18 APRILE
FRONTIGNANO DI ALBA, Santo
San
Frontignano, patrono di Alba è uno di quei personaggi che le tante leggende
alla fine confondono. Si dice fosse di origine francese, di Carcassonne, fu
martire nei primi secoli, forse anche lui un soldato o di quella famosa legione
Tebea o di qualche altra legione che dovette scegliere tra il culto
dell’imperatore o del Dio di Gesù. Certo che il culto di questo martire
sembra antico ad Alba. Già nel IV secolo il suo corpo era venerato in una
basilica a lui dedicata. Nel 1455 venne poi trasportato nella cattedrale di
Alba.
CALOGERO, Santo, Martire
Era di Brescia e si convertì grazie ai santi
Faustino e Giovita. Fu martirizzato ad Albenga sotto Adriano (117-138). In
Piemonte viene ricordato particolarmente nelle diocesi di asti e di Ivrea.
GALDINO, Santo, Vescovo
Era nato a Milano agli inizi del XII secolo. Diventato sacerdote, poi arcidiacono, in tempi difficili di guerra della lega delle città lombarde contro il Barbarossa divenne arcivescovo della città. Politicamente sostenne la lega lombarda, ma soprattutto si diede da fare per i poveri e per i carcerati e si oppose decisamente alle eresie catare. Morì il 18 aprile 1176 nella chiesa di Santa Tecla, mentre predicava.
ANDREA DA MONTEREALE, Beato, Agostiniano
Nato a Mascioni (L'Aquila)
da una modesta famiglia intorno al 1402, a quattordici anni entrò nel vicino
monastero degli agostiniani di Montereale. Nel 1453 e nel 1471 fu eletto
provinciale dell'Umbria. Unitamente ai suoi impegni di governo e d'insegnamento
dovette svolgere altri delicati compiti per ristabilire l’osservanza nei
conventi di Norcia, di Amatrice e di Cerreto di Spoleto. L'esercizio di questo
incarico di riformatore gli cagionò non poche sofferenze e incomprensioni.
Trascorse gli ultimi anni della sua vita nel convento di Montereale, dove morì
nell’aprile del 1479.