17 MAGGIO
RESTITUTA MATRONO, Madre di S. Eusebio di Vercelli, Santa
Sembra del tutto fittizia la storia di questa santa dovuta alla facile fantasia di un agiografo del VIII secolo per ingrandire oltremisura la vita si sant’Eusebio. Racconta così: la madre di Eusebio si chiamava Restituta. Aveva due figli Eusebio ed Eusebia. Rimasta vedova portò a Roma i bue bambini che furono battezzati dal Papa Eusebio. Tornata in patria vi subì il martirio. Niente comprova questa storia come neanche le reliquie di una Santa Restituta venerata a Cagliari . Probabilmente Restituta fu una martire uccisa a Cartagine sotto il proconsole Anolino.
PASQUALE BAYLON, Santo
Nato nel 1540 nel regno spagnolo di Aragona,
Pasquale Baylòn, bambino pascolava il gregge di famiglia e trascorreva ore in
preghiera, mortificando il corpo con digiuni e flagellazioni. A 18 anni chiese
di entrare nel convento di Santa Maria di Loreto, ma la domanda non venne
ascoltata. Più tardi, quando ormai la fama della sua santità e di alcuni
miracoli gli aprì le porte del convento, egli prese i voti come “fratello laico”
sentendosi indegno del sacerdozio. Svolse allora l’umile compito di portinaio,
ma le sue dispute con i calvinisti di Francia e soprattutto gli scritti che ci
ha lasciato, lo designano ufficialmente “teologo dell’Eucaristia”, argomento su
cui imperniò tutta la sua vita spirituale. Morì nel 1618, a soli 53 anni, con il
corpo consumato dalle esagerate mortificazioni inflittesi.
ANDREA ABELLON, Beato
Era nato nel 1375 in Provenza. Indossò l’abito domenicano ancora giovanissimo. Uomo di cultura fu insegnante in diverse città (Tolosa Montpellier, Avignone) Durante la peste del 1415 si prodigò con tutte le sue forze per gli abitanti di Aix en Provence. Fu mandato in diversi conventi per ristabilire l’ordine della regola benedettina. Morì nel 1450.
ANTONIA MESINA, Beata
Nacque ad Orgosolo il 21 giugno 1919. Seconda di nove fratelli apparteneva ad una famiglia semplice. Nel 1929 si iscrisse all'Azione Cattolica. Amava l’Eucaristia, il Cuore di Gesù, viveva la spiritualità del quotidiano. Rimanendo colpita dal martirio di S. Maria Goretti, manifestò più volte con le amiche che anche lei, in quelle circostanze avrebbe fatto la stessa cosa. Il 17 maggio 1935, mentre si trovava in campagna a raccogliere legna con l'amica Anna Castangia, fu uccisa a colpi di pietra da un giovane al quale Antonia si era opposta con tutte le sue forze per difendere la sua purezza