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CARLO LWANGA E COMPAGNI - Martiri dell’Uganda
Memoria liturgica il 3 Giugno
L’Uganda
è un paese dell’interno dell’Africa e in quella parte dell’Africa più
nera, verso il 1880, giunsero i cosiddetti Padri Bianchi del Cardinale Lavigerie.
La loro missione ebbe uno straordinario successo, anche per il favore col quale
erano stati accolti dal Re negro. Ma alla morte di quel Re, il nuovo Sovrano non
si mostrò ugualmente favorevole ai Padri Bianchi, per due ragioni: una morale e
l’altra commerciale. Il nuovo Re aveva spiccata tendenza al vizio e la
presenza dei missionari gli era di continuo rimprovero. Inoltre i Padri Bianchi
si erano dimostrati contrari alla tratta degli schiavi, mentre il nuovo sovrano
dell’Uganda si proponeva ottimi affari nella vendita dei suoi più robusti e
giganteschi sudditi.
E
furono quei paggi, tutti cristiani e tutti d’irreprensibile condotta, a
suscitare il risentimento del nuovo Re, il quale emanò un ordine così
concepito:
PREGHIAMO
CON LA LITURGIA DELLA FESTA
O
Dio, che nel sangue dei martiri hai posto il seme di nuovi cristiani, concedi
che il mistico campo della Chiesa, fecondato dal sacrificio di San Carlo Lwanga
e dei suoi compagni, produca una messe sempre più abbondante, a gloria del tuo
nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo….
PAROLA DI DIO OFFERTA DALLA CELEBRAZIONE LITURGICA
1^
Lettura Sap 3, 1-9
Dal libro della Sapienza
Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà. Agli occhi degli stolti parve che morissero; la loro fine fu ritenuta una sciagura, la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace. Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi, la loro speranza è piena di immortalità. Per una breve pena riceveranno grandi benefici, perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé: li ha saggiati come oro nel crogiuolo e li ha graditi come un olocausto. Nel giorno del loro giudizio risplenderanno; come scintille nella stoppia, correranno qua e là. Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli e il Signore regnerà per sempre su di loro. Quanti confidano in lui comprenderanno la verità; coloro che gli sono fedeli vivranno presso di lui nell'amore, perché grazia e misericordia sono riservate ai suoi eletti. Parola di Dio
Salmo
125 “Chi semina nel pianto, raccoglie nella gioia”
Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion, ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si aprì al sorriso, la nostra lingua si sciolse in canti di gioia. R
Allora si diceva tra i popoli: “Il Signore ha fatto grandi cose per loro “.
Grandi cose ha fatto il Signore per noi, ci ha colmati di gioia. R
Riconduci, Signore, i nostri prigionieri, come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime mieterà con giubilo. R
Nell'andare, se ne va e piange, portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con giubilo, portando i suoi covoni. R
Vangelo
Mt 10, 28-33
Dal vangelo secondo Matteo
In
quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Non abbiate paura di quelli che
uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto
colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna. Due
passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a
terra senza che il Padre vostro lo voglia. Quanto a voi, perfino i capelli del
vostro capo sono tutti contati; non abbiate dunque timore: voi valete più di
molti passeri! Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo
riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà
davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei
cieli”. Parola del Signore
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