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NEREO,
ACHILLEO, DOMITILLA PANCRAZIO
memoria liturgica al 12 Maggio
Le
notizie riguardanti questi Santi martiri sono talmente poche e così composite
nel tempo che sconfinano nella leggenda. Per la leggenda, Nereo e Achilleo
erano i servitori di Flavia Domitilla, nipote dell’imperatore
Domiziano, della nobile famiglia dei Flavi, figlia della matrona cristiana
Plautilla. Convertiti dallo stesso San Pietro durante la sua permanenza a Roma,
Nereo e Achilleo convinsero la fanciulla a rifiutare le nozze con il figlio di
un console, per serbarsi fedele al voto di castità. L’innamorato respinto
avrebbe spronato l’imperatore Domiziano a punire quei riottosi cristiani, e
Flavia Domitilla sarebbe stata esiliata così nell’isola di Ponza, insieme con
i servitori Nereo e Achilleo. Più tardi, sotto Traiano, i tre cristiani
sarebbero stati costretti a fuggire a Terracina, e qui Nereo e Achilleo,
rifiutandosi ancora di convincere Domitilla al matrimonio, sarebbero stati
condannati a morte mediante decapitazione. I loro corpi sarebbero stati riposti,
a Roma, in una cripta lungo la via Ardeatina, di proprietà di Flavia Domitilla,
presso la sepoltura di Aurelia Petronilla, la leggendaria figlia di San Pietro.
Anche
per S. Pancrazio i dati sono confusi con la leggenda. San Pancrazio, come
abbiamo detto, fu Martire, e quindi, in senso metaforico, fece onore al proprio
nome di combattente per la fede. Ma fu un lottatore in erba, di immatura forza
fisica, anche se di fermissima energia morale. Secondo la tradizione, infatti,
aveva soltanto 14 anni quando ebbe la testa recisa, a Roma, sotto Diocleziano,
nell’anno 304. Nato in Frigia, e restato orfano in tenera età, il ragazzo era
stato affidato alle cure di uno zio, di nome Dionisio, il quale lo condusse a
Roma. Qui, zio e nipote si battezzarono cristiani, proprio negli anni in cui
infieriva l’ultima persecuzione imperiale. Lo zio morì di lì a poco di morte
naturale, ma Pancrazio subì il martirio con una fermezza e una maturità da
stupire anche i vecchi. La sua Passione riporta alcune delle risposte che il
giovane Martire avrebbe dato allo stesso imperatore il quale, commosso dalla
tenera età dell’accusato, cercò invano di farlo abiurare. Quelle risposte
confermarono la maturità spirituale del giovane Pancrazio, e resero inevitabile
la sua condanna a morte, quale cristiano confesso e impenitente. La sentenza
venne eseguita sulla via Aurelia, e lungo quella stessa strada il corpo del
Martire venne piamente sepolto da una matrona cristiana, Ottavilla. Nel
Medioevo, il culto del giovane lottatore cristiano fu popolarissimo, e il suo
nome si diffuse in tutti i paesi, spesso sotto la forma di Brancas o, in Italia,
di Brancaccio. Le reliquie di san Pancrazio acquistarono una curiosa fama. Si
disse che avessero il potere di smascherare gli imbrogli e le false
dichiarazioni. Per dimostrare se una testimonianza era falsa o vera, sarebbe
stato così sufficiente portare il teste davanti a un altare contenente le
reliquie del Santo. Se non diceva il vero, sarebbe caduto fulminato all’istante!
Per questo le reliquie di San Pancrazio si moltiplicarono a dismisura.
L’intero corpo avrebbe dovuto essere in almeno venti chiese; la testa, in
almeno dieci città. Le ossa singole, poi, non si contavano e naturalmente
soltanto una piccola parte di queste reliquie potevano essere autentiche. Forse
per questo, nel Medioevo, la giustizia commetteva tanti errori!
PREGHIAMO
Dio
onnipotente concedi a noi, che veneriamo i santi martiri Nereo e Achilleo, di
avere sempre amici e intercessori presso di te questi gloriosi testimoni della
fede, Per il nostro Signore Gesù Cristo….
SIGNIFICATI DEI NOMI
Il
nome Nereo significa: “che scorre”, dunque è un nome che ha
attinenza soprattutto all’acqua. Nereo era anche il nome mitologico di una
divinità marina, il padre delle Nereidi che erano le ninfe dell’Oceano.
Achilleo
significa “comandante valoroso e risale ad Achille il famoso eroe omerico
dell’Iliade figlio di Teti, dea del mare.
Il
nome Domitilla deriva dal maschile Domizio, nome molto usato presso i
Romani che significa: “domata, addomesticata”
Pancrazio
è di origine greca e significa: “tutto vigore, combattimento completo” Era
l’aggettivo usato come attributo a Zeus un po’ come il nostro
“Onnipotente”.
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