6 GIUGNO
GIULIA COLBERT MARCHESA DI BAROLO, Serva di Dio
Era nata in Vandea al castello di Maulevrier il 26 giugno 1786. Sia padre che madre erano ricchi possidenti aristocratici. Durante l’infanzia dovette subire gli oltraggi della Rivoluzione francese che misero a ferro e fuoco la Vandea: alcuni suoi parenti furono ghigliottinati, i beni confiscati e lei e i suoi cari furono costretti all’esilio. La sua educazione in Olanda e in Germania fu eccellente: conosceva diverse lingue, ebbe un’ottima educazione classica e soprattutto un’ottima formazione religiosa. Alla corte Napoleonica conobbe Tancredi Falletti di Barolo, figlio dell’uomo più ricco del Piemonte. Si sposarono e fu un matrimonio felice, anche se non ebbero figli. Si stabilirono a Torino nel palazzo di via delle Orfane che divenne centro sia di cultura che di carità. In casa della marchesa si trovavano facilmente personaggi come Cesare Balbo, Silvio Pellico, Camillo di Cavour, Alfieri e anche Don Bosco o il Cottolengo. I due sposi erano molto attenti ai poveri. Giulia avviò la riforma delle carceri cercando di renderle più vivibili e atte ad una funzione di redenzione dei carcerati. Diede vita al Rifugio per il recupero delle prostitute, e per le ragazze in difficoltà, appoggiò le Sorelle Penitenti di Santa Maria Maddalena per chi voleva consacrarsi al Signore, le Suore di Sant’Anna, le Maddalenine, l’Ospedale di Santa Filomena per i bambini disabili, pensionati per giovani lavoratrici, il Laboratorio di San Giuseppe per le ragazze povere. Ebbe sempre l’appoggio del marito che nel 1825 fu anche sindaco di Torino. Alla morte di lui, nel 1838, si dedicò totalmente ai poveri. Fu una donna di preghiera. Fece costruire la Parrocchia di Santa Giulia e fondò quella che ancor oggi è L’Opera Pia Barolo. Morì il 19 gennaio 1864.
NORBERTO Santo Vescovo
Nato a Wanten, in Germania, da una nobile famiglia
renana, Norberto (e.1085-1134) fu in un primo tempo cappellano alla corte
imperiale. Si convertì improvvisamente dalla vita mondana che conduceva, e
si dedicò alla penitenza e alla predicazione itinerante. Divenuto vescovo
di Magdeburgo, condusse una attiva opera di
riforma.
AGOBARDO DI LIONE, Santo, Arcivescovo
Nacque in Spagna verso il
779, ma ancora ragazzo si stabilì a Lione. Qui il vescovo Leidrado lo volle come
suo ausiliare e poi successore. Prese parte a tanti eventi sociali e politici
dell’epoca. Lottò contro le superstizioni e i duelli, Scrisse anche sia di
teologia sia di politica. Morì il 6 giugno 840.
ALESSANDRO DI FIESOLE, Santo, Martire
Nacque in Fiesole. Fu
arcidiacono della Cattedrale e poi Vescovo. Essendo andato nell’823 a Pavia
dall’imperatore Lotario per ottenere la restituzione dei beni della chiesa che
alcuni notabili avevano usurpato, questi lo attesero al passaggio del Reno e lo
annegarono il 6 giugno di quell’anno.