19 LUGLIO
GERVASIO E PROTASIO, Santi, Martiri
Gervasio e Protasio, pur essendo martiri milanesi sono i patroni del comune di Domodossola. Di storico si conosce poco di questi due Santi Martiri. I loro corpi furono ritrovati da Sant’Ambrogio di Milano e deposti sotto l’altare della Basilica che ora è dedicata a Sant’Ambrogio. Oltre che di Domodossola sono anche protettori della città di Sondrio. Le varie passio leggendarie li dicono gemelli, figli dei santi Vitale e Valeria, martirizzati intorno al 270
AUREA, Santa, Martire
Nacque a
Cordova (Spagna), durante la dominazione araba, da un matrimonio “misto”, cioè
tra una cristiana e un arabo musulmano. Per legge i figli nati da questi
matrimoni dovevano seguire la religione paterna, ma la madre di Aurea la volle
educare nella religione cristiana. Quando il padre morì, Aurea e sua madre si
ritirarono in un monastero. Per la legge musulmana aveva commesso “un’apostasia”
punibile con la morte. Infatti venne ben presto condotta dinanzi al giudice e
minacciata di morte. Per paura, in un momento di debolezza, Aurea rinnegò la
fede cristiana. Venne allora liberata, ma, tornata al monastero, scontò la sua
debolezza con una dura penitenza. Tradotta nuovamente dal giudice, confessò con
fermezza il suo credo: martirizzata con la decapitazione il suo corpo fu gettato
nel fiume Guadalquivir. Correva l’anno 856.
MACRINA LA GIOVANE, Santa
Era la sorella di San
Basilio Magno e di Gregorio Nisseno. In un primo periodo della sua vita si
dedicò alla cura dei fratelli e delle sorelle, poi entro in un monastero dove
condusse vita di penitenza. Ebbe il dono di parecchi miracoli.
AMBROGIO AUTPERTO, Santo, Monaco
Era nato in Gallia, probabilmente in Provenza sul principio dell’ VIII secolo, ebbe una curata educazione e fu ufficiale alla corte di Pipino il Breve. Sentì però di essere chiamato alla vita monacale, fu ordinato sacerdote nel 761 ed entrò nel monastero benedettino di San Vincenzo al Volturno ne ducato di Benevento di cui divenne anche abate per un breve tempo. Uomo di grande cultura scrisse un commento alla Apocalisse, opere di ascetica, biografie, lettere, omelie. Morì il 30 gennaio del 784.