Santo,
Vescovo e Martire memoria liturgica 11 aprile
Nacque
nelle vicinanze di Cracovia tra il 1030 e il 1035 da genitori di modeste
condizioni economiche ma appartenenti alla classe sociale dei cavalieri.
Stanislao compì i suoi primi studi religiosi in patria, forse in un monastero
di Benedettini a Cracovia, e successivamente fu inviato dai suoi educatori a
Leodium (l’attuale Liegi, nel Belgio) per perfezionare i suoi studi teologici
in quel centro, allora famosissimo, del movimento riformatore della Chiesa.
Tornato in Patria, Stanislao si distinse presto per le sue non comuni doti
spirituali, morali ed intellettuali e venne nominato canonico di quella
cattedrale.Successivamente
divenne vescovo di quella città. Il suo governo della diocesi iniziò sotto i
migliori auspici. Giovandosi dell’appoggio e della collaborazione del re,
Stanislao poté condurre un’efficacissima opera di cristianizzazione del
paese, dedicandosi anche, con particolare zelo, alla riforma del clero secondo
gli insegnamenti e nello spirito pienamente occidentali.Col passar degli anni, i buoni rapporti di collaborazione tra il vescovo
e il sovrano andarono peggiorando e degenerarono, infine, in aperto conflitto,
in seguito ad una serie di incidenti verificatisi, particolarmente, durante e
dopo la campagna di Kiev (1075—1077). Il conflitto culminò con la scomunica,
che Stanislao scagliò contro il re, alla quale Boleslao rispose facendo
uccidere il vescovo (1079). La tradizione dice che Stanislao fu trucidato nella
chiesa di San Michele a Cracovia, ai piedi dell’altare, mentre celebrava la S.
Messa e che, secondo le leggi di quei tempi, il suo corpo fu mutilato delle
membra, come si usava per i traditori. La salma di Stanislao, pietosamente
ricomposta e sepolta nel cimitero presso la chiesa di S. Michele, venne traslata
nel 1088 nella chiesa cattedrale di Wawel, a Cracovia, dove il suo sepolcro
divenne sin dal primo giorno oggetto di venerazione, particolarmente da parte
della povera gente, che ebbe in Stanislao il suo protettore e benefattore. Il
culto del popolo polacco per Stanislao ebbe inizio poco tempo dopo il suo
martirio e si sviluppò dopo la traslazione della sua salma dal cimitero presso
la chiesa di S. Michele (luogo del martirio) alla chiesa cattedrale di Wawel, a
Cracovia (1088), mantenendosi inalterato per secolifino ad oggi. Lo
dimostra, tra l’altro, il numero di centosessanta chiese dedicate al santo
esistenti sul territorio attuale della Polonia.
PREGHIAMO
CON LA LITURGIA DEL SANTO
O
Dio che al santo vescovo Stanislao hai dato la grazia di concludere con il
martirio il suo servizio pastorale, concedi anche a noi che lo veneriamo come
intercessore, di perseverare forti nella fede, per tutti i giorni della nostra
vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo…