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SEBASTIANO
Santo, Martire
E’ certo però che venne martirizzato a
Roma nel 228 e che fu sepolto nelle catacombe dove sorgerà poi la Chiesa di S.
Sebastiano fuori le mura. Proviamo a ricostruire, per quanto possibile, la
storia di questo testimone della fede.
“Portava
il mantello cavalleresco — è scritto nella Leggenda Aurea — acciò solamente che elli confortasse l’anime de’ cristiani, le
quali credea venire meno ne li tormenti”.
Cavaliere quindi non per vocazione né per
ambizione, ma per missione di consolatore e di conforto nella fede.
Egli avrebbe esortato così i cristiani
condotti al martirio:
“O
fortissimi cavalieri di Cristo, non vogliate per le cattive lusinghe perdere la
corona sempiternale”.
Ma L’imperatore Diocleziano si fece
condurre in giudizio il centurione Sebastiano.
“Io
ti ho sempre tenuto tra i maggiorenti del palazzo – gli avrebbe detto – e
tu ti sei celato contro la salute mia e contro la ingiuria de li dei”
“Per
la salute tua abbo sempre adorato Cristo -
avrebbe risposto Sebastiano - e per
lo stato Romano abbo sempre fatto onore a Dio il quale è nel cielo”
Allora Diocleziano — continua la Leggenda
— comandò che “ei fosse legato nel
mezzo del campo e fosse saettato da’ cavalieri, i quali lo empirono di saette
che parea pure un riccio”.
I carnefici, credendolo morto lo
abbandonarono sul posto; ma di notte i cristiani, recatisi sul luogo del
martirio per recuperare la salma e darle degna sepoltura, si accorsero che era
ancora vivo. Fu curato da Irene vedova del martire Castulo e riacquistò la
salute.
I cristiani allora lo pregarono di
abbandonare Roma per salvarsi; egli invece, mentre i due imperatori si recavano
a compiere un rito al tempio di Ercole, volle affrontarli pubblicamente per
proclamare solennemente la fede in Cristo.
Dopo la prima sorpresa Diocleziano fece
catturare Sebastiano che fu finito con la tortura della flagellazione.
CURIOSITA’
La fama di Sebastiano è particolarmente
legata alla protezione contro la peste, fama che condivise con S Antonio e S.
Rocco. Su questa venerazione contro la peste la leggenda dice che siccome
Sebastiano come primo supplizio subì quello delle frecce: queste sarebbero
l’indicazione dell’ira di Dio. Siccome il santo uscì indenne da questo
supplizio sarebbe sorta la convinzione di una sua particolare protezione contro
le “frecce” dei castighi divini (pestilenze) . Sebastiano fu eletto
protettore anche di molte corporazioni come arceri e archibugeri, mercanti in
ferro e tappezzieri.
ALCUNE
RIFLESSIONI DI SANT’AMBROGIO PARTENDO DALLA MEMORIA DI SEBASTIANO:
“E’ necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel Regno di Dio”.(At.14,22).
Se
molte sono le persecuzioni,
molti sono anche i riconoscimenti e dove vi sono molte corone è segno che vi
sono state altrettante lotte. Prendiamo l’esempio del martire Sebastiano. Egli
nacque a Milano, dove il persecutore forse non era ancora venuto o se ne era
allontanato, o era piuttosto moderato. Sebastiano si accorse che qui il
combattimento non ci sarebbe stato affatto o sarebbe stato fiacco.
“Tutti quelli che vogliono vivere pienamente in Cristo Gesù saranno perseguitati". (2Tim. 3,12).
Tutti, ha detto, senza
eccezione. Infatti chi può essere eccettuato quando il Signore stesso ha
sopportato i tormenti delle persecuzioni?
PREGHIAMO
CON LA LITURGIA DELLA FESTA
Donaci,
o Padre, il tuo Spirito di fortezza, perché ammaestrati dal glorioso esempio
del tuo martire Sebastiano, impariamo a obbedire a te piuttosto che agli uomini.
Per il nostro Signore Gesù Cristo….
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