10 APRILE
ANTONIO NEYROT (NEIROTTI, NIGER) Beato, Martire
A Rivoli si indica il luogo della nascita di questo beato nel posto dove sorse una cappella a lui dedicata. Diventò professore nel convento di San Marco in Firenze. Si recò poi in Sicilia dove rimase per vari anni. Volendo ritornare in continente si era imbarcato su una caravella ma venne catturato con tutto l’equipaggio il 2 agosto 1458 da un corsaro, e portato in prigione a Tunisi. Fu poi liberato per opera di fra Giovanni, cappellano dei genovesi. Ma il 6 aprile 1459 il Neirotti passava alla religione musulmana, si sposò e si accinse a tradurre in italiano il Corano. A causa di una apparizione, o a causa della notizia della morte di Sant’Antonino, decise di ritornare alla fede Cristiana e di compiere pubblicamente abiura per cercare di riparare lo scandalo. Si recò quindi pubblicamente davanti al re di Tunisi, indossando il saio, pentendosi pubblicamente di aver abiurato alla fede e facendo la sua professione in Cristo. Il re lo fece gettare in prigione e condannare a terribili amputazioni e poi al rogo. Sul luogo del tormento fu colpito con sassi e spade e morì, ma quando si cercò di bruciare il suo corpo non vi riuscirono. Lo gettarono allora nella fossa delle immondizie. Alcuni mercanti Genovesi, però, ritrovarono il corpo e lo riportarono a Genova. Avvennero parecchi miracoli e questi ne accrebbero la fama. Il beato Amedeo IX di Savoia chiese ed ottenne il corpo del Beato per riportarlo a Rivoli, cosa che avvenne solennemente il 29 agosto 1469. A Tetti Neirotti c’è una pala d’altare che fino a qualche tempo fa era nella collegiata di Rivoli che raffigura il beato mentre viene martirizzato che guarda verso la Madonna della Stella (a cui è dedicata la Collegiata di Rivoli).
POMPEO, Santo, Martire
Era uno dei tanti cristiani del III secolo che
testimoniarono la fede con il martirio. Lui con Terenzio, Africano e altri 39
compagni fu torturato e poi decapitato a Cartagine
MADDALENA DI CANOSSA, Santa
Nacque a Verona il 1 marzo
1774. Rimasta presto orfana sentì la solidarietà per tutti i sofferenti. Crea
allora il “Ritiro di Canossa” poi, con alcune compagne da inizio all’Opera della
Carità e fonda le Figlie della Carità con lo scopo di educare le ragazze povere
e abbandonate e di formare maestre per l’insegnamento della fede. Muore a Verona
il 10 aprile 1835
CECILIO MARIA CORTINOVIZ, Venerabile, Frate minore
Antonio Pietro Cortinovis,
nasce il 7 novembre 1885 a Nespello, piccola frazione di Costa Serina in
Provincia di Bergamo. Lascia i suoi beni ai poveri e veste l'abito cappuccino il
29 luglio 1908, prendendo il nome di fra Cecilio Maria. Viene destinato
nell'aprile del 1910 al Convento dei Cappuccini di Monforte, in viale Piave a
Milano, sede che lascia solo per il servizio militare. Sacrista per circa 11
anni, accanto al Tabernacolo, approfondisce sempre di più la sua vita di unione
con Dio. Dal 1921, portinaio e questuante per i poveri della città, Nel 1959
fonda e dirige l' "Opera San Francesco per i poveri", a servizio degli
emarginati e delle persone più provate. Il 10 aprile alle ore 21, all'età di 98
anni, quando si trova nell'Infermeria dei Frati Cappuccini di Bergamo, conclude
il suo cammino in mezzo agli uomini.