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24 GENNAIO

 

 

FELICIANO DA FOLIGNO, Vescovo

Era nato a “Forum Flamini” in Tuscia. Studiò a Roma intorno al 160 e poi tornò nelle sue terre a predicare. Lì fu eletto vescovo di Foligno. La sua predicazione toccò quasi tutta l’Umbria. Fu vescovo per 56 anni e morì ( non si è sicuri se martire anche lui) amareggiato dalle persecuzioni di Decio. Aveva 94 anni.

 

 

GIACCARDO GIUSEPPE TIMOTEO, Servo di Dio

Nacque a Narzole (Cuneo) il 13 giugno 1896 da genitori poveri ma credenti e laboriosi. Nel 1908 conobbe don Giacomo Alberione che lo indirizzò al seminario di Alba. Il Giaccardo, già da ragazzino voleva “farsi santo” e con tutte le forze si applicava sia alla vita di studio che di preghiera. Andato militare nel 1916, ritornò in seminario proprio mentre don Alberione stava incominciando a dare il via alla futura Congregazione religiosa di San Paolo per la buona stampa il 4 luglio 1917. Anche il Giaccardo cominciò a far parte della piccola comunità nascente. Fu ordinato il 19 ottobre 1919. Nel gennaio del 1926 andò a Roma a fondare la prima casa succursale della congregazione. Ne fu superiore fino al settembre del 1930. Ritornò superiore ad Alba dal 1936 al 1946 e poi andò nuovamente a Roma vicino al fondatore. Morì il 24 Gennaio 1948.        

 

 

MARCOLINO AMANNI, Beato

Nacque a Forlì, in Romagna, nel 1317.  A dieci anni entrò nel monastero dei domenicani di Forlì e vi rimase per tutta la vita. La sua caratteristica fu l’umiltà. Preghiera, penitenza, silenzio dimostravano il suo amore per Dio e per l’obbedienza. La sua vita umile fu però benedetta da Dio con estasi e il dono dei miracoli, Morì come era vissuto in umiltà e silenzio il 2 gennaio 1397.

 

 

PAOLA GAMBARA, Beata

Nacque a Brescia il 3 marzo 1463. Bellissima ragazza viene data sposa al conte Lodovico Costa, un dissoluto. Richiamata ai valori della fede da Angelo da Chivasso, si convertì ai valori morali del cristianesimo. Questo non piacque al marito che la vessò in molti modi, anche portandole in casa una sua amante. Rimasta vedova, si ritirò dedicandosi alla preghiera e alla penitenza, assistendo con amore i poveri e gli abbandonati. Morì a Binaco (Milano) il 24 gennaio 1515.