24 APRILE
GIORGIO DI LIDDA, Santo, Patrono di Chieri
Ecco che cosa raccontano le Storie a volte leggendarie che riguardano questo santo palestinese che è patrono della città di Chieri. Giorgio figlio di Geronzio e di Policronia viene educato religiosamente fino al momento in cui entra nel servizio militare. Egli ha il coraggio di professarsi cristiano davanti all’imperatore Daciano e distribuisce i suoi beni ai poveri, rifiuta di sacrificare agli dei viene allora battuto, sospeso, lacerato e gettato in carcere. Lì riesce a convertire il mago Atanasio. Succedono tutta una serie di fatti miracolosi tra cui risurrezioni di morti. Viene condannato alla decapitazione, ma prima di questa promette protezione a chi onorerà le sue reliquie. L’episodio più famoso della sua ‘vita’ è quello della liberazione di una fanciulla dal drago, ma certamente è un racconto posteriore nato all’epoca delle crociate. L’anno del martirio di Giorgio è fissato da alcuni nel 284 da altri nel 303. Il culto di Giorgio si diffuse in tutto il mondo (pensiamo anche solo all’Inghilterra con l’Ordine di San Giorgio, quello della giarrettiera), Giorgio è inoltre protettore dei cavalieri, dei soldati, degli arcieri degli alabardieri, degli armaioli, dei sellai; viene invocato contro la peste, la lebbra e la sifilide, nei paesi slavi contro le streghe.
MARIA ELISABETTA HESSELBLAD, Beata
Nasce in Svezia il 4 giugno 1870, di religione
luterana. A 18 anni emigrò in America e fa l’infermiera. Sentiva il desiderio
dell’unione delle varie confessioni. Nel 1902 diventa cattolica. Entrò
nell’ordine delle Brigidine. La sofferenza ebbe gran parte nella sua vita. Morì
il 24 Aprile 1957.
EGIDIO DI ASSISI, Beato, Francescano
Fu
il terzo compagno di san Francesco, cui si unì nel 1208. Dopo lunghi
pellegrinaggi per predicare in Spagna, a Tunisi e in gran parte dell’Italia, si
ritirò nell'Umbria. Furono raccolti e tramandati i suoi Detti, spesso arguti. È
conservata una sua Vita, attribuita a frate Leone. Morì a Monteripido, vicino a
Perugia verso il 1261.
GREGORIO DI ELVIRA, Santo, Vescovo
Era
soprannominato il Beltico e fu vescovo d'Elvira, in Spagna Fu acceso sostenitore
della fede espressa dal Concilio di Nicea, rifiutò, come Lucifero di Cagliari,
suo maestro, di entrare in comunione con gli ariani pentiti. Morì nel 392.