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S. B O N I F A C I O
E’
chiamato, a buon diritto, apostolo della Germania, perché lavorò come
missionario in quella regione con successo maggiore dei suoi predecessori e
perché fu il vero organizzatore della Chiesa germanica. Winfrido
(tale era il nome che Bonifacio aveva avuto in famiglia) nacque verso il 673
nell’Inghilterra sud occidentale. Ebbe un’ottima educazione spirituale e
monastica nelle abbazie di Exeter e di Nhutschelle. Fu preso dal desiderio di
predicare il Vangelo ai Sassoni. Superate alcune difficoltà, partì nel 716
portando con sé tre compagni di viaggio e di fatiche. Ma per cause politiche
avverse dovette rimandare la sua opera. Nel 718 si recò a Roma per ricevere
dal papa Gregorio II l’incarico ufficiale per la sua missione tra i germani. Da questo momento Winfrido assunse il
nome del martire romano Bonifacio. Per valutare appieno i meriti di Bonifacio,
è bene ricordare che tutte le popolazioni soggette ai Franchi e abitanti i
territori sulla riva destra del Reno, erano in gran parte pagane e i Sassoni,
poi, lo erano del tutto. Nel 721 Bonifacio predicò nell’Assia e nella
Turingia, riuscendo a battezzare migliaia di pagani e a ricondurre alla Chiesa
molti cristiani ricaduti nel paganesimo. Dopo aver mandato a Roma una relazione
dell’opera fino ad allora compiuta, vi fu chiamato personalmente Gregorio II,
che aveva compreso il grande valore di Bonifacio e decise di nominarlo vescovo
non di una diocesi determinata, ma di tutta la Germania transrenana. Per
consolidare la sua opera missionaria, riunì tempestivamente un’eletta schiera
di continuatori, appassionando monaci e monache della sua patria
all’evangelizzazione della Germania. Essi risposero all’appello e si
sparsero in tutte le missioni fondate dal santo, facendo i missionari, i maestri
di scuola, i sacerdoti e adattandosi a qualsiasi lavoro. A quell’epoca anche
la Chiesa francese versava in cattive condizioni. Alcune sedi episcopali erano
in abbandono, altre erano state affidate a laici avidi o a chierici di cattivi
costumi. Bonifacio si diede da fare in questa situazione soprattutto attraverso
i concili. In tal modo furono sradicate le superstizioni pagane che ne
oscuravano la vita, fu prescritta ai monaci e alle monache l’osservanza della
Regola di S. Benedetto per togliere il disordine nelle osservanze monastiche, fu
ricondotta la vita del clero alla sua purezza primitiva.
PREGHIAMO S. BONIFACIO
Interceda
per noi, o Signore, il santo vescovo e martire Bonifacio, perché custodiamo con
fierezza
PAROLA DI DIO PROPOSTA DALLA LITURGIA NELLA FESTA DI SAN BONIFACIO
1^
Lettura Is 52, 7-10
Dal
libro del profeta Isaia
Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi che annunzia la pace, messaggero di bene che annunzia la salvezza, che dice a Sion: “Regna il tuo Dio”. Senti? Le tue sentinelle alzano la voce, insieme gridano di gioia, poiché vedono con gli occhi il ritorno del Signore in Sion. Prorompete insieme in canti di gioia, rovine di Gerusalemme, perché il Signore ha consolato il suo popolo, ha riscattato Gerusalemme. Il Signore ha snudato il suo santo braccio davanti a tutti i popoli; tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio. PdD
Salmo
95 “La tua salvezza, Signore, è per tutti i popoli”
Cantate
al Signore un canto nuovo, cantate al Signore da tutta la terra.
Cantate
al Signore, benedite il suo nome. R
Annunziate di giorno in giorno la sua salvezza,
in mezzo ai popoli raccontate la sua
gloria, a tutte le nazioni dite i suoi prodigi. R
Date
al Signore, o famiglie dei popoli, date al Signore gloria e potenza,
date
al Signore la gloria del suo nome. R
Dite
tra i popoli: “Il Signore regna!". Sorregge il mondo, perché non vacilli;
giudica
le nazioni con rettitudine. R
Vangelo
Lc 10, 1-9
Dal
Vangelo secondo Luca
In
quel tempo, il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a
due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro:
“La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della
messe perché mandi operai per la sua messe. Andate: ecco io vi mando come
agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non
salutate nessuno lungo la strada.In qualunque casa entriate, prima dite:Pace a
questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di
lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e
bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non
passate di casa in casa. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno,
mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e
dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio”. Parola del Signore
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