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RITA da CASCIA, Santa
La
figura di santa Rita è conosciuta un po’ in tutto il mondo, ha ispirato tanta
devozione eppure di realmente storico si conosce poco di questa santa. La santa
degli impossibili è anche la santa del silenzio: non una parola che ci venga
direttamente da lei, non una fonte esauriente che completi le linee scarne della
tradizione che qualche volta sconfinano nelle leggende. Nonostante questo
raramente una memoria storica così povera ha salvato l’essenziale di una
vicenda umana. Ecco gli elementi della sua vita: Era nata figlia tardiva di
genitori anziani a Roccaporena, una modesta frazione montana del comune di
Cascia. I genitori le diedero profondi principi cristiani che caratterizzarono
gli anni della fanciullezza e dell’adolescenza di Rita che fin da allora era
desiderosa di fare una scelta di vita religiosa. Promessa però sposa dai
genitori ad un giovane che l’aveva richiesta Rita dovette adattarsi ad andare
sposa ad un uomo brutale e violento del quale fu vittima e moglie sopportando
con eroica pazienza ogni maltrattamento senza mai lamentarsi e senza
risentimenti. Ma opponendo dolcezza alla violenza, remissività alla
sopraffazione, Rita riuscì con il tempo a toccare il cuore del marito e a
ricondurlo a Dio.
1)
“Aveva pregato sempre Dio per quello che gli aveva ammazzato il marito”. Il
perdono di Rita è frutto e conseguenza di quello di Cristo sulla croce.
2)
“Perseverò per quarant’anni nel servire Dio con amore” Servizio di Dio e
amore del prossimo: sono i due grandi capisaldi di Agostino che Rita fece suoi
con la scelta di diventare Agostiniana.
A SANTA RITA
O
Santa Rita, santa dell’impossibile e avvocata delle cause disperate, sotto il
peso della prova, ricorro a te. Libera il mi povero cuore dalle angosce che
l’opprimono e rendi la pace al mio spirito affranto.
(esprimerla
qui)
Sarei io il solo a non sperimentare l’efficacia della tua potente intercessione? Se i miei peccati costituiscono un ostacolo all’esaudimento dei miei voti più cari, ottienimi la grande grazia di un sincero pentimento e del perdono, mediante una buona confessione. In ogni caso, non permettere che io continui a vivere In una così grande afflizione. Abbi pietà di me! O Signore, vedi la speranza che ho riposto in te! Ascolta Santa Rita che intercede per noi, umanamente afflitti senza speranza. Ascoltala ancora una volta, manifestando in noi la tua misericordia.
Amen.
NOVENA A S. RITA
1°
GIORNO
O
eccelsa taumaturga S. Rita, rivolgi i tuoi occhi pietosi verso di me, che tanto
soffro e piango!... Tu vedi il mio povero cuore circondato di spine, sanguinante
dolore... Tu vedi, o cara Santa, che i miei occhi non hanno più lacrime, perché
tante ne hanno versate! Stanco e sfiduciato sento che la stessa preghiera mi
muore sulle labbra... Dovrò disperare in simile frangente della mia vita? Deh,
vieni, o Rita, vieni in mio soccorso ed aiuto! Non sei tu chiamata dal popolo
cristiano: Santa degli Impossibili, avvocata dei casi disperati?. Ebbene,
onora tale titolo implorando per me la grazia che a Dio domando... Tutti
proclamano le tue glorie, tutti narrano i prodigi più strepitosi per tuo mezzo
operati da Dio, io solo rimarrò deluso, perché da te non ascoltato? No! Ti
prego di intercedere per me presso Gesù, perché abbia pietà dei miei affanni,
e per tuo mezzo, o buona Rita, io possa ottenere quanto il mio cuore
ardentemente desidera.
RESPONSORIO
(da ripetersi ogni giorno della novena)
Di
Rita al nome fuggono febbri, ferite e peste, morbi, dolori, dèmoni e grandine e
tempeste.
Rit:
Ai ciechi, ai sordi, ai muti.
Ai
zoppi porgi aita: la prole implori,
e
tornano i morti a nuova vita.
Non
recano danno i fulmini, né il terremoto o il fuoco:
lacci,
perigli, insidie, per te non han più loco.
Rit.
Santa
degli impossibili la Spagna ti proclama:
t'ammirano
altri popoli:
Cascia
il tuo nome acclama.
Rit.
Al
divin Padre e al Figlio sia lode,
gloria
e onore; lode per tutti i secoli
al
sempiterno Amore.
Rit.
Segnasti,
Signore, la tua serva Rita con il sigillo della tua Carità e Passione.
PREGHIERA
(da ripetersi ogni giorno della novena)
O
Dio che Ti degnasti di donare a S. Rita tanta grazia che amò i nemici e nel
cuore e sulla fronte portò i segni della tua Carità e Passione, Ti preghiamo,
per i suoi meriti e la sua intercessione, di concederci la grazia di perdonare
ai nostri nemici e di meditare i dolori della tua Passione, così che
conseguiamo il premio da Te promesso, Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen.
2°
GIORNO
lo
vedo il sentiero della tua vita, o grande taumaturga di Cascia, seminato di
tribolazioni e spine pungenti che purtroppo hanno straziato il tuo cuore. Tu sei
veramente, o Rita, martire dei più atroci dolori che hai assaporato a poco a
poco, fino a vuotarne il calice amaro. Nel considerare il tuo cuore così
dolorosamente provato io ritorno dinanzi a te per supplicare la grazia che a Dio
chiedo... Tu sai che cosa significa lo spasimo del cuore! Tu conosci il martirio
dell'anima perché tanto hai penato, tanto hai sofferto, perciò sarai pronta ad
accorrere in mio soccorso. Non è vero forse che il Signore, in questi tempi così
dolorosi, ha voluto in modo mirabile far emergere la tua bella figura donandoti
i più strepitosi prodigi, perché l'umanità si rivolgesse a te fiduciosa e ne
avesse soccorso? Cara Santa, ecco dinanzi a te un'anima desolata che piange e
geme; molto spero dal tuo potente aiuto. O Rita, prega il tuo Sposo celeste Gesù,
perché io possa conseguire quanto domando al mio Dio, per mezzo del tuo potente
patrocinio.
(Responsorio
e preghiera del 1° giorno).
3°
GIORNO
Volgo
invano intorno il mio sguardo smarrito per il dolore, e non trovo sollievo.
4°
GIORNO
Santa
degli impossibili, avvocata dei casi disperati, sono questi i titoli belli,
pieni di santa speranza, per le anime provate dal dolore. Ben si convengono a
te, o cara S. Rita da Cascia, che nei casi estremi dell'esistenza, mentre
intorno è tutto desolazione e morte, vieni come celeste giardiniera a
rinverdire la speranza inaridita nei cuori. Purtroppo nel mio cuore la speranza
è già venuta meno per il dolore che inesorabilmente incalza! il peso della
sciagura mi opprime, l'incertezza mi spaventa e non so dove rivolgermi per avere
il desiderato soccorso. A te ricorro, o buona Rita, pieno di fiducia e sicuro
della tua protezione. Per la potenza della tua intercessione presso il trono di
Dio, attendo la grazia che domando... Mostrati, ancora una volta, potente e
misericordiosa, fa' conoscere anche a me che tu sei veramente come ti acclamano:
Santa degli impossibili, avvocata dei casi disperati.
Pater,
Ave, Gloria
5°
GIORNO
O
sposa diletta di Gesù, S. Rita da Cascia, eccomi di nuovo ai tuoi piedi
invitato dalla tua bontà verso le anime travagliate dal dolore. Tu vedi il mio
povero cuore annientato dalle amarezze della vita. La speranza non sorride più,
il dubbio atroce invade il mio animo, viene meno la fiducia e il baratro
spaventoso della disperazione si apre sotto i miei piedi. Dimmi, o cara Santa,
cosa dovrò fare in un frangente così grande? A chi devo rivolgermi in un
momento così tragico della vita? Oh, se è vero che tu sei la Santa dei casi
disperati, aiutami; vieni in mio soccorso altrimenti mi sento perduto! Anch'io
mi rivolgo a te che ti sei sempre mostrata misericordiosa verso i sofferenti, e
tu non avrai pietà di me? Oh, S. Rita, sei tanto buona! E proprio per questo
che mi raccomando a te con tutto il cuore, affinché da Gesù tu mi ottenga la
grazia che con viva fede imploro...
6°
GIORNO
O
cara S. Rita, il cielo è diventato di bronzo, né la mia preghiera può
raggiungere il trono di Dio. So che purtroppo i miei peccati sono l'unica causa
di tanto castigo. Ti confesso che mi manca il coraggio di rivolgermi a Gesù,
poiché ho disprezzato tante volte la sua misericordia ed ora ne sento terribile
la giustizia. Vedo che non merito perdono e chiuso nel più cupo dolore, piango
desolato il mio stato miserando. Dimmi, o S. Rita, dovrò io disperare? No! Gesù
mi ha dato in te una potente avvocata perché tu mi ottenga dal tuo Sposo
celeste il perdono delle gravissime colpe e una risoluta volontà di non
offenderlo mai più. Con tale ferma decisione sulle labbra e nel cuore mi
rivolgo a te, o Santa taumaturga, perché tu ottenga per me da Gesù la grazia
tanto necessaria... in quest'ora in cui mi trovo stanco, desolato, abbandonato
da tutti. Una tua parola a Gesù, o Rita, ed il Cielo si aprirà a misericordia
e perdono.
7°
GIORNO
O
dolcissima S. Rita, la cui esistenza fu sempre amareggiata dal fiele del dolore,
rivolgi il tuo sguardo amabilissimo verso dì me. La mia preghiera, benché
stanca e languente, giunga al tuo cuore che sicuramente si chinerà benigno
verso di me. La carità che sempre teneramente mostrasti al prossimo nella tua
vita, le parole di pace, di conforto, il santo consiglio che prodigasti a tutti,
mi spingono verso di te, specialmente ora che sei grande in Cielo, o avvocata
dei casi disperati. Davanti alla tua potenza la morte indietreggia, il cieco
riceve la luce, lo zoppo si raddrizza, il paralitico è risanato, e tutte le
infermità dell'anima e del corpo scompaiono; soltanto io non sarò consolato
per la tua intercessione? Non voglio, non posso crederlo. Anch'io spero
fermamente nella tua protezione, nel tuo intervento presso Dio e sono certo che
ritornerà la pace nel mio cuore e la grazia che imploro... mi sarà concessa.
8°
GIORNO
O
innamorata Serafina del Crocifisso, nel vederti prostrata ai suoi piedi divini,
i nel mirarti ferita alla fronte da una spina
del tuo Sposo Gesù, la mia fiducia in te si accresce in modo prodigioso.
Tu davvero sei la prediletta del Signore. Egli ti ha contrassegnata con un dono
regale, ti ha fatta tutta sua. Vedi dunque, o cara S. Rita, che non mi sono
ingannato se in te ho riposto tutta la mia fiducia e mi sono abbandonato nelle
tue mani pietose. Ora è il momento d'aiutarmi, se vuoi. Ora la mia esistenza ha
bisogno del tuo soccorso. Non sarà vano il mio ricorso a te, che tanto sento di
amare. O potente taumaturga, da tutto il mondo invocata celeste benefattrice,
orsù ti prego e ti scongiuro, per l'amore che porti a Gesù, di chiedere per me
a Lui la grazia che domando... Nulla a te si nega. I prodigi, le grazie, i
favori speciali, per tuo mezzo si ottengono. Ebbene io attendo ancora la grazia
che, con tutto il cuore, ho chiesto al Signore.
9°
GIORNO
Eccomi,
o cara S. Rita, al termine di questa sacra novena. lì mio cuore si sente
rianimato per essere ricorso a te nel momento angoscioso in cui si trova. Sono
sicuro che hai ottenuto da Gesù la grazia che ho chiesto, ma se ancora non
fosse così, alzo ancor più la mia voce e ti domando pietà e misericordia. O
S. Rita, fa' che non mi allontani dal tuo cospetto senza essere stato consolato,
fallo per le tue sofferenze, per la carità che hai avuto verso i poveri
tribolati, per l'amore che hai portato a Gesù e alla sua Madre Immacolata
Maria, per il dono che hai avuto della spina del Signore. Aiutami, soccorrimi. E
l'ultimo grido che io lancio a te, Santa degli impossibili, avvocata dei casi
disperati. Mostrati veramente quale sei e ottienimi la grazia che ho chiesto.
Con il tuo aiuto propongo di cambiare la mia pessima vita, di essere l'apostolo
della divina Bontà e Potenza, di recarmi al tuo Santuario di Cascia, di
concorrere al tuo culto, in ringraziamento del favore celeste che ho ottenuto
per tuo mezzo, dal nostro dolce Redentore Gesù.
Preghiera
a S. Rita (festa il 22 maggio)
Sotto
il peso e tra le angosce del dolore, a te che tutti chiamano la Santa degli
impossibili, io ricorro nella fiducia di ricevere presto aiuto. Ti prego, libera
il mio povero cuore dalle angustie che da ogni parte l'opprimono e ridona la
calma a questo spirito che geme, sempre pieno di affanni. E poiché ogni mezzo
è inutile per procurarmi sollievo, confido totalmente in te che fosti prescelta
da Dio come avvocata dei casi più disperati. Se è per i miei peccati che non
ottengo ciò che domando, implora da Dio che mi ottenga la loro conoscenza e il
perdono. Non permettere che pianga ancora lacrime di amarezza, premia la mia
ferma speranza, ed io farò conoscere dovunque le tue grandi misericordie verso
gli animi afflitti. O ammirabile sposa del Crocifisso, intercedi ora e sempre
per le mie necessità.
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