Lo stesso paese, Castelnuovo
di Asti, oggi Castelnuovo don Bosco diede i natali a tre grandi della Chiesa
torinese: Don Bosco , San Giuseppe Cafasso e Giuseppe Allamano. Egli nacque il
21 gennaio 1851 sua madre è la sorella del Cafasso. Perse il papà che aveva tre
anni. Trascorse l’infanzia frequentando l’asilo e le scuole elementari e
conducendo nei tempi liberi le pecore al pascolo. Appena undicenne arriva a
Torino sotto la guida di don Bosco. Don Bosco vedendo le sue capacità e
riconoscendo la sua devozione gli proporrà la strada dei salesiani, ma Giuseppe
ha altro in mente vuol essere sacerdote a servizio della chiesa torinese. Pur
non avendo una buona salute fisica ha una tempra spirituale robusta. Uno dei
suoi primi motti è: "Farmi santo e non solo buono. Fare e non aspettare”. Il 20
settembre 1873 è ordinato sacerdote nel duomo di Torino. Vorrebbe andare
viceparroco in qualche paesetto, ma il vescovo Gastaldi lo incarica di essere
formatore di sacerdoti in seminario.Nel settembre 1880
viene nominato rettore del santuario della Consolata e dell’annesso ospizio per
preti vecchi. I problemi sono molti. Il Santuario non versa in buone condizioni
ed egli comincia a restaurarlo poi chiede di poter riaprire il Convitto della
Consolata che poco per volta ritorna ad essere centro di formazione e di
spiritualità per sacerdoti. E' fatto anche rettore del Santuario di Sant'Ignazio,
presso Lanzo e anche qui si dà da fare per ristrutturare santuario e casa perché
possa diventare capace di accogliere sacerdoti e laici per gli esercizi
spirituali. In mezzo a tutto questo daffare non dimentica il senso del suo
sacerdozio e si offre instancabilmente per la direzione spirituale, passa molte
ore in confessionale, è consigliere di vescovi, sacerdoti, laici, sostiene
l’Azione Cattolica Incoraggia don Alberione a portare avanti la sua opera di
Buona Stampa, consiglia l’abate francese Vincent Bailly a fondare il quotidiano
cattolico “La Croix”. A illuminarlo e sostenerlo è sempre la sua “Consolata”, ed
è proprio guardando a lei che poco per volta si sente portato a voler far
conosce la Consolata nel mondo. Nel 1900 è a Rivoli per la convalescenza da una
malattia, il 6 aprile abbozza una lettera per l’arcivescovo Agostino Richelmy
nella quale chiede di poter fondare un istituto missionario. 1901: il progetto è
approvato. 1902: partono i primi quattro missionari per il Kenia. Cerca anche
delle suore da affiancare ai missionari. Le prime le trova tra le Vincenzine del
Cottolengo. Nel 1903 partono le prime otto suore. Nel 1909, spinto da Papa Pio X
fonderà anche le missionarie della Consolata. Da Torino egli continua a seguire
i suoi missionari con affetto e trepidazione. Ormai le missioni si moltiplicano
1916 Etiopia; 1922 Tanzania; 1924 Somalia; 1925 Mozambico. Nell’inverno del
1925-26 si aggrava la situazione della sua salute. Muore il 16 febbraio 1926.
GIULIANA DI NICOMEDIA, Santa, Martire
Di lei si hanno notizie non
sicure. Sarebbe stata martirizzata dopo vari tormenti inflitti dal padre e dal
prefetto Evilasio da lei rifiutato come sposo.
LUCILIA Santa Martire
Una delle più grandi persecuzioni contro i
cristiani fu quella di Diocleziano. Anche Lucilia fu una delle tante giovani
che, piuttosto che rinnegare Cristo preferì la morte lasciando insieme agli
altri martiri la testimonianza che per Cristo e con Cristo si può soffrire
sorridendo, cantando, pregando .
ONESTO, Santo
Sappiamo che san Saturnino
nel III secolo mandò Onesto ad evangelizzare la Navarra. A Pamplona egli
convertì il senatore Fermo e suo figlio che diventerà, sotto la sua guida, San
Firmino. Qualcuno dice che Onesto morì martire, ma storicamente non è sicuro.