TIMOTEO
Santo, Vescovo memoria liturgica al 26 gennaio
Tutte
le notizie che noi abbiamo di Timoteo sono fondate e sicure proprio perché ci
vengono o dal libro degli Atti degli Apostoli o dalle lettere del suo amico e
padre spirituale S. Paolo.
A
Corinto, Timoteo collaborerà con Paolo e Sila per lo spazio di un anno e mezzo
tra il 50 e il 52 nella evangelizzazione di quella città capitale dell’Acaia.
Al
termine di questo viaggio Paolo viene arrestato a Gerusalemme, si appellò a
Roma dove dimorò come prigioniero per circa due anni. Nel racconto di queste
ultime vicende che concludono il libro degli Atti non troviamo più ricordato
Timoteo, ma, dalle lettere che l’apostolo scrisse nei due anni della prigionia
romana sappiamo che il discepolo gli era accanto, come sempre premuroso e
devoto.
Dopo che Paolo è scagionato Timoteo prenderà la guida di Efeso e Paolo, tornato a Roma, nell’imminenza della sua morte gli scriverà 2 lettere che sono un po’ il testamento spirituale del padre a un figlio.
Sembra
che dopo la morte di Paolo, Timoteo abbia conservato la guida spirituale di
Efeso fino al 22 gennaio 97 quando avendo richiamata una folla durante una
mascherata pagana sembra sia stato percosso con bastoni e pietre fino alla
morte.
PREGHIERA
NELLA LITURGIA DEI SANTI TITO E TIMOTEO
O
Dio, nostro Padre, che hai formato alla scuola degli apostoli i santi vescovi
Timoteo e Tito. Concedi anche a noi, per loro intercessione, di vivere in questo
mondo con giustizia e con amore, per giungere alla gloria del tuo regno. Per il
nostro Signore Gesù Cristo….
LETTURE PROPOSTE DALLA LITURGIA
1^
Lettura 2 Tm 1, 1-8
dalla
seconda lettera di san Paolo a Timoteo
Paolo,
apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, per annunziare la promessa della
vita in Cristo Gesù, al diletto figlio Timòteo: grazia, misericordia e pace da
parte di Dio Padre e di Cristo Gesù Signore nostro. Ringrazio Dio, che io servo
con coscienza pura come i miei antenati, ricordandomi sempre di te nelle mie
preghiere, notte e giorno; mi tornano alla mente le tue lacrime e sento la
nostalgia di rivederti per essere pieno di gioia. Mi ricordo infatti della tua
fede schietta, fede che fu prima nella tua nonna Lòide, poi in tua madre Eunìce
e ora, ne sono certo, anche in te. Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il
dono di Dio che è in te per l'imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha
dato uno Spirito di timidezza, ma di forza, di amore e di saggezza. Non
vergognarti dunque della testimonianza da rendere al Signore nostro, né di me,
che sono in carcere per lui; ma soffri anche tu insieme con me per il vangelo,
aiutato dalla forza di Dio. Parola di Dio
Oppure
Tt 1, 1-5
Dalla
lettera di san Paolo a Tito
Paolo,
servo di Dio, apostolo di Gesù Cristo per chiamare alla fede
gli eletti di Dio e per far conoscere la verità che conduce
alla pietà ed è fondata sulla speranza della vita eterna,
promessa fin dai secoli eterni da quel Dio che non mentisce, e
manifestata poi con la sua parola mediante la predicazione che è stata
a me affidata per ordine di Dio, nostro salvatore, a Tito, mio vero
figlio nella fede comune: grazia e pace da Dio Padre e da Cristo
Gesù, nostro salvatore. Per questo ti ho lasciato a Creta perché
regolassi ciò che rimane da fare e perché stabilissi presbiteri in ogni città,
secondo le istruzioni che ti ho
dato. Parola di Dio
Salmo
88 “Canteremo nei secoli la tua fedeltà, Signore”
Canterò
senza fine le grazie del Signore,
con
la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli, perché hai detto:
“La
mia grazia rimane per sempre “; la tua fedeltà è fondata nei cieli. R
Dice
il Signore: “Ho stretto un'alleanza con il mio eletto, ho giurato a Davide mio
servo:
stabilirò
per sempre la tua discendenza, ti darò un trono che duri nei secoli “.R
Ho
trovato Davide, mio servo, con il mio santo olio l'ho consacrato;
la
mia mano è il suo sostegno, il mio braccio è la sua forza. R
La
mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui e nel mio nome si innalzerà la sua
potenza. Egli mi invocherà: Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia
salvezza. R
Vangelo
Lc 22, 24-30
Dal
vangelo secondo Luca
In
quel tempo, sorse una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più
grande. Egli disse: “I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il
potere su di esse si fanno chiamare benefattori. Per voi però non sia così; ma
chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come
colui che serve. Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non
è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che
serve. Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; e io
preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me, perché possiate
mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare le
dodici tribù di Israele”. Parola del Signore