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IL MOMENTO DELLA CATECHESI: IO CREDO   25

 

IL GIORNO DELLA PENTECOSTE

 

I discepoli erano rimasti a Gerusalemme dopo l’Ascensione come Gesù aveva detto loro di fare. Circa dieci giorni dopo l’Ascensione, ebbe luogo la festa ebraica della Pentecoste, che celebrava il termine del raccolto dell’orzo ed era un momento di gioia e di ringraziamento. In quell’occasione molti pellegrini si radunavano ogni anno a Gerusalemme. Nel giorno della festa, i discepoli ricevettero la forza dello Spirito Santo e il dono di proclamare la buona notizia di Gesù in tutte le lingue parlate dai pellegrini che li ascoltavano. Prima che ciò accadesse erano terrorizzati all’idea dell’opposizione che avrebbero potuto incontrare, ma da quel momento in poi furono disposti a rischiare la vita predicando e vivendo l’insegnamento dì Gesù. E’ talmente importante il fatto della Pentecoste nella vita della Chiesa che ho pensato di sunteggiare i brani che nel libro degli atti degli apostoli ce la raccontano.

“Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posavano su ciascuno di loro; ed essi furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere di esprimersi. Si trovavano allora in Gerusalemme giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Erano stupefatti, e, fuori di sé per lo stupore, dicevano: “Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? E com’è che li sentiamo parlare la nostra lingua nativa?.”…Tutti erano stupiti e perplessi chiedendosi l’un l’altro: “Che cosa significa questo?”. Altri invece li deridevano e dicevano: “Si sono ubriacati di mosto”. Allora Pietro levatosi in piedi con gli altri Undici parlò ad alta voce così: “Uomini di Galilea, e voi tutti che vi trovate a Gerusalemme, vi sia ben noto questo e fate attenzione alle mie parole: questi uomini non sono ubriachi come voi sospettate, essendo appena le nove del mattino. Accade invece quello che disse il profeta Gioele: negli ultimi giorni, dice il Signore, io effonderò il mio Spirito sopra ogni creatura; i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno sogni.” Uomini di Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nazareth — uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso operò tra voi per opera sua, come voi ben sapete — dopo che, secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, fu consegnato a voi, voi l’avete inchiodato sulla croce per mano di empi e l’avete ucciso. Ma Dio lo ha risuscitato, sciogliendolo dalle angosce della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere... Innalzato pertanto alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo che gli aveva promesso, lo ha effuso come voi stessi potete vedere e udire. Davide infatti non salì al cielo; tuttavia egli dice: “Disse il Signore al mio Signore: siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici come sgabello ai tuoi piedi.” Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!

All’udire tutto questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli apostoli:

“Che cosa dobbiamo fare, fratelli?” E Pietro disse: “Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti coloro che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signor nostro”.

Con molte altre parole li esortava: “Salvatevi da questa generazione perversa”. Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno si unirono a loro circa tremila persone.” (At 2,1-8. 12-17. 22-24. 33-41)

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