, i vangeli ci dicono che il regno di Dio cominciò la sua opera in molte “piccole” cose.

Gesù disse a una donna che i suoi peccati erano rimessi, guardandola e liberandola dal senso di colpa. Diventò amico di un esattore capo delle tasse, Zaccheo, che rinunciò alle sue pratiche disoneste e ripagò coloro a cui aveva fatto torto. In questo e in molti altri modi, il regno di Dio era all’opera nella vita della gente e nei rapporti fra le persone. Ma il regno di Dio poteva anche essere osservato nelle più notevoli azioni di Gesù: i miracoli. I diversi tipi di azioni miracolose compiute da Gesù fanno vedere come egli stesse scacciando il dominio di Satana dal mondo.

 

GUARIRE LE MALATTIE

 

Le malattie sono originate dalla ribellione del genere umano a Dio. Gesù visse diversi secoli prima dell’era della medicina moderna, e dovunque andò vide la miseria umana in tutte le sue forme. Sarebbe stato sorprendente se non avesse operato miracoli di fronte a tali necessità. La sua disponibilità a guarire i malati mostra l’interessamento di Dio per tutti coloro che soffrono. Dimostra anche che nel suo regno c’è il potere di vincere la sofferenza.

 

MIRACOLI OPERATI SULLA NATURA

 

Alcune volte Gesù calmò le tempeste del mare o diede da mangiare a vaste folle di affamati. Questi notevoli poteri stupirono molto quelli che ne furono testimoni. Quando ebbe calmato una tempesta che minacciava i discepoli in mezzo al lago, essi si sussurravano l’un l’altro: “Chi è dunque costui, al. quale anche il vento e il mare obbediscono?”. (Mc 4,41)

Eppure Gesù non parlò molto di queste dimostrazioni del suo potere e della sua autorità sulla natura e scoraggiò i suoi seguaci dall’attribuirvi troppa importanza. Quello che gli premeva facendo tali miracoli, era di andare incontro alla necessità del momento: vincere la paura che stavano provando i suoi discepoli o dar da mangiare a gente affamata. Ma gli interessava anche parlare a noi attraverso questi segni.

 

RISUSCITARE I MORTI

 

L’episodio di Lazzaro, nel cap. 11 di Giovanni, ci fa vedere Gesù che piange fuori dal sepolcro del suo amico. Descrivendo l’accaduto, Giovanni dice: “Gesu... si commosse profondamente e si turbò”. (Gv 11,33)

Nella lingua originale dello scritto, queste parole sono insolitamente intense. Potrebbero anche essere tradotte così: “Gesù era in collera e turbato”. In  altre parole, Gesù era veramente in collera con la morte. Era adirato per l’orrore della morte che causa tanta paura e tanta angoscia nella nostra vita. Era adirato per l’esistenza della morte. E, più di tutto, era in collera con l’essere che deteneva e usava il potere della morte: il diavolo stesso. Gesù si avvicinò al sepolcro di Lazzaro come un guerriero preparato alla lotta. Era venuto a dar battaglia ai grandi nemici dell’umanità, la morte e il diavolo. Risuscitando Lazzaro, Gesù mostrò che il potere di Dio era in grado di vincere il male operante nel mondo.

 

PERCHE’ GESU’ COMPI’ I MIRACOLI?

 

Ora che abbiamo considerato i miracoli di Gesù, possiamo individuare molti dei motivi che lo hanno spinto a compierli. 

Notiamo in primo luogo la compassione per coloro che soffrivano: si trattava di una risposta alle necessità umane.

I miracoli poi erano anche armi che Gesù usò per combattere l’attività di Satana e liberare la gente dal potere del male affinché potesse vivere secondo la legge di Dio.

Un terzo motivo che spinse Gesù a compiere i miracoli si trova nel vangelo di Giovanni. Giovanni dice che, attraverso i miracoli, Gesù rivelò la sua gloria come figlio di Dio.

I miracoli furono come segnali e fecero capire chi era Gesù.

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