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LEONARDO  MURIALDO  -  Santo, Sacerdote

 

 memoria liturgica al 18 Maggio

 

Leonardo Murialdo nacque a Torino il 26 ottobre 1828 da una famiglia benestante di forti tradizioni cristiane che lo educò fin dall’infanzia ad un amore concreto verso i poveri. A 18 anni, al termine di una crisi giovanile decise di farsi sacerdote e si avviò agli studi teologici nell’Università di Torino. Ordinato sacerdote il 20 Settembre 1851, iniziò il suo Ministero Sacerdotale in un ambiente agitato da fermenti sociali, religiosi e politici, collaborando attivamente a tutta una fioritura di attività apostoliche a fianco di uomini come S. Giuseppe Cafasso e Don Bosco, dal quale gli fu affidata la direzione dell’Oratorio di “San Luigi”. Qui spese quasi per un decennio tutto se stesso, il suo tempo e il suo denaro, dando vita e sviluppo ad ogni sorta di attività ricreative e formative a favore dei ragazzi sbandati e turbolenti della zona. Nel 1866 rinunciando agli agi della sua condizione sociale accettò di divenire Rettore del collegio degli Artigianelli in Torino, una istituzione per i ragazzi poveri e abbandonati. Sotto la sua guida, superando numerose difficoltà soprattutto economiche l’istituto crebbe e divenne un Istituto modello, di grande efficacia formativa, dotato progressivamente di ben 12 laboratori per la preparazione professionale dei giovani. A quest’opera il Murialdo associò a poco a poco un gruppo di altre istituzioni in grado di rispondere alle molteplici esigenze dell’Apostolato giovanile in rapporto alle varie età e categorie: una casa—Famiglia per giovani operai e studenti, un Istituto per la rieducazione dei giovani corrigendi, una Colonia Agricola tipo ed infine un Istituto di istruzione ginnasiale per i giovani più dotati e per i candidati alla vita religiosa e sacerdotale. Sensibile ai gravi problemi spirituali e materiali della classe operaia e soprattutto dei giovani lavoratori, il Murialdo collaborò attivamente alla fondazione delle “Unioni Operaie Cattoliche” e a diversi organismi e servizi sociali, prodigandosi per ottenere una legislazione sociale più umana e più giusta. Fu lui a promuovere a Torino nel 1883 la fondazione del primo giornale Cattolico italiano per i lavoratori, “La Voce dell’Operaio”, esteso più tardi ad una più vasta cerchia di lettori e tutt’ora fiorente, come settimanale Cattolico Torinese, col nome di “Voce del Popolo”. Per dare stabilità ed efficacia alle opere da lui iniziate per la gioventù povera, fondò a Torino, il 19 Marzo 1873, la congregazione di San Giuseppe (Giuseppini del Murialdo). Egli volle che il nuovo Istituto religioso, formato da Sacerdoti e Fratelli Laici, il quale si estese poi in varie regioni d’Italia e più tardi anche nelle Americhe e in Spagna, fosse caratterizzato dalle virtù dell’Umiltà e della Carità, e dedito all’istruzione ed educazione della gioventù, specie se povera ed abbandonata, dei figli del popolo e dei giovani operai sotto la protezione di San Giuseppe. Segreto di tante opere di bene del Murialdo fu il suo instancabile zelo alla conquista della santità. All’inizio del nuovo secolo il 30 Marzo 1900 a 72 anni, il Murialdo concluse il suo cammino terreno. La sua figura e la sua opera restano attualissime. Viviamo oggi nel mondo che egli previde e preparò; i problemi che oggi agitano la società sono quelli per cui egli spese la sua vita: la difesa dei lavoratori dallo sfruttamento, e la preparazione professionale dei giovani. Ecco alcuni suoi propositi: “Devo farmi santo. Così il Collegio sarà benedetto da Dio temporalrnente e più spiritualmente, ed io godrò pace ed avrò pazienza!” E soggiungeva a se stesso come un gran mezzo di santificazione: “L’orazione mentale e vocale, quella così ad ora fissa come quella di tutte le ore, l’unione con Dio, consultare Dio, ascoltare Dio, offrire a Dio”. Altro mezzo di santificazione: “Servirsi dei mali, dei peccati per umiliarsi, diffidare di sé e confidare in Dio, degli errori, delle contrarietà, delle contraddizioni per esercitare l’amore di Dio, l’umiltà e la pazienza”». Negli ultimi Esercizi Spirituali era l’anno 1899, così scriveva, insaziato ricercatore di santità, cui risuonava insistente l’invito del Divino Maestro “Siate perfetti com’è perfetto il Padre vostro che è nei Cieli”: “Per acquistare l’amor di Dio eserciterò la pietà. la visita quotidiana a Gesù Sacramentato più lunga, le giaculatorie ai Cuori di Gesù e Maria. Per la penitenza: la regolarità, l’orario, conferenze private ai Confratelli e ai giovani, studio regolare. visite ai laboratori, dolcezza, sobrietà, attività, prontezza per chiunque si presenta”. Ed il Murialdo come volle per sé la santità, la volle e la cercò con ogni mezzo, per quanti la Provvidenza lo aveva chiamato a salvare. Nessun altro intento ebbe per le sue opere, nei suoi ministeri più svariati, anche tra quelli che potevano sembrare i meno adatti a raggiungere il fine della santificazione delle anime». Il suo ideale: Farsi santo e santificare gli altri! La sua esortazione, avvalorata dall’esempio: “Fatevi santi e fate presto!.”

 

PREGHIERA SAN LEONARDO MURIALDO PER OTTENERE GRAZIE PARTICOLARI

O San Leonardo Murialdo, Apostolo ardente di carità, insegnaci ad amare Il Signore e a servirLo con generosità nel nostro prossimo. Tu sei stato mirabile esempio nella devozione al Cuore di Gesù, alla Vergine Immacolata e a San Giuseppe: fa che possiamo imitarne le virtù per tutta la vita. Proteggi la Chiesa e rinnova in tutti noi la fede in Cristo e nel Suo Vicario. Noi ti preghiamo soprattutto per i giovani. Difendili dalle insidie del male e dona loro il coraggio e la fedeltà perché siano testimoni di Cristo nel mondo. Continua ad essere l’amico dei poveri, degli orfani e dei lavoratori, da te prediletti, ed ottieni per noi le grazie, che tanto desideriamo. Amen.  

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